PAGAMENTI DIRETTI DELLA PAC: DEROGHE AD “INVERDIMENTO”

Il Mipaaf ha fornito un aggiornamento relativamente alle disposizioni nazionali per il recepimento delle deroghe a valere degli obblighi di “inverdimento” previste in via eccezionale per il 2022. In particolare, in base alle informazioni assunte:

– Il Mipaaf ha predisposto una bozza di decreto che è stata inviata il 28 marzo scorso al Ministero per gli Affari regionali e le autonomie “ai fini della prevista comunicazione” prevista dal decreto ministeriale sui pagamenti diretti (art. 30, c. 6 del DM Mipaaf 7 giugno 2018). Il decreto, quindi, non sarà oggetto di intesa.

– Il successivo 1° aprile scorso il testo è quindi stato inviato anche al Presidente della Conferenza ed Stato-Regioni e PPAA nonché ai Presidenti delle Regioni e PPAA ed ai due assessori all’agricoltura di Veneto e Puglia.

– Il testo è all’ordine del giorno in occasione della prossima riunione della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in programma per il prossimo lunedì 11 aprile presso Fiera Verona.

– L’articolato prevede quanto segue, ai sensi della decisione di esecuzione della Commissione europea già trasmessa:

1) Per l’anno di domanda 2022, i terreni lasciati a riposo sono considerati una coltura distinta per il rispetto della diversificazione colturale, in deroga all’art. 44, par. 4 del regolamento in materia dei pagamenti diretti n.1307/2013 e all’articolo 13 del decreto Mipaaf del 7 giugno 2018, “anche se tali terreni sono stati utilizzati per il pascolo, la fienagione o la coltivazione”.

2) I terreni lasciati a riposo sono considerati area di interesse ecologico, in deroga all’articolo 45, par. 2 del regolamento delegato n. 639/2014 e all’articolo 16 del decreto Mipaaf del 7 giugno 2018, “anche se tali terreni sono stati utilizzati per il pascolo, la fienagione o la coltivazione. Sulle superfici utilizzate per il pascolo o la fienagione o la coltivazione è altresì consentito l’utilizzo di prodotti fitosanitari.”

3) Gli organismi pagatori provvedono affinché per l’anno di domanda 2022 siano forniti ad Agea coordinamento, “i dati delle aziende e del numero di ettari dichiarati a riposo cui si applica la deroga, per la comunicazione prevista entro il 15 dicembre 2022, con le modalità stabilite dallo stesso organismo di coordinamento.”

L’Italia con questo provvedimento ha quindi scelto di avvalersi di tutte le deroghe consentite in via straordinaria per il 2022 a livello comunitario e quindi consentire senza meno la coltivazione delle superfici a riposo che rimangono colture distinte ai fini della diversificazione e sono conteggiate quali aree di interesse ecologico con la possibilità anche, su tali superfici, di utilizzare prodotti fitosanitari.

Confagricoltura auspica adesso un rapido iter di formalizzazione del provvedimento, anche considerando che le decisioni di deroga devono essere adottate dagli Stati membri entro ventuno giorni dalla notifica della decisione della Commissione Europea e quindi entro la prossima settimana.