Enapra e Confagricoltura, in partnership con la L’ALTA SCUOLA DI MANAGEMENT ED ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE (SMEA) – Università Cattolica del Sacro Cuore, sono liete di presentarvi il Corso di Alta Formazione dal titolo “Progettazione e Gestione dei Servizi Enoturistici”.
Il corso, strutturato per rispondere alle esigenze delle professionalità coinvolte nella gestione del servizio enoturistico, affronta le attività di progettazione, quelle strategiche e gli aspetti operativi in maniera sistemica e multidisciplinare.
I destinatari del corso sono imprenditori, dipendenti e collaboratori di aziende vitivinicole e agricole e professionisti attivi nel settore enoturistico, un settore in rapida e crescente evoluzione.
Il corso – in parte on line e in parte in presenza tra Cremona e Roma –  ha una durata di 80 ore complessive e prevede un’alternanza di lecture (sessioni teoriche dedicate ai temi verticali legati al turismo del vino, agli aspetti organizzativi, gestionali e di comunicazione) e di workshop di approfondimento (sessioni pratiche che permetteranno di fare esperienza di strumenti operativi e metodologie).
L’avvio è previsto il 19 novembre 2024, la conclusione il 22 gennaio 2025. La quota di iscrizione al corso è di euro 2.000,00+IVA (a persona).  In caso di iscrizioni multiple della stessa azienda sono previste agevolazioni. Il termine per le iscrizioni è fissato per il 4 novembre 2024.
Il Corso sarà avviato solo in presenza di un numero minimo di iscrizioni pari a 15. Le modalità di iscrizione al corso e ulteriori dettagli sono disponibili accessibile al seguente link: https://formazionecontinua.unicatt.it/formazione-progettazione-e-gestione-dei-servizi-enoturistici-a124cr0396-01

PER LA PARTECIPAZIONE DEI DIPENDENTI DI AZIENDE ISCRITTE AL FORAGRI È POSSIBILE RICHIEDERE UN FINANZIAMENTO AL FORAGRI PER LA COPERTURA TOTALE DEL COSTO DI ISCRIZIONE AVVALENDOSI DELLO STRUMENTO DI FINANZIAMENTO DEL VOUCHER EXTRA CATALOGO

Per qualsiasi ulteriore chiarimento o supporto tecnico in merito agli adempimenti per la richiesta di finanziamento a Foragri, è possibile contattare direttamente gli Uffici di Enapra ai seguenti recapiti: Federica Tudini, info@enapra.it, tel. 06 6852431, informando anche la sede astigiana della Confagricoltura scrivendo all’indirizzo: direzione@confagriasti.com 

Puntare sulla ricerca, sull’innovazione e sulla condivisione: è il chiaro messaggio che arriva dalle rappresentanti di Confagricoltura Donna Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto che si sono date appuntamento, lunedì 28 ottobre, a Castello d’Agogna, in provincia di Pavia, per una visita al centro di ricerca dell’Ente Nazionale Risi.
Le imprenditrici agricole che si riconoscono nei valori della Confagricoltura, hanno rinnovato il sodalizio e la collaborazione tra le regioni del nord con l’annuale incontro che, quest’anno, ha visto anche la partecipazione di Confagricoltura Donna Veneto.
Erano presenti: Michela Marenco presidente di Confagricoltura Donna Piemonte e Confagricoltura Donna Alessandria; Federica Busso, presidente Donne e Riso di Vercelli; Diana Bortoli di Confagricoltura Donna Emilia Romagna alla quale è stato rivolto un messaggio di vicinanza per i pesanti danni subiti a causa dei recenti eventi alluvionali; Caterina Brazzola di Confagricoltura Donna Lombardia e Chiara Dossi di Confagricoltura Donna Veneto. Presenti anche Paola Maria Sacco, presidente di Confagricoltura Alessandria, con il direttore Cristina Bagnasco, Marta Sempio presidente Confagricoltura Pavia con il direttore Alberto Lasagna, Mariagrazia Baravalle direttore di Asti Agricoltura oltre a numerose associate delle diverse provincie del nord Italia.
L’incontro è stato introdotto da Natalia Bobba, presidente Ente Risi, e dal direttore dell’Ente Risi Roberto Magnaghi. In collegamento, la presidente nazionale di Confagricoltura Donna Alessandra Oddi Baglioni.
Natalia Bobba ha ricordato la recente presenza dell’Ente Risi al G7 dell’Agricoltura lo scorso mese di settembre che ha permesso di spiegare ai visitatori sia Italiani, sia europei ed extra europei i processi di coltivazione del riso in Italia, le sue particolari caratteristiche, l’attività di controllo del prodotto commercializzato nel Paese e i controlli della tracciabilità del riso “classico”, azioni svolte dall’Ente Risi, l’unico esempio di organismo interprofessionale esistente in Europa con il compito di operare scelte concrete nell’interesse di tutta la filiera.
Durante l’incontro le imprenditrici agricole hanno fatto visita al Centro di Ricerche sul Riso, un centro fortemente voluto dall’Ente Nazionale Risi negli anni ’70 e oggi punto di riferimento del mondo risicolo italiano. Nei laboratori del Centro, si svolge ricerca avanzata sia sul prodotto, sia sul processo produttivo. I ricercatori si occupano infatti di studiare e approfondire tematiche relative all’agronomia e alla genetica. Il Centro svolge anche servizi di analisi e assistenza tecnica ai produttori. All’interno del Centro Ricerche sul Riso è inoltre presente la Banca del Germoplasma che custodisce 1.500 differenti accessioni, ovvero collezioni di risorse genetiche di riso, che costituiscono una preziosa testimonianza del progresso avvenuto negli anni nella coltivazione di questo cereale. Il centro di ricerca rappresenta oggi un incubatore per la creazione di nuove varietà e per un miglioramento genetico continuo inoltre; attività ulteriormente potenziata nel 2006 con la creazione di un laboratorio di biologia molecolare.
Di particolare rilievo anche la funzione divulgativa e didattica dell’Ente che, grazie all’Aula Multimediale, è a disposizione delle scuole per un “viaggio immersivo” nel mondo del riso durante tutto l’anno.

Con riferimento al comma 1, art. 3, del D.M. n. 7701 del 18 luglio 2019, sono tenuti a presentare la dichiarazione di vendemmia i seguenti soggetti:

  •  i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta e, successivamente, la cessione totale dell’uva prodotta;
  •  i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta e la vinificazione con utilizzo esclusivo di uve proprie;
  •  i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta, la cessione parziale e la vinificazione con utilizzo esclusivo di uve proprie;
  •  i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta delle uve e la vinificazione, con aggiunta di uve e/o mosti acquistati;
  •  i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta, la cessione parziale e la vinificazione, con aggiunta di uve e/o mosti acquistati;
  •  i soggetti che effettuano l’intermediazione delle uve;
  •  le associazioni e le cantine cooperative;

Si precisa che la dichiarazione deve essere presentata anche se la produzione di uva nella campagna interessata sia stata uguale a zero.

Con riferimento al comma 1, art. 3, del D.M. n. 7701 del 18 luglio 2019, sono obbligati a presentare la dichiarazione di produzione vino e/o mosto i seguenti soggetti:

  •  i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta e la vinificazione con utilizzo esclusivo di uve proprie;
  •  i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta, la cessione parziale e la vinificazione con utilizzo esclusivo di uve proprie;
  •  i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta delle uve e la vinificazione, con aggiunta di uve e/o mosti acquistati;
  •  i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta, la cessione parziale e la vinificazione, con aggiunta di uve e/o mosti acquistati;
  •  i produttori di vino che effettuano la vinificazione esclusivamente con uve e/o mosti acquistati;
  • le associazioni e le cantine cooperative.

Si precisa che i prodotti detenuti alla data del 30 novembre per “conto lavorazione” devono essere dichiarati dal soggetto che a tale data li detiene e non dall’effettivo proprietario.

Le dichiarazioni di vendemmia devono essere presentate all’Organismo pagatore competente entro il 30 novembre.

Le dichiarazioni di produzione devono essere presentate all’Organismo pagatore competente entro il 15 dicembre; la rettifica dei dati è consentita solamente entro la data sopracitata.

Periodo vendemmiale e delle fermentazioni (Art. 10 L. 238/2016)

Il periodo delle fermentazioni e delle rifermentazioni, ai sensi dell’art. 10, comma 1, della legge n. 238/2016 è fissato dal 15 luglio al 31 dicembre.

Ai sensi dei commi 3 e 4 del citato articolo 10 possono svolgersi in un periodo diverso da quello menzionato al comma 1, le fermentazioni e rifermentazioni che sono:

  •  consentite dai disciplinari di determinati prodotti a DOP e IGP; in tal caso, tuttavia, l’effettuazione della fermentazione/rifermentazione è subordinata ad una comunicazione da inviarsi immediatamente all’ufficio territoriale dell’ICQRF;
  • effettuate in bottiglia o in autoclave per la preparazione dei vini spumanti, dei vini frizzanti, del mosto di uve parzialmente fermentato con una sovrappressione superiore a 1 bar e dei vini con la menzione tradizionale «vivace», nonché quelle che si verificano spontaneamente nei vini imbottigliati;
  • poste in essere in relazione alla produzione di particolari vini, ivi compresi i vini passiti e i vini senza IG, che, tuttavia, dovranno essere individuati con decreto annuale del Ministro, d’intesa con le regioni e le province autonome interessate.

Operazioni di arricchimento

Le operazioni di arricchimento sono svolte in conformità ai limiti ed alle prescrizioni stabilite dall’Unione europea.

La Regione Piemonte ha deliberato l’autorizzazione all’aumento del titolo alcolometrico volumico naturale delle uve, dei mosti e dei vini per la vendemmia 2024.
Nella zona viticola C2, in cui è inserito il Piemonte, il titolo alcolometrico volumico naturale può essere aumentato nella misura massima dell’1,5 % vol.

Il regolamento prevede che le aziende debbano notificare, alle loro autorità competenti o ai loro organismi, le operazioni di arricchimento prima che vengano effettuate.

La pratica di arricchimento può essere effettuata mediante l’aggiunta di MC o di MCR oppure con il metodo della concentrazione parziale, compresa l’osmosi inversa.

 I sottoprodotti della vinificazione 

Per sottoprodotti di vinificazione intendiamo le Vinacce e le Fecce.

Sono esonerati sia dall’obbligo di consegna dei sottoprodotti in distilleria che dall’obbligo del loro ritiro sotto controllo i soggetti che effettuano una qualsiasi trasformazione delle uve fino ad un massimo di 6.000 Kg o che producono nei propri impianti un quantitativo di vino o di mosto fino a 50 hl.

I sottoprodotti possono anche essere destinati ad usi alternativi rispetto alla consegna in distilleria, in questi casi le aziende devono comunicare agli enti competenti entro il quarto giorno antecedente le operazioni alternative (es. smaltimento in vigneto o in campo).

Per le aziende con produzione inferiore a 1000 ettolitri le vinacce ottenute fino al 31/12 devono essere consegnate o adibite ad uso alternativo entro il 30° giorno successivo al 31/12; per le vinacce ottenute dopo il 31/12 la consegna o l’uso alternativo deve essere effettuato entro il 30° giorno successivo all’ottenimento delle stesse. Per quanto riguarda le fecce la loro consegna o l’uso alternativo deve effettuarsi entro il 90° giorno successivo al loro ottenimento, purchè avvenga entro il 31/07 dell’anno successivo alla vendemmia.

Per le aziende con produzione superiore a 1000 ettolitri le vinacce ottenute fino al 31/12 devono essere consegnate o adibite ad uso alternativo entro il 30° giorno successivo al 31/12; per le vinacce ottenute dopo il 31/12 la consegna o l’uso alternativo deve essere effettuato entro il 30° giorno successivo all’ottenimento delle stesse. Per quanto riguarda le fecce la loro consegna o l’uso alternativo deve effettuarsi entro il 30° giorno successivo al loro ottenimento, purchè avvenga entro il 31/07 dell’anno successivo alla vendemmia.

Permane l’obbligo di effettuare l’operazione di denaturazione sulle fecce ottenute.

I documenti di accompagnamento riconosciuti per i sottoprodotti sono l’MVV cartaceo oppure l’MVV elettronico.
Si ricorda che gli MVV cartacei utilizzati per la consegna delle fecce devono essere inviati all’ICQRF competente entro 24 ore.

Nell’ambito del PNRR, il MASE – Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica – ha sviluppato alcune misure per incentivare la transizione verso l’uso di fonti energetiche rinnovabili. In particolare, le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una buona opportunità di risparmio e competitività per le imprese.
La Camera di Commercio di Alessandria – Asti, tramite il proprio Punto Impresa Digitale, organizza presso la sede di Alessandria, Via Vochieri 58 il 19 novembre 2024, alle ore 14, un evento informativo, rivolto alle MPMI, che intende offrire un inquadramento sulle CER, sulle relative opportunità di incentivazione e finanziamento correlate alla transizione energetica e sui servizi promossi dal sistema camerale per agevolare la transizione energetica delle imprese.
Le imprese, in coda all’evento, potranno inoltre richiedere un incontro individuale di approfondimento con esperti per chiarire le problematiche inerenti le CER e altre forme di autoconsumo.
Grazie a CER.Piemonte – Infodesk Imprese, il servizio di accompagnamento dedicato alle Micro, Piccole e Medie imprese piemontesi, gli interessati saranno in grado di valutare la possibilità di realizzare o di aderire a una Comunità Energetica Rinnovabile (CER).
L’iniziativa nasce dal Sistema Camerale Piemontese in collaborazione con Regione Piemonte e con la partnership tecnica di Fondazione Piemonte Innova e Ricerca sul Sistema Energetico RSE SpA.

Per partecipare all’evento è necessario iscriversi al seguente link: Evento CER Alessandria – Asti. Per prenotare gli incontri individuali con gli esperti compilare il modulo a questo link: Incontri one to one.

Per eventuali chiarimenti sul seminario potete contattare lo 0131-313217

La Camera di Commercio di Alessandria-Asti, in collaborazione con il Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte, prosegue con il ciclo di incontri in modalità webinar dedicati a tematiche relative all’internazionalizzazione delle imprese.
Il quinto degli appuntamenti, dal titolo “Garanzia di conformità della merce nella vendita “tradizionale” e on-line nazionale e internazionale, B2B e B2C: conoscere, prevenire e gestire in sicurezza le contestazioni sulla qualità della merce”, è fissato per martedì 12 novembre 2024, con orario dalle ore 9,00 alle ore 13,00.
Nel corso del webinar verranno illustrate le normative nazionali ed estere sulla garanzia nel commercio nazionale ed internazionale, nelle vendite ai consumatori (B2C) e nelle vendite ai professionisti (B2B), con le necessarie indicazioni per prevenire e gestire in sicurezza le eventuali contestazioni dei clienti connesse con la qualità della merce e verranno presentate le linee guida delle migliori pratiche in uso nelle grandi imprese italiane ed estere per impostare l’operatività contrattuale dell’impresa, tramite l’uso corretto delle conferme d’ordine e delle condizioni generali di vendita.

L’incontro, dal taglio molto operativo, ha l’obiettivo di aiutare le imprese a:

1. identificare e prevenire i rischi legati alla normativa in materia di garanzia nei contratti di vendita B2B e B2C in Italia e all’estero;
2. predisporre clausole di garanzia corrette nei contratti per l’Italia e per l’estero;
3. imparare ad utilizzare le condizioni generali di vendita e/o le conferme d’ordine per proteggere il proprio business con l’Italia e con l’estero;
4. tutelare al meglio la propria impresa gestendo in maniera corretta un eventuale contenzioso con i propri clienti o con i consumatori finali in Italia e all’estero.

In dettaglio il programma sarà il seguente:

· La garanzia di conformità delle merci nella vendita nazionale

· La garanzia nei contratti con i consumatori finali (B2C): la Direttiva (UE) 2019/771 sulla garanzie per i beni di consumo

· La garanzia nei contratti con i professionisti (B2B): la disciplina legale e la ripartizione delle relative responsabilità

· La garanzia di conformità B2B delle merci nella vendita internazionale tra imprese

· Esame di una clausola di garanzia “pro venditore” e di una “pro compratore”

· La gestione del contenzioso in materia di conformità delle merci

· Utilizzo delle conferme d’ordine e delle condizioni generali di vendita per vendere in sicurezza in Italia e all’estero: regole attuali alla luce della giurisprudenza della Corte di Giustizia europea e della giurisprudenza italiana

Risposte a quesiti

Docente: Avv. Marcello Mantelli – Esperto Ceipiemonte in contrattualistica internazionale.

La partecipazione al webinar è gratuita per le imprese delle province di Alessandria e Asti, previa iscrizione sulla pagina dedicata all’iniziativa del portale del Centro Estero, al seguente link:

https://adesioni.centroestero.org/garanzia_conformitamerce24 cliccando sul tasto PARTECIPA

Il giorno precedente l’evento gli iscritti riceveranno all’indirizzo mail indicato al momento della registrazione il link e le credenziali per l’accesso al webinar che sarà erogato attraverso la piattaforma Zoom.

Termine ultimo per le iscrizioni: 8 novembre 2024

Per eventuali ulteriori informazioni contattare: Centro Estero per l’Internazionalizzazione
Maddalena Covello – Tel. 011 6700669 – E-mail maddalena.covello@centroestero.org