La Regione Piemonte ha pubblicato un bando relativo all’agevolazione finalizzata a sostenere le micro, piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi piemontesi, per abbattere i costi dei finanziamenti ottenuti in seguito all’emergenza Covid-19. La misura è la n. 170, “Piano Riparti Piemonte Imprese e lavoratori autonomi”.
Il provvedimento è finalizzato a sostenere le imprese, che hanno avuto un calo del fatturato maggiore del 30%, nell’abbattimento dei costi per accedere al credito.
Maggiori informazioni al link: https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/contributi-regionali-abbattere-costi-dei-finanziamenti

Con la recente circolare 18/E del 3 luglio u.s. l’Agenzia Entrate ho fornito chiarimenti sul cosiddetto “bonus vacanze” introdotto dal decreto Rilancio.

Vediamo schematicamente gli adempimenti necessari per il contribuente e per la struttura ricettiva che riceverà in parziale pagamento il “bonus”.

 

A chi spetta:

Possono beneficiare dell’agevolazione le famiglie con ISEE in corso di validità fino a 40.000 euro, composte da:

–              1 sola persona, per cui spetta un credito di 150 euro;

–              2 persone, per cui spetta un credito di 300 euro;

–              Più di due persone, per cui spetta un credito di 500 euro.

 

Il Credito d’imposta Vacanze è utilizzabile da un solo componente per nucleo familiare, indipendentemente dal numero dei componenti del nucleo stesso che fruiscono dei servizi turistici: non è necessario, infatti, che la vacanza sia effettuata dall’intero nucleo.

Il credito spetta per le spese sostenute dal 01.07.2020 al 31.12.2020 per il pagamento di servizi offerti sul territorio italiano dalle imprese turistico-ricettive (alberghi, agriturismi, bed and breakfast).

 

Condizioni per il riconoscimento del credito

Per poter accedere al credito di imposta, è necessario che:

  • le spese siano sostenute in un’unica soluzione: ciò implica che nel caso in cui siano effettuati due diversi pagamenti, in acconto e saldo, con emissione di due distinte fatture, il credito d’imposta potrà essere utilizzato solo in relazione ad uno dei due pagamenti;
  • i servizi siano resi da una singola impresa turistico ricettiva, da un singolo agriturismo o da un singolo bed & breakfast; in sostanza, si potrà soggiornare presso alberghi, villaggi, camping, agriturismo, b&b, ma il bonus non può essere “speso” per pagare l’abbonamento agli stabilimenti balneari, né per acquistare i biglietti di treni, aerei o traghetti verso la località prescelta per le vacanze;
  • il totale del corrispettivo sia documentato da fattura elettronica o documento commerciale o ricevuta fiscale, in cui è indicato il codice fiscale dell’utilizzatore;
  • il pagamento del servizio sia corrisposto senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator. Non sarà possibile quindi effettuare pagamenti tramite Booking, Air B&B, Tripadvisor, ecc.

 

Modalità di utilizzo da parte delle famiglie

Dal lato dell’utilizzatore dei servizi, il credito è riconosciuto secondo due diverse modalità, che seguono tempistiche differenti.

– uno sconto sul corrispettivo dovuto pari all’80% del credito spettante;

– una detrazione d’imposta pari al 20% del credito spettante, da utilizzare in sede di dichiarazione dei redditi.

 

Ad esempio, in presenza di un nucleo familiare composto da 4 persone, che avrebbe diritto ad uno bonus teorico pari a 500,00 euro, ipotizzando che la spesa da sostenere per il soggiorno sia pari a 1.500,00 euro, il credito spetterà:

  • sotto forma di sconto, per un importo di 400,00 euro (80% di 500,00 euro);
  • sotto forma di detrazione di imposta, per un importo di 100,00 euro (20% di 500,00 euro).

 

Seguendo il medesimo esempio, ossia di un nucleo familiare composto da 4 persone, che avrebbe diritto ad uno bonus teorico pari a 500,00 euro, se la spesa per il soggiorno è pari ad € 350,00 il credito spetterà:

– sotto forma di sconto, per un importo di 280,00 euro (80% di 350,00 euro);

– sotto forma di detrazione di imposta, per un importo di 70,00 euro (20% di 350,00 euro).

In questo specifico caso la differenza fra il bonus teorico (500 euro) e quello effettivamente utilizzato (350,00 euro) non potrà essere utilizzata.

 

Adempimenti per i fruitori del bonus

Il soggetto del nucleo familiare che intenderà sfruttare il bonus dovrà preventivamente procurarsi un’identità digitale, cioè uno SPID.

Lo SPID è il sistema di autenticazione che permette a cittadini ed imprese di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione con un’identità digitale unica.

Per ottenere lo SPID è possibile rivolgersi ad appositi provider autorizzati (es. ArubaID, Infocert ID, Poste ID ecc.)

 

L’ISEE

Come detto sopra, il bonus si rivolge alle famiglie con un ISEE inferiore a 40.000 euro.

L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente utile per valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie.

I soggetti che intendono beneficiare del bonus dovranno richiedere ed ottenere il predetto documento aggiornato presso un CAF.

I dati contenuti sono in parte autodichiarati (come i dati anagrafici e i beni patrimoniali posseduti) e in parte acquisiti dall’Agenzia delle Entrate (reddito complessivo ai fini IRPEF) e dall’INPS.

 

L’App IO

Per la richiesta e l’utilizzo del credito le famiglie beneficiarie dovranno dotarsi dell’apposita App IO (elaborata dal Ministero dei Beni culturali e del Turismo) da scaricare sui propri smartphone, tablet ed altri dispositivi mobili.

Attraverso tale App l’interessato dovrà inserire le proprie credenziali SPID ed inserire i codici ISEE.

Dopo una serie di controlli incrociati con INPS ed Agenzia Entrate, quest’ultima comunicherà sempre attraverso l’App, il codice univoco e il QR code da utilizzare al momento di utilizzo del bonus.

 

La detrazione

La detrazione del bonus spetta esclusivamente al soggetto intestatario della fattura/documento e potrà essere utilizzata nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2020 senza possibilità di riporto in successivi esercizi.

 

Gli adempimenti per le strutture ricettive

E’ necessario premettere che in capo alle strutture ricettive non sorge alcun obbligo di adottare la misura in commento, trattandosi di mera facoltà da concordare “d’intesa” con il cliente.

Alle strutture ricettive che abbiano riconosciuto lo sconto sul corrispettivo, l’importo dell’80% verrà “rimborsato” sotto forma di credito d’imposta:

  • da utilizzare in compensazione nelle deleghe F24 per il versamento degli importi a debito dovuti, oppure
  • cedibile a terzi, anche a banche o istituti finanziari.

 

Dopo aver letto il codice univoco o QR, la struttura ricettiva dovrà inserirlo, assieme al codice fiscale dell’intestatario della fattura/documento commerciale, in un’apposita procedura web resa disponibile nella propria Area Riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, dichiarando altresì di essere un’impresa turistico ricettiva, un agriturismo o un bed & breakfast in possesso dei titoli previsti dalla normativa nazionale e regionale per l’esercizio dell’attività turistico ricettiva.

Anche in questo caso, l’Agenzia delle Entrate effettuerà un controllo sulla correttezza dei dati inseriti e, in caso di esito positivo, l’agevolazione si intenderà fruita e non potrà essere annullata.

 

Lo sconto potrà essere poi recuperato dalla struttura, a partire dal giorno successivo alla conferma dell’agevolazione attraverso utilizzo in compensazione in delega F24

Nel caso in cui la struttura intendesse invece cedere il credito di imposta a terzi, dovrà avvalersi dell’apposita procedura web disponibile nella propria Area Riservata dell’Agenzia delle Entrate.

 

Modalità di emissione della fattura

La struttura ricettiva al momento del pagamento del corrispettivo dovrà certificare l’incasso attraverso fattura elettronica o documento commerciale (ex ricevuta fiscale).

A tal fine va evidenziato che la fattura o il documento commerciale:

– va intestata al componente del nucleo familiare che risulta richiedente e fruitore del “Bonus vacanze” e deve riportare il codice fiscale dello stesso;

– deve riportare il totale del corrispettivo.

Pertanto, al momento del pagamento, il fornitore del servizio dovrà indicare nella fattura /

documento commerciale l’ammontare complessivo al lordo dello “sconto” e solo successivamente lo sconto applicato.

In altre parole, lo sconto riconosciuto con il “Bonus vacanze” deve ridurre soltanto l’importo totale (netto a pagare) che deve essere corrisposto dal cliente e non la base imponibile IVA.

Esempio: ipotizziamo una famiglia composta da 4 persone che dispone di un “Bonus vacanze” pari a € 500,00 e spende un totale di € 1.650,00 (€ 1.500,00 più IVA 10%) per il soggiorno.

Al momento dell’emissione della fattura da parte dell’agriturismo/albergo presso la quale la famiglia ha soggiornato, la stessa, avendo richiesto di utilizzare il “Bonus vacanze”, può usufruire di:

– € 400,00 (500 x 80%) di sconto immediato sul corrispettivo dovuto, pagando alla struttura turistica € 1.250,00 anzichè € 1.650,00;

– € 100,00 (500 x 20%) di detrazione nel mod. 730 relativo ai redditi dell’anno 2020.

La struttura ricettiva emetterà una fattura come di seguito esposto:

 

E’ stato pubblicato recentemente un nuovo decreto che tutela la viticoltura eroica e storica. Si tratta del Decreto n. 6899 del 30 giugno 2020, relativo alla “salvaguardia dei vigneti storici ed eroici” in attuazione della Legge n. 238 del 2016: il cosiddetto “Testo Unico del Vino”. Questo provvedimento stanzia diverse risorse finanziarie per la tutela e la conservazione di questi vigneti tramite interventi mirati in materia di consolidamento delle strutture con tecniche tradizionali. Tale misura si impegna ad erogare fondi anche per l’utilizzo di vitigni autoctoni, la valorizzazione, promozione e pubblicità delle uve e dei vini riconducibili a questo tipo di coltivazione.
Ci auguriamo che il provvedimento possa presto trovare attuazione – dichiara il direttore di Confagricoltura Asti Mariagrazia Baravallee contribuire alla valorizzazione di un prezioso patrimonio produttivo, ambientale e culturale, quale per esempio quello dei sorì del Moscato”.
La Provincia di Asti – evidenzia il direttore – è ricca di questi vigneti, coltivati con enormi sacrifici in aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico e di particolare pregio paesaggistico, storico e ambientale”.
Questi vigneti rappresentano infatti un vero patrimonio su tutto il territorio regionale, dove vengono coltivati più di 3300 ettari (su una superficie vitata regionale complessiva di 44.000 ettari), con una produzione di oltre 25 milioni di bottiglie prevalentemente a denominazione di origine controllata e controllata e garantita.
“Si tratta di una buona opportunità finalizzata al recupero dei vigneti”, afferma Andrea Faccio, referente per la vitivinicoltura di Confagricoltura Asti. “E’ necessario però – continua Faccio – sostenere anche la viticoltura tradizionale che negli ultimi anni è stata purtroppo parecchio trascurata. Un comparto che ha sempre rappresentato una fonte di sostentamento per le realtà locali, le quali hanno contribuito a rendere celebre il territorio astigiano in tutto il mondo”.

L’assemblea del Senato ha approvato, con 159 voti favorevoli e 121 contrari, il disegno di legge n. 1874, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza da Covid-19, nel testo licenziato dalla Camera.
l provvedimento prevede interventi da 55 miliardi di euro per tamponare gli effetti economici dell’emergenza coronavirus, fra i quali l’estensione alle seconde case del superbonus al 110%, gli incentivi per l’acquisto di auto Euro 6, lo slittamento di un mese dei congedi per i genitori e l’anticipo della cassa integrazione prevista per l’autunno.

Leggi il dossier del Senato:

http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/dossier/53131_dossier.htm

Sono aperte le iscrizioni al progetto “Fai crescere il tuo business all’estero con Unicredit Easy Export su Alibaba.com” gestito da Ceipiemonte e sostenuto dal Sistema Camerale piemontese e valdostano e da Unicredit.

Il progetto è finalizzato a promuovere e accompagnare gratuitamente, per la durata di 1 anno, una selezione di 30 aziende piemontesi che risulteranno idonee a posizionarsi e avviare operazioni commerciali on-line utilizzando la piattaforma B2B Alibaba.com, attualmente il portale e-commerce più grande al mondo che connette produttori con distributori e acquirenti a livello nazionale e internazionale.

Le aziende selezionate potranno accedere alla piattaforma con il profilo Gold Supplier, il più alto livello di membership di Alibaba.com.

Il progetto è rivolto ad aziende aventi sede legale e/o unità operativa sul territorio del Piemonte e Valle d’Aosta appartenenti ai seguenti settori:

– Agroalimentare

– Sistema casa: arredo, design, complementi di arredo, casalinghi, tessile arredo

– Moda: abbigliamento, accessori

– Gioielleria: alta gamma e fashion jewellery

– Salute e benessere.

Le aziende interessate devono manifestare il proprio interesse ad aderire al progetto entro le ore 20:00 del 24 luglio 2020 con le modalità indicate sul sito di Ceipiemonte al link http://adesioni.centroestero.org/progetto-fai-crescere-il-tuo-business-allestero-con-unicredit-easy-export-su-alibabacom-Piemonte.

La selezione delle imprese da ammettere al progetto avverrà sulla base dei seguenti criteri:

– Fatturato export ≥ 20%;
– Struttura commerciale interna all’azienda per gestire le richieste provenienti dai potenziali buyer;
– Competenze linguistiche: conoscenza della lingua inglese e, preferibilmente, di almeno una seconda lingua straniera;
– Precedenti esperienze di attività su mercati esteri;
– Precedenti esperienze su piattaforme e-commerce e/o portali/vetrine promozionali.
– Saranno prese in esame le aziende che dimostreranno di possedere almeno 4 requisiti sui 5 indicati.

Le imprese selezionate beneficeranno dell’assistenza personalizzata per il posizionamento in piattaforma e del supporto consulenziale specialistico su tematiche legali, fiscali, doganali relativamente ai quesiti che possano sorgere per l’attività svolta nell’ambito del progetto.
La partecipazione al progetto è gratuita, grazie al co-finanziamento da parte del Sistema Camerale piemontese e valdostano, e di Unicredit che metterà a disposizione, a titolo gratuito, l’accesso alla piattaforma Alibaba.com.
Saranno a carico delle aziende eventuali costi di traduzione delle schede prodotto e altre forme di personalizzazione del materiale aziendale, nonché eventuali consulenze specialistiche supplementari richieste dalle stesse aziende aderenti, non comprese nel pacchetto previsto dal progetto.
Si precisa che l’assistenza specialistica per il posizionamento in piattaforma e il supporto consulenziale, del valore di € 726,00/azienda, fornito dagli specialisti di Ceipiemonte e rivolto alle 30 aziende piemontesi che saranno selezionate per il posizionamento in piattaforma Alibaba.com, sarà considerato aiuto di stato, in quanto rientrante nelle previsioni di cui alla sezione 3.1 “Misure temporanee in materia di aiuti di Stato”, della Comunicazione della Commissione Europea “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” del 19.03.2020 (G.U. del 20.03.2020) e successive modificazioni, nel quadro del regime autorizzato SA 57021.
In base a tale regime di aiuto temporaneo, l’importo complessivo degli aiuti da chiunque erogati non supera, rispettivamente: € 800.000,00 per singola impresa, € 120.000,00 per ciascuna impresa operante nel settore della pesca e dell’acquacoltura, o € 100.000,00 per ciascuna impresa operante nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli.
Nel caso in cui un’impresa sia attiva in diversi settori a cui si applicano importi massimi diversi, verrà garantito che per ciascuna di tali attività sia rispettato il massimale pertinente e che non sia superato l’importo massimo complessivo di € 800.000,00 per impresa. Se un’impresa è attiva nei settori della pesca e dell’acquacoltura e della produzione primaria, non dovrà essere superato l’importo massimo complessivo di € 120.000,00.
Eventuali ulteriori informazioni e chiarimenti possono essere chiesti a Ceipiemonte – Team Progetto Alibaba: Tel. 0116700.634/639/650/626 – E-mail: alibaba@centroestero.org.