L’Operazione 4.1.1 del PSR in applicazione del Regolamento (UE) n. 1305/2013 prevede la concessione di contributi per l’ammodernamento delle aziende agricole.
L’epidemia da coronavirus recentemente insorta, oltre che una drammatica crisi sanitaria, ha determinato altresì (anche in conseguenza del blocco del movimento delle persone e delle attività lavorative), una grave crisi economica generalizzata che ha investito anche il settore agroalimentare, rallentandone la produzione e lo sviluppo e determinando di conseguenza una situazione di potenziale rischio anche per quanto riguarda l’approvvigionamento alimentare della popolazione.
Preso atto di questo fatto, con il presente provvedimento si approvano i criteri di selezione e le disposizioni per l’adozione di un nuovo bando di presentazione domande finalizzato a sostenere le aziende agricole nella realizzazione di investimenti idonei a mitigare le conseguenze della epidemia (strutture e attrezzature per stoccaggio, trasformazione, lavorazione, commercializzazione e vendita diretta prodotti; mezzi per consegna a domicilio). Potranno pertanto essere richiesti con la domanda di sostegno esclusivamente gli investimenti indicati nella tabella allegata al bando.
Al bando 2020 vengono destinate risorse pari ad euro 4.000.000,00 (di cui euro 682.400,00 di quota di cofinanziamento regionale) derivanti da minori spese di risorse già precedentemente assegnate ai bandi degli anni 2015, 2017 e 2019 della medesima Operazione 4.1.1 (minori spese accertate con determinazione dirigenziale n. A17-296 del 15.05.2020), per cui il presente provvedimento non determina nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale. Beneficiari del bando sono gli Imprenditori Agricoli Professionali (esclusivamente domande presentate da aziende agricole singole). Tenendo conto del carattere particolare del presente bando, che intende dare una risposta celere ad una situazione di emergenza finanziando investimenti di rapida realizzazione, non potrà essere richiesta in domanda la nuova costruzione di edifici rurali ma esclusivamente interventi di miglioramento / ristrutturazione di tali edifici. Per ragioni di celerità nella attuazione del bando e nella esecuzione degli investimenti, non vengono individuati nuovi criteri di selezione da sottoporre al Comitato di Sorveglianza del PSR, ma vengono confermati i criteri di selezione del bando 2019, con esclusione del punteggio del sesto criterio di selezione che non viene attivato in quanto il bando è rivolto esclusivamente ad interventi attuati da aziende agricole singole (non sono ammesse domande presentate da due o più aziende agricole per investimenti collettivi per uso comune) e non è possibile la
predisposizione di programmi integrati in quanto non vi è la contestuale apertura delle domande della Operazione 6.1.1. In conseguenza della riduzione della gamma degli investimenti ammissibili e della gamma dei punteggi di priorità, il punteggio di priorità minimo per la presentazione delle domande viene ridotto da 14 a 8 punti.
Verranno predisposte graduatorie separate per le domande presentate da aziende agricole site in aree svantaggiate (Aree D e Aree C2) e per le domande presentate da aziende agricole site in aree A, B, C1; alle domande presentate da aziende agricole site in aree Aree D e Aree C2 viene assegnata una quota del budget complessivo del bando pari al 25%. I contributi regionali previsti dal presente provvedimento verranno erogati dall’Agenzia Regionale Piemontese per le Erogazioni in Agricoltura (ARPEA) in quanto attività rientrante nelle competenze istituzionali di detta Agenzia. Sarà demandata alla Direzione Agricoltura e Cibo – Settore Strutture delle imprese agricole e agroindustriali ed Energia rinnovabile l’adozione degli atti necessari per l’attuazione del presente provvedimento.

Il Consiglio di Amministrazione dell’INAIL ha approvato i criteri per il Bando Isi Agricoltura 2019/2020 che sarà pubblicato entro la metà del prossimo mese di luglio. Le risorse che l’originario Bando ISI 2019 aveva destinato al settore agricolo (Asse 5) saranno rese fruibili con un nuovo specifico bando dedicato al settore primario (in conseguenza alla revoca dell’intero bando ISI 2019 che conteneva anche quello agricolo). Seguiranno maggiori informazioni appena disponibili.

Si è svolta ieri una videoconferenza del tavolo agricolo regionale – presente l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa – per discutere della situazione del comparto vitivinicolo e per esaminare, in particolare, gli interventi di diminuzione della produzione in vista della prossima vendemmia (resa selettiva) e della distillazione di emergenza per Covid-19. Per Confagricoltura è intervenuto alla riunione il direttore dell’Unione Agricoltori di Cuneo Roberto Abellonio.
La Regione ha confermato le indicazioni già fornite nel corso della precedente riunione per quanto riguarda la distillazione di emergenza: con uno stanziamento regionale di 4 milioni di euro verranno avviati alla distillazione circa 60.000 ettolitri di vino delle tipologie Acqui docg, Monferrato doc e Piemonte doc. Le domande per l’avvio del prodotto in distilleria, dopo l’approvazione del bando che dovrebbe avvenire già in settimana, potranno essere presentate entro il 15 luglio prossimo.
Per quanto riguarda la resa selettiva il provvedimento verrà emanato a livello nazionale. Al momento la situazione presenta ancora alcuni aspetti da chiarire, in particolare per ciò che attiene alla resa media degli ultimi cinque anni (metodo di definizione) e per la modalità di presentazione delle domande: queste dovrebbero essere raccolte dall’organismo pagatore regionale Arpea ma poi essere valutate complessivamente livello nazionale.  Stante questa situazione la Regione, così come la nostra organizzazione, si è impegnata a chiedere al Ministero un approfondimento per chiarire la materia. Considerando i criteri che intenderebbe adottare il ministero per definire le priorità di accesso alla domanda è prevedibile che i produttori piemontesi non siano incentivati ad aderire alla misura. Seguiranno ulteriori comunicazioni non appena disponibili.

Gli avvisi di pagamento relativi ai contributi previdenziali dei lavoratori autonomi agricoli per l’anno 2020 non sono stati ancora resi disponibili a causa della mancata pubblicazione del decreto del Ministero del Lavoro che fissa i valori dei salari medi convenzionali sui quali si calcolano i contributi in questione. L’INPS ha già provveduto a effettuare le tariffazioni che comunque non può rendere disponibili fino a quando non verranno ufficializzati i valori dei salari medi convenzionali.
Confagricoltura ha sollecitato l’INPS affinché completi le operazioni nel più breve tempo possibile, riservandosi di chiedere formalmente una proroga della scadenza laddove non ci fosse un sufficiente margine di tempo per il pagamento