Agrinsieme, su sollecitazione di Confagricoltura, ha scritto ai ministri interessati e al direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, chiedendo l’esclusione dalle nuove disposizioni in materia di accisa (denuncia e registro di carico e scarico), i depositi e distributori di carburante agevolato a uso agricolo.
La modifica intervenuta all’articolo 25 del TUA (a opera dell’articolo 5 del D.L. 124/2019, convertito nella Legge 157/2019) ha introdotto, per i depositi di capacità superiore a 10 metri cubi e per i distributori automatici di capacità superiore a 5 metri cubi, l’obbligo di denuncia e la tenuta del registro di carico e scarico a partire dal 1 aprile 2020.
In pratica, se il provvedimento non verrà modificato, le imprese agricole dovranno tenere un nuovo registro e verrebbe anche meno l’esonero dalla SCIA per i depositi sotto i 6 metri cubi.
Confagricoltura, dopo aver promosso e sostenuto alcuni emendamenti in sede di conversione del decreto legge “Milleproroghe”, che sono stati accantonati, ha deciso di intervenire sui ministri al fine di sensibilizzare su questo problema che interessa un numero elevato di operatori agricoli e di contoterzisti, che dovranno sostenere ulteriori adempimenti burocratici con i relativi costi, a fronte di una normativa di settore che già prevede specifiche disposizioni sulle verifiche e sui controlli. Al contempo è stato presentato un ordine del giorno diretto ad impegnare il Governo a escludere gli oli minerali impiegati nelle lavorazioni agricole soggetti al Dm 454/2001 dall’ambito di applicazione dell’articolo 25 del TUA.
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