Contributi ambientali Conai: nuovi importi e procedure semplificate

Si informa che il CONAI, valutando lo scenario attuale della filiera del riciclo degli imballaggi e i pareri dei Consorzi RICREA, RILEGNO, COREPLA, BIOREPACK e COREVE, ha stabilito nuove riduzioni del contributo ambientale (o CAC) per gli imballaggi in acciaio, legno, plastica, plastica biodegradabile e compostabile e vetro.
I valori dei materiali riciclati sul mercato, pur presentando in alcuni casi una prima significativa flessione, si sono, infatti, mantenuti ancora alti, e continuano a generare effetti positivi per il Sistema consortile, in particolare per acciaio, plastica e vetro. Una situazione che ha permesso così a CONAI di approvare nuove diminuzioni dei CAC per cinque materiali di imballaggio. Le riduzioni saranno in vigore dal 1° gennaio 2023. Si stima che le riduzioni approvate porteranno alle aziende risparmi da CAC per quasi 170 milioni di euro.

Nel dettaglio, i nuovi valori del CAC dal 1° gennaio saranno:

• imballaggi in acciaio:

Il valore del CAC per l’acciaio si riduce da 8 a 5 euro/tonnellata:

• imballaggi in legno

Il valore del CAC per il legno si riduce da 9 a 8 euro/tonnellata:

• imballaggi in plastica

Su tali imballaggi va fatta una premessa: entra in vigore dal 1° gennaio 2023 la classificazione degli imballaggi in plastica in nove fasce con differenti valori contributivi.
La vecchia fascia A1, il cui CAC era pari a 60 euro/tonnellata, sarà divisa in due: A1.1 e A1.2, per separare gli articoli sui quali COREPLA riconosce un corrispettivo per le attività di rigenerazione e riciclo (fusti e cisternette IBC, che saranno in fascia A1.2). Per la A1.2 il CAC resta invariato. Per la A1.1, invece, scende a 20 euro/tonnellata. Invariata la fascia A2, e invariato anche il suo CAC (150 euro/tonnellata). Segmentata in due fasce anche la B1: si divide in B1.1 e B1.2, con l’obiettivo di separare gli articoli in PET (in B1.2) dagli articoli in HDPE (che saranno in B1.1). Per entrambe le fasce il CAC rimane pari a 20 euro/tonnellata. Si scompone in tre fasce la vecchia fascia B2.
I contenitori rigidi in polipropilene rientreranno in B2.1, per cui il CAC passa da 410 a 350 euro/tonnellata. Gli articoli riciclabili a base poliolefinica passano nella fascia B2.2, il cui CAC resta pari a 410 euro/tonnellata.
Nasce invece la fascia B2.3 per accogliere quegli imballaggi con filiere di riciclo sperimentali e in consolidamento, che escono dalla fascia C. Per loro, un passaggio dai 560 euro/tonnellata della fascia C a 555 euro/tonnellata. La fascia C, pur assottigliata, resta in vigore per gli imballaggi non ancora selezionabili o riciclabili allo stato delle tecnologie attuali. Per loro il CAC non varia: 560 euro/tonnellata.

Dal 1° luglio 2023 sono previsti aumenti per tre fasce del CAC plastica al fine di correlarne i valori sempre di più ai costi necessari per avviare a riciclo le tipologie di imballaggi in plastica incluse in quelle fasce.
Il CAC della fascia A1.2 passerà da 60 a 90 euro/tonnellata.
Il CAC della A2 da 150 a 220 euro/tonnellata.
E il CAC della B2.2 da 410 a 477 euro/tonnellata.
Nonostante questi aumenti il contributo medio per gli imballaggi in plastica nel 2023 sarà, comunque, in diminuzione rispetto al 2022.

• imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile:

Il valore del CAC per la bioplastica compostabile si riduce da 294 a 170 euro/tonnellata.

• imballaggi in vetro:

Il valore del CAC per il vetro passa da 29 a 23 euro/tonnellata.

Procedure semplificate

Nel 2023 entrerà nel vivo il nuovo progetto di semplificazione che consentirà, dopo una prima fase sperimentale, l’abolizione delle dichiarazioni periodiche del contributo ambientale, qualora si mettano a disposizione di CONAI alcuni dati contenuti nelle fatture elettroniche emesse dai produttori e dai commercianti di imballaggi.
Saranno preventivamente divulgate dal Conai le modalità tecniche e operative per accedere, su base volontaria dei consorziati, al nuovo modello dichiarativo.
Le riduzioni avranno effetti anche sulle procedure forfettarie/semplificate per importazione di imballaggi pieni, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2023.
L’aliquota da applicare sul valore complessivo delle importazioni (in euro) diminuirà da 0,13 a 0,12% per i prodotti alimentari imballati; resterà invece invariata quella relativa ai prodotti non alimentari imballati (0,06%).
Il contributo mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi (tara) delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per materiale) scenderà dagli attuali 61 a 59 euro/tonnellata.

Per domande e chiarimenti il Conai ha messo a disposizione un numero verde 800337799 e la casella e-mail dedicata: infocontributo@conai.org.