Emissioni inquinanti

L’Agenzia dell’ambiente europea (EEA) ha pubblicato un rapporto in cui vengono presentati i progressi dagli Stati membri verso la riduzione delle emissioni dei principali inquinanti atmosferici disciplinati dalla direttiva NEC (ossido d’azoto, composti organici volatili non metanici, ammoniaca e diossido di zolfo), nonché gli sforzi ancora necessari per raggiungere gli impegni di riduzione delle emissioni per il 2030. Complessivamente, gli sforzi collettivi degli Stati membri hanno mostrato significativi segni di miglioramento, tanto che nel 2020 quasi tutti i Paesi hanno raggiunto i rispettivi obiettivi. Per quanto riguarda l’Italia, sono stati raggiunti gli obiettivi fissati per il 2020 per tutti gli inquinanti, mentre per il raggiungimento di quelli più stringenti, previsti per il 2030, occorrerà implementare ulteriori sforzi. In particolare, l’EEA ha sottolineato come nel 2019 l’Italia, pur rimanendo al di sotto dei propri limiti nazionali, sia stata la maggiore emettitrice di PM2,5 seguita da Francia e Polonia, e la seconda (dopo la Francia) per quanto riguarda i composti organici volatili non metanici (COVNM). In tale contesto, il Ministero della transizione ecologica dovrebbe adottare entro breve il Piano nazionale di riduzione delle emissioni inquinanti, che contribuirà al raggiungimento dei nuovi obiettivi e conterrà anche misure di interesse per l’agricoltura, volte al contenimento delle emissioni di ammoniaca.