Decreto Rilancio: le principali misure per le imprese agricole

Il testo, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, prevede importanti novità per il settore agricolo.
In particolare, tra l’altro, sono previsti:
– l’esonero dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020 dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per alcuni comparti agricoli comparti (agrituristico, apistico, brassicolo, cerealicolo, florovivaistico, vitivinicolo, dell’allevamento, dell’ippicoltura, della pesca e dell’acquacoltura);
– l’istituzione del “Fondo emergenziale per le filiere in crisi” di 90 milioni di euro per il 2020 a favore della zootecnia;
– il finanziamento di 30 milioni di euro per il 2020 a favore di ISMEA per la concessione della cosiddetta cambiale agraria;
– l’aumento di 30 milioni della dotazione del Fondo di solidarietà̀ nazionale per il ristoro dai danni prodotti dalla cimice asiatica;
– la concessione di un contributo a fondo perduto, nel limite massimo di 100 mila euro e dell’80 per cento delle spese ammissibili, nei limiti del de minimis, per lo sviluppo di processi produttivi innovativi e dell’agricoltura di precisione o alla tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain;
– la previsione di 20 milioni di euro per il 2020 per le imprese della pesca e dell’acquacoltura;
Viene previsto inoltre che:
– possono accedere agli interventi compensativi a carico del Fondo di solidarietà nazionale le imprese agricole ubicate nei territori che hanno subito danni in conseguenza delle eccezionali gelate occorse nel periodo dal 24 marzo al 3 aprile 2020. A tal fine sono stanziati 10 milioni di euro, per il 2020 (art. 222-bis);
– vengono istituiti il Sistema di qualità nazionale del benessere animale, al quale potranno aderire gli allevatori che intendono sottoporsi a un disciplinare di produzione che rispetti criteri superiori rispetto a quelli previsti come obbligatori dalla normativa vigente (art. 224-bis) e il Sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola, basato sul rispetto di uno specifico disciplinare di produzione, aggiornato annualmente attraverso un sistema di monitoraggio e approvato con Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (art. 224-ter);
– viene incrementato di 5 milioni di euro per il 2020 il Fondo per la competitività delle filiere agricole, istituito dall’art. 1, comma 507, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (art. 31, comma 3-bis).
Di interesse per le imprese agricole sono poi le modifiche introdotte in commissione in merito alla rivalutazione dei beni delle cooperative agricole (art. 136-bis).