Sono aperte le iscrizioni per il nuovo webinar “WINE EVENTS”. Pianificare un evento di successo”, che si terrà in data 9 giugno 2022, dalle 16 alle 18, su piattaforma TEAMS. Continua il percorso di approfondimento sui temi dell’Enoturismo. Questa volta si parlerà di “eventi”, dell’importanza di una buona pianificazione e della valutazione in termini di ritorno dell’investimento. Il costo per la partecipazione è di € 45,00 (IVA compresa).
Per la registrazione all’evento e le indicazioni per il pagamento è possibile cliccare sul seguente link: http://www.enapra.it/corsi-a-pagamento/ 

Le iscrizioni sono aperte fino al 7 giugno 2022 

Per tutte le informazioni potete contattare Enapra (federica.tudini@enapra.it; m.distefano@confagricoltura.it).

WINE EVENTS

Dopo 9 anni e 3 mandati, per Luca Brondelli di Brondello è arrivato il momento di lasciare le redini dell’associazione provinciale degli imprenditori agricoli di Alessandria per dedicarsi totalmente all’incarico nazionale di componente della Giunta confederale.
E’ un’emozione e un onore rappresentare le aziende agricole di Confagricoltura della nostra provincia ed è allo stesso tempo una responsabilità che voglio prendermi” ha commentato Paola Sacco non appena acclamata.
La nuova Presidente di Confagricoltura Alessandria, la prima donna ad essere eletta al vertice, ha sempre partecipato attivamente alla vita associativa. Dapprima nell’ANGA (l’associazione dei giovani di Confagricoltura), in un secondo tempo tra le socie fondatrici e le dirigenti di Confagricoltura Donna provinciale, regionale e nazionale, per diventare infine tra il 2016 e il 2019 presidente di Zona di Tortona. Attualmente è anche presidente di Confagricoltura Donna Piemonte e vice presidente di APSOV.
Laureata in Scienze Agrarie a Torino, è sposata con due figli, abita a Tortona e conduce, col marito e la figlia, circa 270 ettari tra Tortona, Pontecurone e Rivanazzano Terme, investiti prevalentemente a colture da seme, mais e pomodoro da industria.
Il passaggio di consegne è avvenuto lunedì 30 maggio, al Castello di Piovera di Alluvioni – Piovera, durante l’Assemblea generale elettiva di Confagricoltura Alessandria nella quale sono state anche rinnovate le altre cariche sociali per il quadriennio 2022-2025. Affiancheranno Paola Sacco come vice presidenti Maurizio Montobbio, Lorenzo Morandi e Giacomo Pedrola.

Il ringraziamento della Giunta e del territorio a Francesco Postorino, in pensione dopo una lunga carriera nella Confederazione.

Assumo con orgoglio e determinazione questo incarico. E’ una grande sfida dare risposte adeguate alle imprese in questo momento delicato, ma sono convinta che insieme potremo farcela”.
Punta sul concetto di ‘squadra’ il neo direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile, 47 anni, siciliana, sposata e madre di due bambini, che diventa la prima donna DG della storia confederale. L’insediamento è avvenuto a Palazzo della Valle, insieme ai direttori territoriali e al presidente nazionale Massimiliano Giansanti.
Barrile prende il posto di Francesco Postorino, salutato dalla Giunta e dalla stessa platea con grande affetto e gratitudine per la dedizione totale alla Confederazione nel corso della sua lunga carriera maturata all’interno di Confagricoltura.
A lui Annamaria Barrile ha dedicato parole di riconoscenza per “averle trasmesso competenza agricola e soprattutto sindacale” nei sette mesi di affiancamento nel ruolo di vicedirettore. Un passaggio di consegne che è avvenuto in modo fluido e coordinato verso la definizione delle strategie che accompagneranno la Confederazione verso il prossimo futuro.
Nella cerimonia di insediamento, il presidente Giansanti ha ricordato le parole d’ordine che hanno ispirato l’inizio del suo mandato: competenza, responsabilità, orgoglio, avanguardia, successo, affidando al neo DG il compito di declinarle in un’ottica di condivisione e circolarità, efficienza e territorio. A queste, Giansanti ha aggiunto anche ambizione e coraggio “che non mancano ad Annamaria Barrile – ha detto – nella responsabilità del ruolo che assume per accompagnare al successo le nostre imprese”.
Nei prossimi mesi Barrile girerà il territorio nazionale, le Federazioni e le Unioni provinciali: “Dopo la pandemia, gli incontri in presenza sono necessari per recuperare il contatto diretto. Facendo squadra – ha concluso il nuovo direttore generale – potremo affrontare meglio le difficoltà e guardare lontano”.

Paolo Ricagno, presidente uscente, è stato eletto domenica scorsa all’unanimità per i prossimi tre anni 2022-2024 alla guida del Consorzio dei Vini d’Acqui che tutela Brachetto d’Acqui, Acqui docg e Dolcetto d’Acqui doc. Una conferma della continuità – Ricagno è alla guida del Consorzio da 25 anni – con cui l’ente consortile vuole affrontare le prossime sfide.
Con Ricagno sono stati nominati vicepresidenti Massimo Marasso (F.lli Martini) per le Case Spumantiere e Bruno Fortunato (TreSecoli) per la Parte Agricola.
Credo si debba partire dalla vigna e dai mercati per rivedere l’intera filiera vitivinicola piemontese – è stata la prima dichiarazione del presidente confermato. Oggi – ha spiegato – serve agire in fretta sulla cura dei vigneti, per formare manodopera esperta e, magari, accedere a nuove tecnologie. In Piemonte mancano potatori e trattoristi con esperienza. A mio avviso questa regione deve dotarsi di corsi professionali che insegnino tecniche e professioni viticole ai giovani, per il loro futuro e il futuro della viticoltura piemontese. Poi c’è il capitolo delle nuove tecnologie. Oggi i droni, purtroppo, sono utilizzati nelle guerre moderne, usiamoli anche in viticoltura, nei trattamenti mirati, in collaborazione con le industrie che producono i prodotti migliori e più sostenibili, per tagliare i costi della conduzione del vigneto in modo che i nostri viticoltori e le nostre aziende agricole abbiano redditi più dignitosi e in grado di garantire un domani. In questo senso l’opera di agronomi preparati e aggiornati potrebbe fare la differenza. Poi c’è il nodo mercati: capire dove stanno andando e come si stanno evolvendo, attraverso analisi e continui studi, è fondamentale per lo sviluppo del vigneto Piemonte“.
Ricagno, nel suo intervento, ha auspicato anche un patto tra Consorzi vinicoli di tutela: «Ci vuole una rinnovata intesa tra gli enti consortili che governano le maggiori e più grandi denominazioni piemontesi: Asti, Moscato d’Asti, Barbera d’Asti, Brachetto d’Acqui, Gavi, Colli Tortonesi e altri che vorranno farne parte, possono creare una rete di idee e progetti che traghetti il mondo del vino piemontese verso un futuro positivo e propositivo, lontano da campanilismi ed egocentrismi inutili, pericolosi e anche antistorici».
Il nuovo Consiglio di Amministrazione per il prossimo triennio risulta così composto: per i produttori di uve: Andrea Botto (azienda agricola Botto), Mauro Olivieri (Cantina sociale di Nizza Monferrato), Evasio Polidoro Marabese (Cantina sociale di Maranzana), Fabio Marian (La Torre di Castel Rocchero), Silvano Marchetti (Tenuta Bastieri), Giovanni Frola (Cantina sociale di Fontanile).
Per i vinificatori: Paolo (Cantina Vecchia Alice Bel Colle), Bruno Fortuna (Tre Secoli), Filippo Mobrici (Bersano), Alberto Canino (Tosti1820), Antonio Massucco (Banfi), Gianfranco Santero (958 Santero). Per gli imbottigliatori: Riccardo Capetta (Capetta), Nenad Roth (F.lli Gancia), Lorenzo Barbero (Davide Campari), Massimo Marasso (F.lli Martini). Il collegio sindacale è composto da: Barbara Carrero, presidente (Studio Bertone Fassio), Enzo Gerbi (Cantina sociale Barbera dei Sei Castelli), Claudio Negrino (Cantina sociale Alice Bel Colle) con, come sindaci supplenti: Ezio Fassio (Studio Bertone Fassio) e Giuseppe Bologna (Braida Srl).

 

Il riconfermato presidente Paolo Ricagno (foto: acquinews.ilpiccolo.net)

“I cambiamenti climatici sono sempre più evidenti e noi agricoltori ne dobbiamo inevitabilmente tenere conto; in ambito corilicolo, purtroppo, sono tra i fattori dell’insorgenza di nuove emergenze provocate da insetti che arrivano da oltre Europa e, non trovando qui antagonisti naturali, proliferano creando seri danni alle produzioni. Inoltre anche il nocciolo, specie in alcune aree della nostra provincia, patisce sempre più lo stress idrico dei frequenti e prolungati periodi di siccità. Come fare allora a difendere l’eccellente produzione corilicola cuneese e piemontese? Occorre innanzitutto investire in ricerca e innovazione, oltre a progettare strategie di gestione della risorsa irrigua che contemolino la realizzazione di invasi. Le risorse nei prossimi anni non mancheranno, ma occorre lavorare a progetti che vadano nella direzione della sostenibilità e della valorizzazione della qualità e del territorio.” Con queste parole Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, ha aperto sabato 28 maggio a Cherasco il convegno “Il nocciolo e gli effetti dei cambiamenti climatici” organizzato da Confagricoltura Cuneo e Cascine Piemontesi, in collaborazione con Ascopiemonte e Piemonte Asprocor.
Al convegno era presente anche una delegazione della Confagricoltura di Asti, con il coordinatore del settore tecnico Enrico Masenga e Cristina Bello, presidente della Sezione Corilicola dell’Organizzazione agricola astigiana.