C’È ANCORA TEMPO PER ADERIRE AL BANDO PER LA VALORIZZAZIONE DELL’ARCHITETTURA E DEL PAESAGGIO RURALE

L’avviso pubblico della Regione Piemonte per la valorizzazione del patrimonio architettonico e del paesaggistico rurale scadrà il 23 maggio prossimo, c’è quindi ancora la possibilità di elaborare un progetto di riqualificazione, usufruendo di questa interessate opportunità che mira a migliorare la qualità paesaggistica del nostro territorio. Rammentiamo che possono presentare domanda le persone fisiche, i soggetti privati profit e non profit, gli enti del terzo settore e le altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale. Sono ammissibili anche progetti che intervengano su beni del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà pubblica, dei quali però i soggetti privati abbiano la piena disponibilità. Sono inoltre ammessi progetti d’ambito, presentati unitariamente aggregando almeno tre domande relative a beni che insistono su aree contigue.
Le tipologie di architettura rurale destinatarie degli interventi sono le abitazioni o le strutture destinate ad attività funzionali all’agricoltura (fienili, stalle, scuole rurali, essiccatoi, forni, pozzi, sistemi idraulici, fontane, etc). Sono ammissibili anche i manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa (cappelle, edicole votive, etc.), dei mestieri e della tradizione, connessi alla vita delle comunità.
I progetti potranno riguardare interventi di risanamento conservativo e recupero funzionale, di manutenzione del paesaggio rurale e di allestimento spazi da destinare a piccoli servizi culturali, sociali, ambientali turistici (escluso l’uso ricettivo).
Le risorse messe a disposizione con l’Avviso ammontano a circa 39 milioni di euro, a valere sul PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”. Il contributo è concesso, fino ad un massimo di 150.000,00 euro come forma di cofinanziamento per un’aliquota dell’80% (100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale). Verranno presi in considerazione unicamente progetti con un costo totale dell’intervento superiore a 10.000,00 euro.
Le domande possono essere presentate esclusivamente tramite l’applicativo predisposto dalla Cassa Depositi e Prestiti

La Regione ha messo a disposizione una pagina internet dedicata al bando.

Sono inoltre disponibili le FAQ, generali e tecniche, cliccando qui.

La selezione degli interventi da finanziare avviene, fino ad esaurimento dei fondi, attraverso una procedura a sportello. I progetti saranno poi valutati da una commissione e dovranno superare un punteggio minimo di ammissibilità. Per questa ragione è consigliabile appoggiarsi per la loro redazione a professionisti esperti di materia urbanistica. L’ufficio tecnico di Asti Agricoltura è comunque a disposizione per tutti gli approfondimenti del caso.