Il nuovo bando Isi Inail 2019 – 2020 specifico per il settore agricoltura si pone l’obiettivo di incentivare le imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli all’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali. Nello specifico sono ammissibili i progetti di acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali o di macchine agricole e forestali.
Il finanziamento, in conto capitale, è calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’IVA nella misura del:
• 40% per i soggetti beneficiari dell’Asse dedicato alla generalità delle imprese agricole;
• 50% per i soggetti beneficiari dell’Asse dedicato agli imprenditori giovani agricoltori.
Il finanziamento massimo erogabile è pari a euro 60.000; il finanziamento minimo è pari a 1.000 euro.
A livello operativo le spese ammissibili, le tipologie di progetti, i parametri ed i punteggi e la documentazione da inviare in fase di conferma, completamento e rendicontazione finale non si scostano da quello che era stato previsto nel precedente bando Isi Inail 2019, poi annullato causa Covid-19.
La procedura informatica per la presentazione si chiuderà il 24 settembre 2020.

La vendemmia di quest’anno, a livello nazionale, fornirà una qualità delle uve di alto livello e in alcuni casi eccellente, con una quantità in leggera decrescita sullo scorso anno. In Piemonte la produzione è leggermente superiore alla media, con una previsione di un aumento del 5% rispetto al 2019. Le previsioni di Ismea, Assoenologi e Unione Italiana Vini al link che segue:

http://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11166

“Nocciole, con questi prezzi non si va da nessun a parte”
Articolo su La Stampa, sezione di Asti, di sabato 5 settembre 2020

L’Area Fiscale di Confagricoltura Asti ha preparato un calendario scadenze imposte e contributi prorogati a seguito del Covid-19, con indicazione delle varie norme che hanno stabilito le diverse proroghe. Tale schema è aggiornato al Decreto Agosto (DL 104 del 14/8/2020).

 

Calendario sospensioni al 31-8-2020

300 euro al quintale (6,8 al punto resa): è questo il prezzo di partenza della Nocciola Piemonte IGP per l’annata 2020, ufficializzato lunedì mattina a Castagnole Lanze in occasione della 161° Fiera della Nocciola. Una quotazione che non ha soddisfatto pienamente i corilicoltori astigiani che speravano in un prezzo più remunerativo a fronte di un elevato livello qualitativo. “La qualità delle nocciole 2020 è tra le migliori che si ricordino. Non si rileva la presenza di cimiciato, grazie all’annata favorevole e al trattamento insetticida mirato. Le aziende che hanno effettuato la corretta concimazione hanno anche una buona pezzatura con un’elevatissima resa alla sgusciatura”, afferma Enrico Masenga, consulente tecnico specialistico di Confagricoltura Asti.
A differenza dello scorso anno i quantitativi della Nocciola Piemonte sono ritornati agli standard a cui eravamo abituati degli ultimi anni con una produzione totale media di circa 200 mila quintali su tutto il territorio provinciale.
Confagricoltura Asti esprime tuttavia un moderato ottimismo sull’andamento del mercato in favore dei propri corilicoltori, senza però risparmiare alcune critiche sulla quotazione iniziale. “Il prezzo ufficializzato a Castagnole Lanze può essere compreso solo se viene considerato un punto di partenza destinato al rialzo, giustificato dalla qualità eccezionale della materia prima”, dichiara Mariagrazia Baravalle, direttore di Confagricoltura Asti. “Considerando le previsioni di una grande quantità produttiva – continua il direttore – non vorremmo che ci fossero speculazioni da parte dell’intera filiera, considerata la richiesta sempre in aumento da parte delle industrie, che hanno i magazzini vuoti. Non riteniamo quindi giustificabile un prezzo iniziale così basso! Auspichiamo quindi che i valori si allineino a quelli registrati nel 2019”.
A questo coro di dissenso si uniscono anche alcune aziende associate che lamentano un prezzo troppo basso e una scarsa considerazione nei confronti del comparto agricolo: “Era prevedibile un leggero ribasso rispetto allo scorso anno, considerata la maggiore quantità registrata nel corso di questa annata – afferma Cristina Bello, titolare dell’omonima azienda corilicola di San Martino Alfieri – ma non fino a questo punto. Il prezzo è assolutamente sproporzionato rispetto agli anni precedenti, considerato il livello qualitativo del prodotto. Siamo fiduciosi in merito ad un graduale aumento delle quotazioni nelle prossime settimane, considerando anche che le scorte da parte delle industrie stanno finendo. Riteniamo inoltre che la Nocciola Piemonte con denominazione “Igp” debba essere valutata diversamente rispetto alle altre varietà”.
Dello stesso parere anche Francesco Bonaccorsi, storico associato di Confagricoltura Asti, che dalla sua azienda di Asti afferma che: “c’è una notevole richiesta di Nocciola Piemonte e date le necessità di mercato, il prezzo dovrebbe aumentare gradualmente, considerata l’alta qualità del prodotto per l’assenza di cimiciato. Nel corso del mese di agosto ci sono state difficoltà oggettive nella raccolta, in seguito alle condizioni atmosferiche avverse che ci hanno costretto ad interrompere più volte la raccolta che è stata molto più difficile a causa della forte umidità. Nonostante tutto i corilicoltori sono riusciti comunque a mantenere un’ottima qualità e questo ulteriore sforzo avrebbe dovuto premiare il prodotto fin dall’inizio”.

 

 

La proclamazione ufficiale del prezzo relativo all’annata 2020 durante la Fiera della Nocciola di Castagnole Lanze

 

Riccardo il figlio di Cristina Bello, davanti ai noccioleti dell’azienda di famiglia

 

 

Francesco Bonaccorsi, insieme ad una parte delle nocciole appena raccolte