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Il 29 novembre scorso Confagricoltura ha preso parte a un incontro con l’Autorità distrettuale del fiume Po per discutere di alcuni temi legati alla gestione delle risorse idriche e delle progettualità sul fiume Po, a partire dal piano di rinaturazione finanziato dal PNRR. Nel corso dell’incontro, a cui ha partecipato per Confagricoltura Piemonte Marco Boggetti dell’Area Ambiente, oltre ai rappresentanti territoriali delle regioni coinvolte, nonché rappresentanti delle filiere più colpite dal progetto di rinaturazione (come quella del pioppo), l’Autorità ha condiviso la necessità di istituire in breve tempo un Tavolo permanente di confronto con le organizzazioni agricole. Su questo aspetto è stata anche ribadita l’esigenza di istituire parallelamente dei gruppi di lavoro sui temi più tecnici (ad esempio il deflusso ecologico, i nitrati e la modifica pennelli di navigazione).
Riguardo al progetto di rinaturazione è stata invece rimarcata la necessità di proseguire con i lavori, seppur condividendo le criticità della precedente pianificazione, a partire dal mancato coinvolgimento attivo delle rappresentanze dei diversi portatori di interessi. A tale riguardo, il Ministero dell’Agricoltura avrà il sostegno dell’Autorità per divenire parte della cabina di regia istituzionale, mentre gli stakeholder agricoli saranno direttamente coinvolti nella fase di definizione delle schede di intervento, già in parte modificate accogliendo le richieste dei diversi soggetti coinvolti, specialmente per la coltura del pioppo.
Infine, Confagricoltura ha chiesto di effettuare alcuni approfondimenti sulla regimazione/bacinizzazione del Po, specialmente in alcune aree dove questo intervento può apportare benefici anche dal punto di vista del turismo e della produzione di energia idroelettrica, oltre che costituire uno strumento valido per rendere il territorio più resiliente alla siccità e alle alluvioni. Sul l’intenzione di Confagricoltura è quella di organizzare un convegno nazionale sul futuro del fiume, che possa portare ad un tavolo di discussione anche le buone pratiche europee come quella rappresentata dal fiume Rodano

In merito alla Misura del PNRR, M2C1 – I2.3 “Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare”, riportiamo una lettera del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida

Lettera Ministro Lollobrigida

 

Il nuovo Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), ovvero lo strumento che l’Italia ha adottato per la strategia di decarbonizzazione mediante il graduale disuso delle fonti fossili, si avvale dei fondi aggiuntivi del Piano energetico europeo, da integrare nei Pnrr, per finanziare progetti sull’energia.
Sulla base delle norme comunitarie, nel 2030 gli Stati membri dovranno garantire collettivamente almeno 35 miliardi di metri cubi di biometano, allo scopo di sostituire almeno il 20% delle importazioni di gas naturale, con un’alternativa sostenibile, più economica e prodotta localmente.
Recentemente, proprio in funzione di questi obiettivi, la Commissione Europea ha proposto interventi finalizzati ad ampliare la produzione di biogas da trasformare in biometano nonché azioni volte a promuovere la produzione di biometano non tanto da alimenti e materie prime (che potrebbero portare problemi legati al cambiamento di destinazione dei terreni) quanto piuttosto da rifiuti e residui.
La Commissione ha ricordato anche come, per ottenere il pieno effetto della produzione di biometano sulla transizione verde, sia fondamentale il raccordo con le aziende agricole per massimizzare l’efficienza nella produzione di questa fonte. Inoltre, l’adozione del biometano comporta il continuo sostegno di tecnologie innovative per rendere sostenibile il passaggio del biogas a biometano e la sua integrazione nella rete del gas.

Il via libera della Commissione UE al piano di sostegno per il settore agroindustriale italiano rende disponibile, in parte attraverso il PNRR, la somma di 910 milioni di euro e crea le condizioni formali per la realizzazione dei programmi di investimenti nel comparto.
Si tratta – spiega Confagricoltura – dell’ultimo passaggio della procedura che permette ora di rendere fruibili i fondi per i grandi progetti strategici e innovativi del settore primario, in particolare per la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli. Il regime, spiega Bruxelles, si rivolgerà a un numero di imprese che potrebbe arrivare a 500. L’importo dell’aiuto per beneficiario non supererà il 60% dei costi ammissibili e dipenderà dalla dimensione e dal luogo di realizzazione dei progetti.
E’ una buona notizia – conclude la Confederazione – perché ora le aziende possono mettere in atto gli investimenti indispensabili per l’innovazione e la competitività del comparto, per la ripresa del ciclo economico, soprattutto in un momento così delicato e difficile per il sistema produttivo.

Contributi a fondo perduto fino all’80% della spesa ammissibile per l’ammodernamento del parco macchine agricole e per gli investimenti finalizzati all’efficientamento della produzione. È quanto prevede il decreto direttoriale 8 agosto 2023 n. 413219 del Masaf recante il riparto in favore di regioni e province autonome delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), Missione 2 componente 1, Investimento 2.3 «Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare»
La dotazione finanziaria complessiva ammontante a 400 milioni di euro verrà destinata all’ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione. Per il Piemonte la quota complessiva è pari a: 26.526.600,23 euro.

Il decreto definisce:

• le modalità per l’attuazione degli interventi finalizzati all’erogazione della somma di euro 400 milioni, destinati alla sottomisura “ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione”;
• i ruoli, i rapporti e gli impegni a carico del Ministero e delle Regioni e Province autonome per garantire il rispetto del cronoprogramma e delle norme riguardanti l’attuazione del PNRR, come da Allegato n. 1, che è parte integrante del presente decreto;
• gli elementi che garantiscono la compatibilità degli interventi, con la disciplina europea degli aiuti di Stato.

Gli interventi previsti nel provvedimento in esame sono complementari a quelli previsti nell’ambito del Fondo Innovazione, il cui schema di decreto, acquisita l’intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nella seduta del 26 luglio 2023, è stato firmato dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (si è in attesa della firma del Ministro dell’economia).

In particolare con:

• la misura meccanizzazione PNRR si andranno a finanziare proposte progettuali la cui spesa massima ammissibile varia da 35.000 euro a 70.000 a seconda del tipo di intervento;
• il Fondo innovazione si andranno a finanziare proposte progettuali la cui spesa massima ammissibile varia da 70.000 euro a 500.000 euro.

L’attuazione della misura prevede il coinvolgimento:

• del Masaf (definizione dei criteri generali di selezione degli interventi, regole per il monitoraggio e rendicontazione della spesa, attivazione dei circuiti finanziari, disciplina del regime di riduzioni e sanzioni);
• delle Regioni e Province autonome (definizione del bando attuativo PNRR, raccolta ed istruttoria delle domande di sostegno e di pagamento, inserimento dei dati dei progetti finanziati sul sistema nazionale di monitoraggio del PNRR, denominato ReGIS; effettuazione dei controlli amministrativi, in loco ed ex post, autorizzazione al pagamento e gestione delle procedure di recupero di somme indebitamente percepite);
• degli Organismi Pagatori (esecuzione e contabilizzazione del pagamento compresa la gestione delle eventuali fidejussioni a garanzia dei pagamenti anticipati).

Nell sezione III dell’allegato 1 del DM è riportato il cronogramma dell’attuazione della misura.

Cronoprogramma regionale
Entro il 31 dicembre 2023 Pubblicazione dei bandi regionali
Entro il 31 marzo 2024 Termine di acquisizione delle domande di sostegno
Entro il 31 maggio 2024 Selezione delle domande ammissibili e formazione della graduatoria (elenco dei progetti ammissibili) e comunicazione ai beneficiari con indicazione delle condizioni per il finanziamento e la realizzazione dell’iniziativa. La graduatoria dovrà essere pubblicata sul sito della Regione o Provincia autonoma e il relativo link dovrà essere comunicato al MASAF
Entro il 15 giugno 2024 Trasmissione al MASAF, da parte delle Regioni e Province autonome, dell’esito della selezione delle domande e della formazione della graduatoria con l’indicazione delle somme eccedenti quelle necessarie al pagamento di tutti i beneficiari ammessi, ai fini della successiva riassegnazione delle risorse da parte del Ministero, in attuazione di quanto previsto al punto 1) della Sezione II
Entro il 30 giugno 2024 Riassegnazione da parte del MASAF delle risorse eccedenti di cui al punto precedente, ai sensi di quanto previsto ai punti 2) e 3) della Sezione II
Entro il 31 dicembre 2024 Erogazione del contributo in favore di almeno il 70% dei beneficiari (M2C1-7 target UE)
Entro il 31 dicembre 2025 Completamento degli investimenti e presentazione della domanda di pagamento del saldo da parte dei beneficiari
Entro il 30 giugno 2026 Erogazione del contributo per tutti i beneficiari (M2C1-8 target UE)
Regione/P.A. Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole” (euro) Regione/P.A. Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole” (euro)
Abruzzo 14.686.192,53 Molise 5.559.161,82
Basilicata 13.277.381,52 Piemonte 26.526.600,23
Bolzano 7.779.545,18 Puglia 47.618.688,91
Calabria 22.141.052,34 Sardegna 30.346.119,46
Campania 21.262.268,45 Sicilia 44.295.040,94
Emilia-Romagna 29.140.843,78 Toscana 22.358.979,57
Friuli-Venezia Giulia 8.074.496,71 Trento 5.081.576,29
Lazio 23.470.293,13 Umbria 10.064.056,25
Liguria 3.552.584,39 Valle d’Aosta 1.672.976,19
Lombardia 25.963.839,53 Veneto 24.779.436,26
Marche 12.348.866,53

 

I beneficiari della misura sono le imprese agro-meccaniche e le micro, piccole medie imprese agricole e le loro cooperative e associazioni, così come definite all’allegato I del Regolamento (UE) 2022/2472 che, alla data di presentazione della domanda di sostegno e della domanda di pagamento, sono in possesso dei requisiti elencati al comma 2 dell’art. 5 (iscrizione alla CCIAA ed essere titolare di Partita IVA, avere il Fascicolo Aziendale confermato e aggiornato, ecc.).

Il sostegno pubblico sarà concesso nella forma di contributo in conto capitale, la cui aliquota applicabile, sarà definita dalle Regioni e Province autonome, in conformità e nel rispetto dei massimali consentiti dalla normativa, e non potrà superare:
a) il 65 % dell’importo dei costi di investimento ammissibili;
b) l’80 % dell’importo dei costi di investimento ammissibili nel caso di giovani agricoltori.

I progetti ammissibili riguardano l’ammodernamento del parco macchine agricole, oltre agli investimenti nei sistemi di agricoltura di precisione per l’efficientamento della produzione agricola.

In particolare, sono considerati ammissibili, in conformità alle previsioni del PNRR, le seguenti spese (ulteriori dettagli sono presenti nell’Allegato I):
a) supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione;
b) sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia (la domanda dovrà identificare in maniera univoca il veicolo fuoristrada sostituito);
c) supporto all’investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque.

La spesa massima ammissibile è pari ad euro 35.000,00 per i punti a) e c) , e a euro 70.000,00 per il punto b) .

E’ possibile accedere ad una anticipazione finanziaria pari fino al 30% della spesa ammissibile, sulla base di apposita richiesta del beneficiario al Soggetto attuatore corredata da idonea garanzia fideiussoria

Nell’individuazione dei criteri di selezione delle domande di finanziamento, le Regioni e Province autonome tengono conto in via prioritaria della necessità di finanziare i progetti riguardanti l’efficiente distribuzione dell’acqua, e possono attribuire una premialità sulla base di uno o più dei seguenti ulteriori principi:
a) riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari;
b) miglioramento della sostenibilità ambientale dell’azienda;
c) riduzione della perdita di nutrienti, mantenimento e recupero della fertilità dei suoli;
d) riduzione dell’uso dei fertilizzanti;
e) dimostrazione dell’adesione al sistema Biologico e altre certificazioni di qualità (es. SQNPI);
f) possesso di certificazioni di processo/prodotto o energetiche;
g) nessun consumo di suolo;
h) benessere animale e riduzione delle vendite di antimicrobici per gli animali d’allevamento;
i) risparmio della risorsa idrica e utilizzo di acque reflue;
j) salvaguardia dell’ambiente acquatico e delle acque potabili;
k) conservazione della biodiversità e tutela degli ecosistemi;
l) mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Le Regioni e Province autonome, all’interno dei bandi regionali PNRR possono altresì prevedere criteri di precedenza ai fini della formulazione della graduatoria per i progetti che risultino a pari merito, a supporto dell’occupazione giovanile e femminile in agricoltura.

In allegato il testo del decreto del Masaf

Decreto MASAF_ammodernamento macchine agricole