La conferenza Stato-Regioni di mercoledì 11 maggio ha approvato lo schema di decreto che, anche a seguito delle richieste di Confagricoltura, proroga al 15 giugno 2022 la scadenza di presentazione della domanda unica (DU) e delle istanze PSR per il sostegno e il pagamento degli aiuti a superficie e a capo di bestiame. Dal 15 al 30 giugno sarà anche possibile trasmettere all’Arpea le domande di modifica. Il decreto è stato appena firmato dal Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, visibile in allegato. Sempre in allegato è possibile visualizzare e scaricare il decreto dipartimentale del Mipaaf contenente la proroga al 15 giugno 2022 per la presentazione dei Programmi Annuali di Produzione, per quanto concerne il settore biologico, così come richiesto nella scorsa settimana anche da Confagricoltura.
Invitiamo tutti gli agricoltori interessati a contattare nel più breve tempo possibile l’ufficio tecnico di Asti Agricoltura per l’espletamento delle pratiche.

MIPAAF_prorogaPAC 2022

MIPAAF_Decreto proroga PAP

Siamo da sempre convinti che il nostro settore possa dare un importante apporto per l’indipendenza energetica italiana. Aver voluto incoraggiare la produzione di rinnovabili in ambito agricolo, dando la possibilità agli impianti a biogas esistenti di incrementare la propria capacità produttiva fino al 20%, dimostra che siamo sulla strada giusta. Ora occorre proseguire in questa direzione”. Questo il commento di Confagricoltura in merito al “taglia prezzi” oggi in Aula, che ha accolto, in generale, le sollecitazioni della Confederazione. L’Organizzazione degli imprenditori agricoli apprezza la decisione, contenuta nel decreto, di concedere più tempo alle Autorità distrettuali di bacino per completare le sperimentazioni sul deflusso ecologico, consentendo di adattare gli strumenti attuativi vigenti e garantire la razionale utilizzazione delle risorse idriche per le produzioni.
Bene, per Confagricoltura, in materia di pratiche sleali per la filiera delle carni, aver esteso l’elenco dei prodotti deperibili a base di carne includendone alcuni ai quali sarebbero garantite tempistiche di pagamento più favorevoli. Positiva anche l’attenzione del decreto allo sviluppo dell’imprenditoria giovanile utilizzando lo strumento della garanzia pubblica ISMEA. Importante, nell’attuale quadro di emergenza, aver voluto dare maggior ossigeno alle imprese, posticipando la restituzione del capitale finanziato.
Ci aspettavamo, però, un intervento più incisivo sull’abbattimento dei costi – conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – in particolare sul gasolio agricolo: il credito d’imposta resta limitato al primo trimestre, esclusivamente per la trazione delle macchine agricole”.

Facendo seguito all’incontro che si è tenuto sulla tematica “siccità”, la Regione Piemonte, come da intese con le organizzazioni agricole, ha inviato l’allegata nota al Mipaaf, evidenziando la possibilità di conseguenze sulla gestione delle misure agroambientali.

Il Distretto del Po ed in particolare il territorio piemontese è interessato da una perdurante carenza di precipitazioni sia piovose sia nevose. Con riferimento all’ultimo bollettino dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici del Distretto del Po del 14/04/2022 si rileva che tutti i parametri monitorati (portata del fiume Po, quantità di precipitazione cumulata mensile, accumulo idrico nelle dighe, accumulo nevoso) denotano una situazione di particolare criticità che ha indotto l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po a definire uno scenario di severità idrica media. La situazione nel territorio piemontese, descritta dall’ultimo bollettino idrogeologico mensile redatto da ARPA Piemonte è addirittura peggiore rispetto al resto del bacino del Po, in particolare si segnala che la quantità di precipitazioni verificatesi nel mese di marzo è stata pari all’80% in meno rispetto al dato medio della serie storica, stesse percentuale in linea di massima anche per quanto concerne l’accumulo nivale.
Gli effetti di tale situazione meteo-climatica sono evidenziati da ANBI Piemonte che segnala, praticamente per tutti i comprensori irrigui ed in particolare per il distretto risicolo l’impossibilità di derivare dai corsi d’acqua superficiali la portata in concessione, con percentuali di riduzione che arrivano sino all’80%, se non al 100%, con evidente impossibilità di garantire il servizio irriguo. A tal proposito, molti consorzi di bonifica ed irrigazione hanno provveduto a richiedere agli enti competenti la deroga temporanea al rilascio del Deflusso Ecologico prevista al verificarsi dello scenario di severità idrica media di cui sopra.
Anche per quanto riguarda la disponibilità di acque sotterranee, si registrano significative diminuzioni dei livelli della falda freatica. Nel settore novarese, la falda si trova a circa – 20 cm rispetto al 2021 e – 40 cm rispetto alla media del periodo 2009-2020 (rete di monitoraggio del consorzio Est Sesia).
Alla situazione sopra descritta si associa la mancanza di offerta assicurativa legata alla siccità, in particolare per il settore risicolo e corilicolo, evidenziata dai referenti regionali di Condifesa, Coordifesa e dalle Organizzazioni professionali agricole.
Tutto ciò premesso, si chiede a codesto Ministero la previsione di una specifica deroga al Piano di gestione dei rischi vigente e all’art. 5 comma 4 del D.lgs. 102/2004 al fine di consentire alle imprese agricole che hanno subito e/o che subiranno danni dalla perdurante carenza idrica che sta interessando il territorio piemontese ed in generale il bacino del Fiume Po, di poter accedere agli interventi compensativi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102.
Si segnala inoltre che, tale situazione, comporterà delle conseguenze anche relativamente alla possibilità di rispetto degli impegni agro climatico ambientali assunti dalle aziende agricole in particolare, al momento, per il comparto risicolo.
Manifestiamo sin d’ora la nostra disponibilità ad un’eventuale confronto con codesto Ministero e le altre Regioni interessate al fine di poter condividere e coordinare le iniziative che si riterranno opportune“.

La Camera di Commercio di Alessandria-Asti, tramite l’azienda speciale Asperia e con la collaborazione di Fe.D.Man (Federazione Disability Management), organizza un ciclo di seminari di approfondimento sul tema dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Gli incontri si svolgeranno, in modalità web conference, secondo il seguente calendario:

  • Lunedì 23 maggio 2022, dalle ore 15.30 alle ore 18.30 – “Benefici e incentivi previsti per le aziende: dalla L. 68/99 al “Disability Management”
  • Lunedì 30 maggio 2022, dalle ore 15.30 alle ore 18.30 – “L’inserimento al lavoro di persone con disabilità fisica/sensoriale”
  • Lunedì 6 giugno 2022, dalle ore 15.30 alle ore 18.30 – “L’inserimento al lavoro di persone con difficoltà relazionali (disabilità psichica/intellettiva)”
  • Lunedì 13 giugno 2022, dalle ore 15.30 alle ore 18.30 – “Processo di incontro domanda/offerta di lavoro nel caso di lavoratori con disabilità”.
  • In allegato si invia il programma di dettaglio. La partecipazione agli incontri è gratuita, previa iscrizione da effettuare entro il 16 maggio prossimo compilando il form on-line al link: https://forms.gle/rjP8FZhfM5HtYZrn8

 

programma_Disability Management

locandina_CCIAA

L’avviso pubblico della Regione Piemonte per la valorizzazione del patrimonio architettonico e del paesaggistico rurale scadrà il 23 maggio prossimo, c’è quindi ancora la possibilità di elaborare un progetto di riqualificazione, usufruendo di questa interessate opportunità che mira a migliorare la qualità paesaggistica del nostro territorio. Rammentiamo che possono presentare domanda le persone fisiche, i soggetti privati profit e non profit, gli enti del terzo settore e le altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale. Sono ammissibili anche progetti che intervengano su beni del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà pubblica, dei quali però i soggetti privati abbiano la piena disponibilità. Sono inoltre ammessi progetti d’ambito, presentati unitariamente aggregando almeno tre domande relative a beni che insistono su aree contigue.
Le tipologie di architettura rurale destinatarie degli interventi sono le abitazioni o le strutture destinate ad attività funzionali all’agricoltura (fienili, stalle, scuole rurali, essiccatoi, forni, pozzi, sistemi idraulici, fontane, etc). Sono ammissibili anche i manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa (cappelle, edicole votive, etc.), dei mestieri e della tradizione, connessi alla vita delle comunità.
I progetti potranno riguardare interventi di risanamento conservativo e recupero funzionale, di manutenzione del paesaggio rurale e di allestimento spazi da destinare a piccoli servizi culturali, sociali, ambientali turistici (escluso l’uso ricettivo).
Le risorse messe a disposizione con l’Avviso ammontano a circa 39 milioni di euro, a valere sul PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”. Il contributo è concesso, fino ad un massimo di 150.000,00 euro come forma di cofinanziamento per un’aliquota dell’80% (100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale). Verranno presi in considerazione unicamente progetti con un costo totale dell’intervento superiore a 10.000,00 euro.
Le domande possono essere presentate esclusivamente tramite l’applicativo predisposto dalla Cassa Depositi e Prestiti

La Regione ha messo a disposizione una pagina internet dedicata al bando.

Sono inoltre disponibili le FAQ, generali e tecniche, cliccando qui.

La selezione degli interventi da finanziare avviene, fino ad esaurimento dei fondi, attraverso una procedura a sportello. I progetti saranno poi valutati da una commissione e dovranno superare un punteggio minimo di ammissibilità. Per questa ragione è consigliabile appoggiarsi per la loro redazione a professionisti esperti di materia urbanistica. L’ufficio tecnico di Asti Agricoltura è comunque a disposizione per tutti gli approfondimenti del caso.