Archivio per mese: Dicembre, 2018
Anche quest’anno il premio messo in palio da Confagricoltura Asti per il “Miglior Bue allevato in provincia di Asti” è rimasto “in zona”, “spostandosi” di pochi chilometri dalla cittadina aleramica. Ad aggiudicarsi l’ambito trofeo – insieme a un premio in denaro – è stato Bruno Farotto, allevatore di Penango,.
La Fiera Nazionale del Bue Grasso di Moncalvo, giunta alla sua 381° edizione ha riservato anche quest’anno numerose sorprese e una sorprendente quantità di visitatori, come sempre molto affezionati a questa storica rassegna che da secoli riesce a ricreare una magica simbiosi tra la piazza, cuore pulsante della comunità e del commercio, e i buoi, simbolo del lavoro e della vocazione contadina di questa realtà.
“Se il Piemonte è tra le regioni al mondo che nel 2019 bisogna visitare, secondo Lonely Planet, il merito non è soltanto delle istituzioni ma soprattutto dei tantissimi piccoli imprenditori, agricoltori, allevatori che ci hanno creduto“, ha dichiarato con orgoglio il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, presente a Moncalvo insieme ad altre autorità. Numerose le personalità presenti: l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, la consigliere regionale Angela Motta, il presidente della Provincia di Asti Marco Gabusi, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Mario Sacco e il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, che è stato premiato con il “Bue d’Argento” “per aver sostenuto come amministratore e come presidente di Fondazione bancaria l’agricoltura e soprattutto l’allevamento di razza bovina piemontese”. Presente anche Andrea Cerrato, presidente del consorzio turistico Sistema Monferrato, di cui Confagricoltura Asti è official partner da marzo.
Confagricoltura Asti grande protagonista della fiera, ben rappresentata anche da due aziende zootecniche associate che si sono distinte in diverse categorie: si tratta di Angelo Nicola di Moransengo che si è aggiudicato il 3° premio per la categoria “vacche di razza piemontese” e il 2° premio per la categoria “buoi grassi di razza piemontese” e la Società Agricola Gilli di Villanova d’Asti che ha ottenuto il 4° premio all’interno della categoria “manzi grassi di razza piemontese”.
“La Fiera del Bue Grasso di Moncalvo rappresenta un modello vincente di come un intero territorio possa essere valorizzato nel rispetto delle antiche tradizioni”, ha affermato Ezio Veggia, commissario straordinario di Confagricoltura Asti, durante il suo intervento, “ma dobbiamo avere la consapevolezza che è necessario fare di più. Il comparto zootecnico, e tutto ciò che ne deriva (impianti di biogas, energie rinnovabili, ecc., ndr), può essere sicuramente un’ottima soluzione, ma solamente con una costante presenza di giovani all’interno delle aziende. Molti hanno già intrapreso questo tipo di attività e molti altri percorreranno questa strada in futuro. Confagricoltura Asti sarà sempre al loro fianco e al fianco delle aziende, passo dopo passo, durante il loro percorso”, ha concluso Veggia.
Il commissario ha inoltre ricordato la presenza, proprio a Moncalvo, dell’ufficio recapito di Confagricoltura inaugurato lo scorso 18 ottobre in Piazza Carlo Alberto, 6, presso l’agenzia della Reale Mutua Assicurazioni, aperto al pubblico nei giorni di giovedì e venerdì, dalle 08,30 alle 13.
Alcune immagini della 381° Fiera del Bue Grasso di Moncalvo
Reale Mutua e Confagricoltura rinnovano oggi a Roma, presso la sede dell’Associazione, ovvero il Cinquecentesco palazzo del Cardinale Andrea della Valle, un importante accordo di partnership per ulteriori 3 anni (scadenza 2021), finalizzato ad offrire un notevole contributo allo sviluppo delle politiche agricole in Italia e, in particolare, a favorire concretamente la solidità e la continuità del reddito delle imprese associate alla Confederazione.
La collaborazione consentirà la progettazione e la realizzazione di una serie di strumenti e prodotti in grado di supportare, in modo specifico, le esigenze delle aziende agricole nazionali in materia di garanzie e servizi assicurativi. Obiettivo dell’accordo è anche quello di favorire lo sviluppo di una sistematica politica di prevenzione e riduzione delle possibili fonti di rischio, che gli imprenditori del comparto corrono nello svolgimento delle loro attività.
“Il mondo agricolo continua a svolgere un ruolo di rilievo nell’economia italiana e Reale Mutua, fin dalla sua nascita, è focalizzata sul comparto – ha dichiarato Luca Filippone, Direttore Generale di Reale Mutua – con questo accordo vogliamo, insieme a Confagricoltura, imprimere un forte impulso al cambiamento già in atto e fornire a tutte le aziende associate una consulenza assicurativa curata e personalizzata, oltre a progettare e a diffondere specifiche convenzioni in grado di rendere più agevole e competitivo l’accesso alla nostra gamma prodotti di alto valore assicurativo“.
“Sono aumentati, in una società evoluta sotto l’aspetto tecnologico e mercantile come quella agricola – ha detto Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura – i problemi di vulnerabilità e le imprese hanno bisogno di acquisire livelli di sicurezza sempre più elevati e diffusi. Gli imprenditori agricoli hanno un nuovo concetto di rischio e pensano in modo diverso alla tutela assicurativa, che non consiste più solamente nello stipulare polizze, pagare i relativi premi e riscuotere gli indennizzi, quanto piuttosto nell’ assicurare una gestione razionale e integrata di tutti i rischi dell’azienda, intesa come centro di produzione e di reddito“.
“L’agricoltura italiana ha bisogno di un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente, che garantisca la piena mobilità di persone e merci e l’accessibilità all’Europa di tutte le aree del territorio nazionale, rendendo il Paese competitivo sui mercati internazionali”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenendo ieri pomeriggio a Torino alla manifestazione alle Ogr a favore della Tav.
Giansanti ha ricordato che nell’Europa a 28 l’Italia è al 21° posto per quanto riguarda le strutture portuali e aeroportuali, al 19° per quelle ferroviarie, al 18° per la rete stradale. E la copertura Internet interessa solo il 77% del territorio, contro una media europea dell’82%. “Con questi numeri – ha detto il presidente di Confagricoltura – sono evidenti le ricadute in termini di competitività sul nostro sistema agricolo ed agroalimentare”.
Negli ultimi 10 anni gli investimenti infrastrutturali in Italia siano calati in maniera costante. Nel 2007 ammontavano a 13,66 miliardi di euro, nel 2010 a 3,39 miliardi di euro, nel 2015 a 5,15 miliardi di euro; mentre la Germania, sempre nello stesso anno, era a 11,69 miliardi di euro, la Francia a 10,01 miliardi di euro e l’UK a 9,07 miliardi di euro.
“Inoltre – ha aggiunto Giansanti – il 57,7% degli scambi internazionali dell’Italia avviene con gli altri Paesi dell’Europa. In tale contesto, la macroregione subalpina del Nord Italia e del Centro-Est della Francia è uno snodo cruciale dell’economia continentale e come tale meriterebbe, non solo un progetto di più forte e articolata cooperazione italo-francese, ma anche il completamento di tutte le opere infrastrutturali, TAV in primis, che possano rendere quest’area più moderna e competitiva. Senza contare che le quattro regioni del Nord d’Italia contribuiscono per il 62% al Prodotto Interno Lordo dell’agricoltura”.
“Al di là dei Si e dei No – ha concluso il presidente di Confagricoltura – noi siamo per l’Italia. Un’Italia che ha un impellente bisogno di interventi infrastrutturali sulle sue reti, sul trasporto, sulla banda larga, sulle città, sugli investimenti immateriali, sulla ricerca scientifica. Superare il gap infrastrutturale significa permettere di avere imprese più competitive e quindi un maggiore sviluppo dell’intero Paese”.
Alcune immagini della giornata di lunedì
Copyright © 2016 – Asti Agricoltura – Via Monti, 15 Asti
Tel.: 0141 434943
C.F.: 92077030051
E-mail: asti@confagricoltura.it
Note Legali/Privacy Policy/Cookies Policy