SVILUPPO RURALE: LA REGIONE FA IL PUNTO

Nei giorni scorsi, l’assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa ha convocato le organizzazioni professionali agricole per un confronto incentrato sugli esiti dei bandi chiusi a luglio delle misure a superficie ovvero delle azioni agro-climatico-ambientali e dell’agricoltura biologica.
Secondo i dati illustrati dal competente settore regionale, gli agricoltori hanno confermato il massimo interesse nei confronti di questi interventi con adesioni che, in alcuni casi, hanno superato ampiamente le aspettative.
Il secondo pilastro della PAC si è dunque rivelato provvidenziale per incrementare le risorse che le aziende ricevono dagli aiuti diretti che, come è noto, in molti casi sono stati ridotti drasticamente con l’attuale programmazione 2023-2027.
Tuttavia, i fondi a disposizione per ciascuno dei dieci bandi pluriennali aperti questa primavera non saranno sufficienti a soddisfare tutte le istanze presentate dagli agricoltori. A questo proposito, l’assessore Protopapa e le organizzazioni agricole hanno deciso di utilizzare, per una serie di interventi, fondi ancora disponibili in modo da riuscire a incrementare la platea dei beneficiari e, in alcuni casi, a coprire il 100% delle richieste pervenute.
Contestualmente verrà anche proposto alla Commissione europea di impiegare le economie maturate sul PSR 2014-2022 (circa 21 milioni di euro) per aprire alcune operazioni agro-climatico-ambientali con le regole della vecchia programmazione e della durata di un anno, al duplice scopo di evitare il rischio di perdere queste risorse e, al tempo stesso, di poter posticipare al 2025 analoghi bandi 2023-2027, la cui dotazione finanziaria verrà spalmata su un numero di annualità inferiore rispetto alle previsioni originarie ma con un incremento del budget.