È stata sottoscritta alla presenza del Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo la Convenzione in tema di anticipazione sociale in favore dei lavoratori destinatari dei trattamenti di integrazione al reddito di cui agli artt. da 19 a 22 del D.L. n. 18/20.
L’intesa definisce le procedure da seguire per consentire alle banche che aderiranno alla Convenzione di anticipare i trattamenti di integrazione salariale (previsti dal legislatore per l’emergenza Covid-19) ai lavoratori appartenenti alle imprese che abbiano chiesto il pagamento diretto delle prestazioni all’INPS.

Questa iniziativa era già stata anticipata ad Asti, su richiesta dei sindacati e coordinata dal sindaco Maurizio Rasero.

Di seguito i punti salienti:

BANCHE ADERENTI

La Convenzione è aperta alla immediata applicazione da parte di tutte le banche che intendono sostenere attivamente l’iniziativa.

MISURA

L’anticipazione dell’indennità avverrà tramite l’apertura di credito in un conto corrente apposito, se richiesto dalla banca, per un importo forfettario complessivo pari a 1.400 euro, parametrati a 9 settimane di sospensione a zero ore (ridotto proporzionalmente in caso di durata inferiore), da riproporzionare in caso di rapporto a tempo parziale.

DESTINATARI

L’anticipazione spetta ai/alle lavoratori/trici, anche soci lavoratori, lavoratori agricoli e della pesca, destinatari di tutti i trattamenti di integrazione al reddito di cui agli articoli da 19 a 22 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020 e dei successivi interventi normativi tempo per tempo vigenti, dipendenti di datori di lavoro che, anche in attesa dell’emanazione dei provvedimenti di autorizzazione del trattamento di integrazione salariale per l’emergenza Covid-19, abbiano sospeso dal lavoro gli stessi a zero ore ed abbiano fatto domanda di pagamento diretto da parte dell’INPS del trattamento di integrazione salariale ordinario o in deroga, ai sensi degli artt. da 19 a 22 D.L. 18/2020 e delle relative disposizioni di cui agli accordi regionali.

MODALITA’ OPERATIVE

Al fine di fruire dell’anticipazione oggetto della presente Convenzione, i/le lavoratori/trici dovranno presentare la domanda ad una delle Banche che
ne danno applicazione, corredata dalla relativa documentazione secondo quanto riportato in allegato, nonché secondo le procedure in uso presso la Banca interessata.
Le Banche favoriranno il ricorso a modalità operative telematiche, al fine di limitare quanto più possibile l’accesso fisico presso le filiali, nel rispetto della necessità – in questa fase di emergenza sanitaria – di garantire il maggior contrasto alla diffusione del coronavirus.
In riferimento all’apertura dell’apposito conto corrente e alla correlata apertura di credito, le banche che applicano la Convenzione adotteranno condizioni di massimo favore al fine di evitare costi, in coerenza alla finalità ed alla valenza sociale dell’iniziativa. Le Parti riconoscono l’importante ruolo delle Regioni e delle Province Autonome nel contribuire all’accesso all’anticipazione e ne auspicano il pieno coinvolgimento con opportune forme di intervento, ad esempio attraverso “fondi di garanzia” dei debiti relativi alle anticipazioni medesime.

DURATA

La presente Convenzione scadrà il 31 dicembre 2020, fermo restando il completamento delle anticipazioni già in atto. Resta ferma la possibilità per la banca di offrire modalità e soluzioni operative con effetti equivalenti rispetto a quelle previste dalla presente Convenzione.

La Conferenza Stato-Regioni ha espresso parere favorevole al decreto che stabilisce le norme per l’introduzione nell’ambiente della Vespa Samurai. Si tratta di un provvedimento fondamentale per l’agricoltura e per la lotta biologica alla cimice asiatica: l’insetto che sta devastando le produzioni ortofrutticole, e non solo, di mezza Italia“. Lo ha annunciato ieri l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa.
Con il primo decreto, sarà possibile innanzitutto allevare ed immettere nell’ambiente uno degli antagonisti più efficaci della cimice. Manca l’adozione del Ministero dell’Ambiente, ma dovrebbe trattarsi di una semplice formalità, dopodiché potranno essere presentate ed approvate rapidamente le relazioni necessarie per avviare davvero un progetto tanto atteso quanto necessario, mentre il secondo costituisce un atto fondamentale per permettere l’indennizzo dei danni subiti nell’anno 2019 anche per il nostro Piemonte. Al progetto stanno lavorando da tempo diverse Università italiane, il Crea ed altri istituzioni di ricerca quali Agrion in collaborazione con il settore fitosanitario, le organizzazioni di categoria e le associazioni di produttori.

Con il confinamento, il blocco della circolazione, le quarantene, le persone con problemi di salute e quelle che se ne sono andate è sempre più difficile reperire forza lavoro”, dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia, che aggiunge: “siamo in un momento cruciale: si avvicina la stagione della raccolta degli ortaggi e della frutta estiva. Confagricoltura ha scritto ai ministri delle Politiche agricole Teresa Bellanova e del Lavoro Nunzia Catalfo per sollecitare strumenti governativi che facilitino il ricorso a manodopera italiana, come i voucher, o che diano la possibilità di impiegare persone che hanno perso il lavoro, cassintegrati o fruitori del reddito di cittadinanza. Sempre nel rispetto delle condizioni sanitarie ottimali”.
Confagricoltura – dichiara il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaroha accolto con soddisfazione la circolare del ministero dell’Interno che ha prorogato fino al 15 giugno tutti i permessi di soggiorno in scadenza tra il 31 gennaio il 15 aprile e apprezza gli orientamenti della Commissione europea per il transito/circolazione dei lavoratori, tra cui gli stagionali, in particolare quelli del settore agricolo, chiedendo agli Stati di facilitare lo scambio di informazioni sui bisogni e permettendo a questi lavoratori di attraversare i confini”.
Molti operatori stagionali – annota Confagricoltura Piemonte – hanno fatto rientro nei loro Paesi d’origine a causa del virus ed altri che sono disponibili a venire – anche perché in possesso di contratti già firmati con le aziende – non riescono ad arrivare perché trovano difficoltà ad attraversare determinati Paesi. Da qui la richiesta di Confagricoltura all’Unione Europea di creare una sorta di “corridoi” per permettere la mobilità all’interno della UE di questi lavoratori, anche perché il problema non riguarda solo l’Italia, ma tutti i Paesi agricoli europei. Si stima che in tutto servano almeno 700 mila persone. Infine, bisogna avviare in tempi rapidi l’iter per la definizione di un nuovo decreto flussi che consenta al settore agricolo di impiegare lavoratori non comunitari.
Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia chiede che vengano introdotti temporaneamente voucher semplificati per il settore agricolo, che vive una drammatica carenza di manodopera. “Chiediamo – sostiene Allasia – di far lavorare nelle aziende agricole anche chi percepisce il reddito di cittadinanza, individuando uno strumento che possa consentire loro di non perdere il diritto all’assegno, perché noi offriamo un arco temporale limitato rispetto alle attese sul lavoro di queste persone“. “La possibilità di occupare personale con i voucher andrebbe estesa – aggiunge il presidente di Confagricoltura Piemonteanche ai dipendenti cassaintegrati, superando i problemi normativi che esistono, perché altrimenti i prodotti agricoli rimarranno da raccogliere mettendo in crisi filiera e approvvigionamenti alimentari. Crediamo che ci siano tutti gli elementi per trovare un accordo tra imprese e lavoratori salvaguardando i diritti di chi percepisce il reddito”.

In allegato gli articoli su alcuni quotidiani di oggi:

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foto: winenews.it

I presidenti di Confagricoltura nazionale Massimiliano Giansanti e regionale Enrico Allasia hanno scritto al Governatore del Piemonte Alberto Cirio per ringraziare l’amministrazione subalpina, a nome degli agricoltori, per il grande impegno dedicato al contrasto del COVID-19. “Il superamento della crisi sanitaria è, oggi, la priorità assoluta. Dopo, bisognerà confrontarsi con i danni provocati, a livello locale, al tessuto sociale ed economico. Sarà un compito impegnativo. Confagricoltura, con tutte le sue strutture, è fin d’ora a disposizione per dare il massimo contributo alle iniziative per far ripartire l’occupazione e la piena attività delle imprese”.
I presidenti delle Unioni Agricoltori hanno scritto una lettera ai sindaci per esprimere, a nome di Confagricoltura i sentimenti di vicinanza e pieno sostegno alle amministrazioni comunali, in prima linea nella difficile azione di contrasto dell’emergenza coronavirus.

Ieri sera, mercoledì 1° aprile 2020, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ufficializzato in conferenza stampa la firma del DPCM che proroga le misure adottate per il contenimento del contagio epidemiologico da Covid-19 fino al prossimo 13 aprile.

In allegato il provvedimento

DPCM 1 aprile 2020.pdf