E’ stato pubblicato sulla G.U. n. 215 del 29 agosto scorso il Decreto 23 luglio 2020, che stabilisce i criteri e le modalità di intervento del “Fondo emergenziale per le filiere in crisi”, fissandone la disponibilità per il 2020 a 90 milioni di euro.
Gli interventi del Fondo si concentrano nel settore zootecnico e, in particolare, sulle filiere suinicola (30 milioni più 10 milioni per l’ammasso prosciutti Dop), ovicaprina (8,5 milioni più 0,5 milioni per caprini), cunicola (4 milioni), del latte bufalino (2 milioni) e del vitello da carne (20 milioni più 15 milioni per l’ammasso privato di carni).
Per quanto riguarda gli allevamenti, l’entità degli aiuti viene quantificata in base ai capi macellati nel periodo 1° maggio – 30 giugno 2020, riconoscendo fino a 20 euro/capo per i suini, 1 euro/ capo per i cunicoli, 3 euro/capo per i ovicaprini (6 euro/capo caprini) e 110 euro/capo per i bovini di età inferiore agli 8 mesi.
Per il latte bufalino l’aiuto consiste invece in un aumento di 10 centesimi dell’integrazione riconosciuta con il Fondo per la competitività delle filiere (D.M. 3 aprile 2020), che passa così a 20 centesimi totali.
Infine, per quanto riguarda l’aiuto per l’ammasso, ai prosciutti Dop vengono concessi da 3 a 7 euro al pezzo a seconda della classificazione, alle carni bovine 1.785 euro per tonnellata di prodotto.
Le procedure per la presentazione delle domande dovranno essere stabilite da Agea entro 20 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Non appena le procedure saranno definite sarà nostra cura tornare sull’argomento.

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-08-29&atto.codiceRedazionale=20A04645&elenco30giorni=true

Il supplemento alla Gazzetta Ufficiale del 14 agosto ha pubblicato il cosiddetto “Decreto Agosto” (DL 104/2020).
L’articolo 65 del Decreto proroga dal 30 settembre 2020 – termine previsto dall’articolo 56 del D.L. “Cura Italia” – al 31 gennaio 2021 la moratoria su prestiti e mutui per le PMI.
Si tratta di aperture di credito a revoca e per i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti; prestiti non rateali; rate dei mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie e pagamento delle rate o dei canoni di leasing.
Per le imprese già ammesse alla moratoria la proroga opera automaticamente senza alcuna formalità, salva l’ipotesi di rinuncia espressa da parte dell’impresa beneficiaria, da far pervenire all’istituto finanziario entro il termine del 30 settembre 2020.
Le imprese che non avevano ancora chiesto questa agevolazione possono richiederle avvalendosi delle condizioni previste dall’articolo 56 del già citato D.L. 18/2020 “Cura Italia”.

Confagricoltura Asti esprime grande soddisfazione per l’organizzazione dell’edizione 2020 della Douja d’Or, che nonostante tutti i problemi legati all’emergenza sanitaria ancora in corso, è stata comunque proposta anche quest’anno, in una nuova veste.
La nuova Douja d’Or, rinnovata nella formula, ampliata nel tempo e nello spazio rispetto alle precedenti edizioni (estesa a 4 week-end coinvolgendo Asti e tutto il Monferrato Astigiano) ha puntato su una nuova forma di comunicazione, in cui i temi principali sono: il Vino, il Cibo, la Cultura e il Monferrato.
Apprezziamo molto l’impegno da parte degli organizzatori che quest’anno, nonostante i problemi legati all’emergenza Covid, hanno deciso comunque di puntare su questa manifestazione, da sempre fortemente radicata nella cultura e nelle tradizioni locali”, afferma il direttore di Confagricoltura Asti Mariagrazia Baravalle.
Una Douja che non avrà solamente più Asti e i suoi palazzi storici come palcoscenico principale; l’atmosfera della kermesse si respirerà anche sul territorio provinciale, coinvolgendo le aziende vitivinicole, le imprese della ristorazione, dell’accoglienza e del turismo, che operano nel comprensorio, con l’obiettivo di rilanciare l’economia dell’intera filiera enoturistica e gastronomica astigiana e piemontese.
Come affermato dallo stesso presidente della Camera di Commercio di Asti, Erminio Renato Goria “La Douja è una manifestazione che riguarda la nostra terra, il nostro saper fare e produrre. Obiettivi principali sono la valorizzazione dei prodotti del nostro territorio, la crescita e lo sviluppo della nostra provincia, a maggior ragione dopo i mesi di lock down”.
Confagricoltura Asti – conclude il direttore Baravalle – è fiduciosa del fatto che questa nuova formula che coinvolge tutto il territorio provinciale, possa portare ad una maggiore valorizzazione delle aree rurali, riscoprendo soprattutto l’importanza che l’agricoltura riveste nell’intera progettazione del turismo locale. Ci auguriamo, in caso di successo, che queste nuove iniziative possano essere riproposte negli anni a seguire”.

 

 

 

Le autorità intervenute durante la presentazione ufficiale dell’edizione 2020 della Douja d’Or

Nell’ambito del Progetto “ApinCittà”, che la FAI-Federazione Apicoltori Italiani svolge in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri-Comando Carabinieri Forestali, per il biomonitoraggio di ecosistemi urbani mediante alveari, verranno effettuati campionamenti di miele prelevati in apiari situati entro il territorio nazionale e provenienti preferibilmente da città capoluogo di provincia o da centri cittadini con rilevante numero di abitanti.
Il miele da analizzare dovrà provenire da alveari censiti all’Anagrafe apistica nazionale e sui campioni conferiti saranno effettuate analisi dei parametri fisico-chimici di legge, analisi melissopalinologiche (per la valutazione della biodiversità vegetale) e analisi dei metalli pesanti (per la valutazione della qualità dell’aria).
I referti saranno prodotti in forma anonima e cumulativa in sede di divulgazione dei risultati del monitoraggio operato. Su richiesta potranno essere forniti, esclusivamente al diretto interessato, i referti personalizzati e riferiti al campione conferito e accettato.
I campioni – la cui aliquota di miele dovrà essere di almeno 250 e di massimo 500 grammi – dovranno essere prelevati evitando ogni forma diretta e indiretta di contaminazione, confezionati in vasetti di vetro, muniti di apposito sigillo di garanzia, adeguatamente imballati. Ciascun campione sarà analizzato gratuitamente e dovrà pervenire entro il 7 settembre 2020 mediante consegna a mano, pacco postale o corriere espresso da recapitarsi al seguente indirizzo: FAI-Progetto Apincittà – Corso Vittorio Emanuele II, 101 – 00186 ROMA.
L’iniziativa è eseguita nell’ambito del Programma nazionale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con assegnazione alla FAI per l’Annualità 2020 del Regolamento UE 1308/2013 – Sottomisura D.3.
Superate le disponibilità, eventuali campioni in esubero saranno accettati con riserva, conservati in idonee condizioni e inseriti, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, in successiva annualità del Progetto di biomonitoraggio. Ulteriori informazioni potranno essere richieste contattando la FAI-Federazione Apicoltori Italiani ai seguenti recapiti: – Telefono 06.6852556; posta elettronica <segreteria@federapi.biz>.

Valutiamo positivamente le misure comunitarie eccezionali a sostegno degli allevamenti italiani colpiti dall’influenza aviaria. Si tratta di un intervento che Confagricoltura aveva fortemente sollecitato, d’intesa con le associazioni di settore UnaItalia e Assoavi. Ringraziamo il Ministero delle Politiche Agricole per aver recepito con tempestività le nostre istanze ed essere intervenuto efficacemente presso la Commissione UE”. Questo il commento dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli in relazione al regolamento comunitario 2020/1206 che autorizza l’Italia ad ulteriori interventi per le aziende avicole interessate da restrizioni veterinarie.
Di fatto, come richiesto da Confagricoltura, si autorizza il Mipaaf a procedere alla quantificazione dei danni per influenza aviaria per circa 300 aziende rimaste escluse dai precedenti interventi per una serie di problematiche burocratiche e amministrative.
Attendiamo ora – conclude Confagricolturache l’amministrazione proceda con l’attuazione del provvedimento, in modo da consentire alle aziende avicole interessate di predisporre ed inviare la necessaria documentazione attestante il diritto all’indennizzo”.