Articoli

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 99 del 26 aprile il decreto del ministro delle politiche agricole 20 aprile 2021 relativo alla “Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nei territori della Regione Piemonte dal 2 al 3 ottobre 2020”.
Il decreto individua le aree del Piemonte colpite dall’alluvione del 2 e 3 ottobre 2020. Per presentare le domande di aiuto ci sono 45 giorni di tempo, fino al 10 giugno 2021.
In caso di danni causati alle strutture aziendali ed alle scorte possono essere concessi a titolo di indennizzo contributi in conto capitale fino al 100 per cento dei costi effettivi. Sono esclusi dalle agevolazioni i danni alle produzioni ed alle strutture ammissibili all’assicurazione agevolata. Nel calcolo della percentuale dei danni sono comprese le perdite derivanti da eventi calamitosi, subiti dalla stessa azienda, nel corso dell’annata agraria, che non siano stati oggetto di precedenti benefici. La produzione lorda vendibile per il calcolo dell’incidenza di danno non è comprensiva dei contributi o delle altre integrazioni concessi dall’Unione Europea.
Compatibilmente con le esigenze primarie delle imprese agricole, di cui al presente articolo, possono essere adottate misure volte al ripristino delle infrastrutture connesse all’attività agricola, tra cui quelle irrigue e di bonifica, con onere della spesa a totale carico del Fondo di solidarietà nazionale.

Cliccando sul seguente link è possibile visualizzare il testo del decreto

DECRETO 20 aprile 2021

E’ stata attivata la procedura per la segnalazione dei danni subiti dagli eventi alluvionali del 2-3 ottobre 2020. Entro l’11 dicembre 2020 è necessario consegnare il “modello C1 Agricoltura” al proprio Comune di appartenenza, sono ammissibili solo danni alle strutture ed alle infrastrutture, non è ammissibile la perdita del raccolto. Per ora la provincia di Asti non rientra tra le zone delimitate e quindi le domande non sono risarcibili, nel caso ci fosse ampliamento delle zone la segnalazione in comune è un requisito imprescindibile per l’ammissibilità.

Domande di danno alluvione 2019

Sarà prossima l’apertura invece per le domande di risarcimento danni da calamità atmosferiche che si sono verificate ne mese di novembre 2019. La scadenza è prevista per il 11/01/2021. Sono ammissibili risarcimenti per le conseguenze provocate alle strutture e alle infrastrutture nel caso in cui il danno sia superiore al 30% della PLV (30% del fatturato).

Modulo C1_Aagricoltura

L’Assessorato regionale all’Ambiente, insieme a quelli all’Agricoltura e alla Protezione civile, in seguito anche alla nostra lettera riguardo alle problematiche di gestione dei materiali apportati sui terreni dai recenti eventi alluvionali, ha prodotto due note di chiarimento – la prima indirizzata alle organizzazioni agricole e la seconda ai Comuni e Consorzi per la gestione dei rifiuti – in cui sintetizza le procedure da seguire per l’accumulo e lo smaltimento di questi rifiuti.
Molto importante è la puntualizzazione secondo cui l’attività di rimozione dei materiali dai terreni alluvionati non costituisce attività di gestione dei rifiuti qualora sia condotta secondo quanto previsto dall’art. 183 del D.lgs 152/2006. Vengono inoltre date indicazioni riguardo alla selezione dei materiali, che deve essere possibilmente accurata, e al loro accumulo temporaneo sui terreni aziendali o in aree che possono essere messe a disposizione dalle Cooperative o dai Consorzi ai quali l’azienda è associata.
Il recupero e la movimentazione di terra e altri inerti è da valutare ai sensi dell’art. 185 comma 1 lett. b) e c) (per materiali in sito) o 185 comma 4 (materiale fuori sito).
Qualora i detriti selezionati e accumulati si configurano come rifiuti, i costi di raccolta e smaltimento saranno a carico dei Comuni e dei Consorzi di gestione dei rifiuti, ai quali è indirizzata una specifica lettera di sensibilizzazione. Questi enti potranno recuperare i costi a seguito del riconoscimento delle spese nell’ambito dello Stato di Emergenza.

La Regione Piemonte ha comunicato che sono state fornite le istruzioni per la delimitazione delle zone colpite dagli eventi alluvionali del 2 e 3 ottobre. Al fine di predisporre la Delibera di delimitazione dei danni è necessario pertanto presentare le segnalazioni dei danni subiti a seguito di tale evento.
I danni che saranno oggetto di risarcimento da parte delle aziende agricole sono riconducibili alle produzioni, alle strutture aziendali ed alle scorte:
− le segnalazioni dei danni devono essere comunicate a cura dell’Azienda agricola, mediante il Modello “Aziende Agricole” predisposto dalla Regione Piemonte (in allegato), al Comune in corrispondenza del quale si è verificato il danno. Il Comune, entro 10 giorni dalla conclusione degli eventi, qualora ritenga esservi le condizioni per la proposta di delimitazione previste dalla vigente normativa, trasmette i dati relativi alla ricognizione di cui sopra attraverso il servizio denominato “Nembo – Nuova gestione avversità atmosferiche – Procedimenti”.
In alternativa si può usufruire dell’assistenza dei CAA (Centri di Assistenza Agricola) operanti sul territorio regionale.
Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Tecnico di Confagricoltura Asti.

Modello Aziende Agricole

 

Confagricoltura Piemonte e Cia Piemonte hanno scritto una lettera congiunta alla Regione Piemonte rivolta agli assessori regionali all’Agricoltura Marco Protopapa e all’Ambiente Matteo Marnati in merito alla bonifica dei suoli in seguito agli eventi alluvionali del 2-3 ottobre scorso. La lettera è stata spedita nella giornata di mercoledì 14 ottobre.

Le aziende agricole coinvolte negli eventi alluvionali dello scorso 2 e 3 ottobre – si legge nella lettera – oltre ad aver subito danni molto gravi per la distribuzione delle colture ancora in campo (soprattutto riso e mais), l’erosione di terreni coltivabili e il deterioramento diffuso di argini e della rete irrigua minore, sono state anche interessate in modo significativo dal deposito sui fondi di terra, ghiaia, limo e materiali vari trasportati dalla piena. Questi ultimi, come abbiamo potuto accertare dai primi sopralluoghi effettuati nelle aziende coinvolte, sono costituiti principalmente da legname, plastica e ferro, anche se, considerata la portata dell’evento, appare estremamente difficile elencare preventivamente e in dettaglio tutte le matrici che saranno interessate dalle operazioni di ripristino. Per la ripresa delle attività agricole, in vista delle operazioni colturali autunnali, occorre operare con immediati e urgenti lavori di bonifica , che prevedono tra l’altro, il recupero dei materiali di risulta trasportati dalle acque e il loro deposito direttamente sui fondi o nelle pertinenze aziendali, nonché la rimozione o lo spostamento di volumi di terreno.
Data la situazione eccezionale e la necessità di provvedere al più presto ai lavori indispensabili per non compromettere la prossima campagna agraria, chiediamo che venga individuata una procedura abbreviata e semplificata, in deroga alle attuali disposizioni normative, per facilitare, da una parte la rimozione del materiale di deposito e il suo accumulo provvisorio sui fondi agricoli o all’interno delle pertinenze aziendali, e dall’altra per poter effettuare le necessarie lavorazioni di ripristino che prevedono lo spostamento o l’asporto di terreno“.