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Il Ministero dell’Agricoltura, in ordine alle risorse finanziarie reperite per contenere la riduzione del sostegno sulle assicurazioni agevolate per la campagna 2022 e 2023, ha emanato un aspecifica informativa in merito. “Su questo tema Confagricoltura era intervenuta nei mesi scorsi nei confronti del Masaf registrando una prima apertura che oggi si è concretizzata nella suddetta misura“, affermano i vertici dell’Organizzazione agricola.
Oggi le disponibilità finanziarie reperite ammontano a 130 milioni di euro e 100 milioni di euro aggiuntivi, rispettivamente per il 2022 ed il 2023, per consentire il riconoscimento alle aziende assicurate nel sistema agevolato che si colloca in media al 55% costo sostenuto (ridotto al 51% per le polizze a 2 rischi).
Per ora gli stanziamenti vanno a coprire il 40%. Agea procederà alle erogazioni del sostegno riferito al 2023 a partire dalla prima settimana di marzo, mentre è atteso per il mese di aprile il completamento delle erogazioni riferite alla campagna 2022.
Si tratta di un primo risultato che dà atto dell’impegno che abbiamo profuso; sul tema della gestione del rischio il nostro impegno comune prosegue nella direzione di riaffermare la necessità di maggiori risorse, anche per la campagna assicurativa in corso, unitamente a proposte di revisione degli interventi del PSP in materia, con una attenzione particolare agli strumenti per far fronte alle avversità catastrofali“, conclude Confagricoltura

In allegato l’informativa del Masaf

MASAF_informativa gestione del rischio

Il MASAF ha emanato con nota circolare Prot. n.653016 del 27/11/2023 le disposizioni interpretative dell’art. 11 comma 3 ter della Legge 9 ottobre 2023 n136. Si ricorda che la norma indicata prevede “per il periodo vendemmiale relativo all’anno 2023, in considerazione dei danni causati da attacchi di peronospora alle produzioni viticole, le imprese agricole, in deroga all’articolo 31 comma 1 della legge 12 dicembre 2016 n238, possono omettere l’indicazione dell’annata idi produzione delle uve in etichetta, ferma restando la condizione che almeno il 70% delle uve utilizzate siano state vendemmiate nell’annata 2023”.
La circolare in oggetto con l’interpretazione dell’Ufficio legislativo del MASAF precisa che la locuzione “imprese agricole”, considerando le finalità dell’intervento legislativo, ricomprende anche le imprese che svolgono attività di imbottigliamento sia quelle che svolgono imbottigliamento a completamento dell’attività principale di produzione di uva e trasformazione sia le imprese che acquisiscono da terzi vino da imbottigliare.
Il MASAF infine invita gli organismi di controllo e certificazione a tener conto di quanto stabilito nella circolare Prot. n.653016 del 27/11/2023

Circolare Masaf

Confagricoltura è intervenuta al Tavolo ministeriale, presieduto dal Ministro dell’Agricoltura, per affrontare la pesante situazione del settore ortofrutticolo. In tale occasione, il presidente Massimiliano Giansanti ha rappresentato le esigenze prioritarie: il ripristino della liquidità delle imprese, la realizzazione di un piano straordinario pluriennale di estirpazione e reimpianto per convertire la produzione frutticola verso specie e varietà più orientate al mercato e maggiormente adattate ai cambiamenti climatici, nonché il miglioramento degli strumenti della gestione del rischio per tutelare il reddito degli agricoltori, aumentando i fondi per accrescere l’efficacia delle misure dedicate.
Dal canto suo, il Ministro Francesco Lollobrigida ha assicurato come nella prossima Legge di bilancio sarà previsto un fondo emergenze da 270 milioni per salvaguardare il comparto.
Infine, Confagricoltura, ha ribadito l’urgenza di esternalizzare delle misure efficaci come previsto dal decreto ministeriale per gli agrumi, già annunciato dal Ministro tra i provvedimenti di prossima applicazione e rivisto nella sua impostazione secondo le indicazioni fornite dalla Confederazione.

Con decreto, pubblicato il 21 settembre scorso, il Masaf ha stabilito i criteri e le modalità di attuazione del fondo per la sovranità alimentare. L’intervento persegue le finalità di sostenere le produzioni e valorizzare le pertinenti filiere di alcuni cereali, proteaginose e della carne bovina. Infatti il fondo, che ha una dotazione finanziaria di 25 milioni di euro all’anno sul quadriennio 2023 – 2026, concede un aiuto in forma di de minimis a favore delle filiere del mais per 8 euro, delle proteine vegetali (legumi e soia) per 5 euro, del frumento tenero per 4 euro, dell’orzo per 3 euro, delle carni bovine collegate alla linea «vacca-vitello» e delle carni bovine allevate secondo il Sistema di qualità nazionale zootecnia (Sqnz) per 5 euro.
Ai soggetti beneficiari che avranno sottoscritto entro il termine di scadenza della domanda di contributo, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute, contratti di filiera di durata almeno triennale, viene concesso l’aiuto che, relativamente alle colture va da 200 a 400 euro per ettaro in più coltivato rispetto alla media del triennio precedente mentre, per gli allevamenti, ammonta a 100 euro a capo di almeno 8 mesi nel caso di linea vacca – vitello mentre scende a 40 euro a capo allevato di almeno 6 mesi nel caso del Sqnz. I vitelli oggetto di sostegno saranno quelli presenti in stalla alla data del termine fissato per la presentazione delle istanze.
Per accedere al sostegno, l’agricoltore dovrà presentare richiesta a Agea secondo modalità da emanarsi entro il termine di trenta giorni dall’entrata in vigore (22 settembre 2023) del decreto, allegando copia del contratto di filiera se sottoscritto direttamente dal beneficiario oppure dell’impegno/contratto di coltivazione nel caso si passi attraverso strutture associate.

E’ stata pubblicata sulla GU del 12 agosto 2023 l’ordinanza n. 4 del MASAF (allegato 1) che definisce le misure fitosanitarie per il contrasto alla Grapevine flavescence dorée phytoplasma, agente della Flavescenza dorata della vite, per evitare la sua diffusione nel territorio nazionale.
Il provvedimento si è reso necessario vista l’intensa recrudescenza dell’organismo agente della Flavescenza dorata della vite, registrata, a partire dal 2020, in particolare nelle aree vitate settentrionali italiane. Alla luce del nuovo regime fitosanitario europeo e delle specifiche disposizioni emanate per la Flavescenza dorata, il MASAF ha ritenuto necessario, ridefinire ed attuare le misure fitosanitarie di emergenza finalizzate al suo contrasto.
L’ordinanza, fra i suoi punti principali, prevede che a seguito della conferma della presenza dell’organismo nocivo, il Servizio fitosanitario regionale istituisca una o più aree delimitate in cui adottare immediatamente tutte le misure fitosanitarie previste. L’area delimitata sarà costituita da una zona infetta, ovvero dalla superficie vitata dove è confermata la presenza di almeno una pianta infetta da Flavescenza e da una zona cuscinetto, circostante la zona infetta, la cui estensione è di almeno 500 m di raggio.
L’ordinanza stabilisce che all’interno delle aree delimitate il proprietario e/o conduttore del fondo provveda all’estirpazione tempestiva delle piante e dei ceppi di vite che presentano sintomi riconducibili alla presenza Flavescenza dorata senza necessità di ulteriori analisi. In alternativa all’estirpazione immediata le piante sintomatiche individuate dovranno essere capitozzate, eliminando eventuali ricacci fino al momento dell’estirpazione del ceppo, che dovrà avvenire entro la successiva ripresa vegetativa e comunque non oltre il 31 marzo. Qualora il numero delle viti sintomatiche per appezzamento di vite superi il 20% delle piante vive presenti, l’intero appezzamento di vite o parte di esso verrà estirpato.
I Servizi fitosanitari regionali dovranno attuare campagne informative al fine di sensibilizzare e informare gli operatori, i cittadini e l’opinione pubblica sulle attività di eradicazione dell’organismo nocivo e sulla necessità di impedirne la diffusione al di fuori dell’area delimitata. A tale campagna informativa sono chiamati a collaborare anche i consorzi di tutela, le cantine sociali, le associazioni dei produttori e le organizzazioni professionali degli imprenditori agricoli.
In caso di inadempienza alle misure obbligatorie può essere disposta la sospensione dell’erogazione di ogni forma di contributo economico in ambito agricolo e dello sviluppo rurale fino all’adempimento delle prescrizioni.
Da evidenziare che l’ordinanza specifica, in maniera tuttavia generica, che le misure fitosanitarie d’emergenza possono ricevere eventuali contributi finanziari, secondo le disposizioni contenute nel Regolamento (UE) 2021/690 che “istituisce il programma relativo al mercato interno, alla competitività delle imprese, tra cui le piccole e medie imprese (PMI), al settore delle piante, degli animali, degli alimenti e dei mangimi e alle statistiche europee (programma per il mercato unico)”.
Infine, il MASAF con il decreto ministeriale n 292676 del 6 giugno 2023 pubblicato sulla GU n.187 del 11 agosto 2023 (allegato 2) ha abrogato il decreto ministeriale 31 maggio 2000, n. 32442, in quanto il precedente provvedimento del 2000 riportava misure non più idonee al contrasto dell’attuale emergenza fitosanitaria relativa alla Flavescenza dorata della vite né in linea con il nuovo regime fitosanitario europeo e nazionale.

flavescenza_Allegato 1

flavescenza_Allegato 2