Il prossimo 4 luglio 2024, ad Alessandria, presso il Salone Santa Chiara, dalle 9,30, si terrà un evento organizzato da Confagricoltura Alessandria, in collaborazione con Confagricoltura Piemonte, dal titolo “MISURE ISMEA – NUOVE OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE AGRICOLE”
Interverranno la dott.ssa Maria Beatrice Mencacci, della Direzione servizi per le Imprese di ISMEA e per Confagricoltura, il dott. Nicola Caputo della Direzione politiche fiscali, creditizie con la dott.ssa Maria Cristina D’Arienzo dell’Ufficio Credito e finanza agevolata.

In allegato il programma dell’evento

Ismea Alessandria

 

Connessione ai macchinari e ai sensori installati in campo, utilizzo di immagini satellitari: Hubfarm, strumento innovativo sviluppato da Confagricoltura con xFarm Technologies, permette la pianificazione, il monitoraggio e l’analisi di tutte le attività agricole in modo integrato, direttamente su smartphone o tablet.
La più antica associazione di rappresentanza delle aziende agricole ha scelto un partner di prim’ordine nel farm management a livello nazionale ed europeo: xFarm Technologies, che vanta una connessione con 7,5mila macchinari e 7mila sensori in campo. Con 170mila utenti registrati in Italia e una crescita di oltre 400 nuovi utenti al giorno, xFarm è la piattaforma più utilizzata per la gestione delle aziende agricole in Italia. Si tratta anche della più versatile, consentendo di lavorare su più di 400 colture diverse.
Un’ulteriore funzione di Hubfarm, fondamentale per le imprese, è la possibilità di facilitare la gestione delle pratiche burocratiche, dal momento che la piattaforma offre un canale diretto con la Pubblica Amministrazione per la gestione del Fascicolo Aziendale e del quaderno di campagna.
La semplificazione burocratica è prioritaria per gli agricoltori. Necessitiamo di concentrarci sulla produzione e snellire le incombenze amministrative. L’integrazione con i dati della Pubblica Amministrazione, tramite la connessione diretta ad AGEA offerta da Hubfarm, è strategica per una gestione efficiente. La nostra sinergia con xFarm è il proseguo di un lungo impegno per l’attuazione dell’Agricoltura 4.0, ossia dell’informatizzazione al servizio della sostenibilità economica ed ambientale”, ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.
Oltre a semplificare la gestione burocratica da parte di imprenditori e operatori agricoli, sempre più gravati da incombenze di tipo amministrativo, Hubfarm supporta l’intero comparto nel raggiungimento di importanti obiettivi di sostenibilità ambientale, coinvolgendo anche le filiere agroalimentari. Un’agricoltura più efficiente e consapevole non solo impatta in misura inferiore sull’ambiente ma è anche più sostenibile e profittevole dal punto di vista economico” – ha aggiunto Matteo Vanotti, CEO di xFarm Technologies.
La digitalizzazione delle filiere rappresenta un ulteriore pilastro della strategia di Confagricoltura con Hubfarm, garantendo efficientamento, tracciabilità e analisi dei dati, con benefici immediati in termini di sostenibilità. Hubfarm si inserisce così nelle strategie di “Mediterranea”, l’alleanza tra Confagricoltura e Unione Italiana Food, promuovendo modelli tecnologici che tutelano e mirano a internazionalizzare l’ecosistema agroalimentare nazionale.

Si comunicano le Istruzioni Operative n. 82, emanate dall’Organismo Pagatore Agea in data 20 giugno 2024, che dispongono le modalità attuative per la richiesta e l’erogazione del sostegno previsto dal DM 5 marzo 2024, che ha il fine di sostenere la qualità e la competitività delle produzioni delle imprese della filiera frutta a guscio, limitatamente alla coltivazione di castagno da frutto, nocciolo, mandorlo, noce, pistacchio e carrubo con destinazione da mensa. Le risorse stanziate per la campagna 2024 ammontano a 7.088.908 euro e sono destinate a supportare attività di investimento realizzate da tali imprese.

 

Possono accedere all’aiuto le imprese agricole che rispettino i seguenti requisiti (art.4 del Decreto):

 

a. essere microimprese o piccole e medie imprese (PMI) come definite all’art. 1, comma 1, lettera a) , punto i) del regolamento (UE) 2022/2472 della Commissione del 14 dicembre 2022;

b. risultino avere un fascicolo aziendale attivo alla data di decorrenza della presentazione della domanda di sostegno per la campagna 2024;

c. avere nel piano di coltivazione del fascicolo aziendale, riscontrabile dall’ultima scheda di validazione del fascicolo aziendale per la campagna 2024, una superficie minima oggetto di sostegno pari ad almeno un ettaro, codificata come frutta a guscio, riportati in allegato 4 – catalogo prodotti, predisposto in modalità grafica per reimpianti nell’ambito delle specie afferenti alla filiera della frutta a guscio, per introduzione e/o ammodernamento degli impianti irrigui e per introduzione di innovazioni nella gestione della difesa fitoiatrica. Nel caso di nuovi impianti nell’ambito delle specie afferenti alla filiera della frutta a guscio è necessario che nella scheda di validazione del fascicolo aziendale per la campagna 2024 vi sia superficie agricola o forestale.

 

Sono escluse dal sostegno ai sensi dell’art. 4 del Decreto:

 

a. le grandi imprese;

b. le imprese che si trovano nelle condizioni di impresa in difficoltà così come definita dai criteri di cui alla sezione 2.2 degli orientamenti della Commissione sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà (2014/C 249/01) o impresa che le succede;

c. le imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno e che non hanno rimborsato o versato in un conto bloccato l’importo totale dell’aiuto illegittimo e incompatibile, inclusi gli interessi di recupero. Il controllo viene effettuato attraverso la visura Deggendorf del Registro Nazionale Aiuti (RNA).

 

Gli interventi per i quali è previsto un sostegno sono rivolti alla:

 

a) realizzazione di nuovi impianti e reimpianti nell’ambito delle specie afferenti alla filiera della frutta a guscio; l’importo dell’aiuto è pari al 65%, incrementato all’80% se giovane agricoltore, del valore del costo standard ritenuto ammissibile per ogni specie ed indicati nel modello di domanda, come definiti e desunti dal documento «Metodologia per l’individuazione delle Unità Di Costo Standard (Ucs) per i nuovi impianti arborei, per la Misura 4 dei Psr – Aggiornamento luglio 2022». Nel caso di nuovo impianto l’aiuto è ammissibile solo se nel PCG dell’anno 2024 (rispetto all’anno -1 ) non sia presente la stessa coltura arborea; nel caso di reimpianto invece deve essere già presente nell’anno precedente ed intende espiantarlo, con motivazioni da esplicitare nella relazione tecnica.

 

b) introduzione e/o ammodernamento degli impianti irrigui, per un massimo di 5 ettari, volti alla razionalizzazione nell’utilizzo della risorsa idrica, sia nei nuovi impianti che negli impianti esistenti; in questo ambito sono ammissibili:

· sistemi di accumulo per irrigazione di soccorso in aree di montagna;

· le spese sostenute per sistemi di: adduzione dal punto di captazione delle acque al terreno; di filtraggio delle acque; di gestione dei sistemi di fertirrigazione; di controllo dell’umidità del terreno;

 

c) introduzione di innovazioni nella gestione della difesa fitoiatrica, ivi compreso il controllo delle malerbe, sia nei nuovi impianti che negli impianti esistenti nonché della fase di lavorazione del prodotto fresco e post raccolta, e di essiccazione per ridurre il pericolo di malattie parassitarie.

 

L’importo dell’aiuto massimo concedibile per le misure di cui alle predette lettere b) e c) non può essere superiore a 4.000,00 euro/ettaro e per un massimo di 5 ettari, di cui deve dimostrare la conduzione tramite il proprio fascicolo aziendale (65% di euro 6.153,85/Ha; 80% di 5000,00 euro/Ha nel caso di giovane agricoltore).

 

Nel caso il richiedente abbia inoltrato domanda di sostegno per due specie frutticole ammesse, e quindi per un totale di 6 ettari ammissibili, l’aiuto ammissibile per le misure in argomento è esteso ai 6 ettari complessivi; per cui l’aiuto massimo percepibile, in questo caso è pari a 24.000,00 per singolo richiedente.

 

Il richiedente, laddove lo ritenesse, ha la facoltà di richiedere il sostegno solo per una o per entrambe le predette misure. Qualora opti per entrambe le misure, l’aiuto massimo percepibile è pari a 6.000,00 €/ettaro, per un massimo di 30.000,00 € per singolo richiedente se riferito alla superficie di 5 ettari, oppure di 36.000,00 euro se riferito alla superficie di 6 ettari.

 

Le spese per le misure di cui alle lettere b) e c) saranno ritenute ammissibili solo previa rendicontazione di dettagliati giustificativi, supportate da fatturazione elettronica riscontrabile presso l’Agenzia delle entrate.

 

L’aiuto spettante a ciascun richiedente è commisurato alla superficie agricola espressa in numero di ettari con due decimali, coltivata come frutta a guscio e ritenuti ammissibili a seguito dell’istruttoria effettuata dall’ente gestore AGEA.

 

La superficie dichiarata dal richiedente il sostegno non deve eccedere comunque la superficie inserita nel Piano Colturale della Domanda di sostegno del richiedente, risultante dal PCG (Piano di coltivazione grafico) pari ad almeno un ettaro, codificata come frutta a guscio nel caso di reimpianto o di nuovi impianti e reimpianti volti alla razionalizzazione nell’utilizzo della risorsa idrica e nella gestione della difesa fitoiatrica, riportata in allegato 4 -Catalogo prodotti, mentre nel caso di nuovo impianto deve essere un utilizzo agricolo o forestale.

 

Per le domande riferite a fascicoli di competenza di altri Organismi pagatori, la comunicazione dei dati relativa al PCG viene effettuata mediante servizi di sincronizzazione/interscambio.

 

L’aiuto concedibile al Soggetto beneficiario è nel limite massimo di euro 100.000,00 ai sensi dell’art. 6 del Decreto. L’imposta sul valore aggiunto (IVA) non è ammissibile, salvo nel caso in cui non sia recuperabile ai sensi della legislazione nazionale sull’IVA.

 

Pertanto, l’Ente gestore AGEA, considerati gli importi unitari per ettaro del sostegno da concedersi, per verificare preliminarmente la capienza della dotazione finanziaria stanziata per l’intervento rispetto al totale richiesto in sede di presentazione delle domande di sostegno, ha previsto per l’attivazione dello stesso, una prima fase di manifestazione di interesse da parte dei soggetti potenziali richiedenti che integri, nei contenuti e negli allegati, quanto necessario a definire la domanda di sostegno.

 

Raccolte tali manifestazioni di interesse, AGEA quantificherà il totale potenzialmente richiesto, l’eventuale splafonamento e le specifiche riduzioni proporzionali, comunicandole ai richiedenti ai quali verrà richiesto di confermare/rinunciare la manifestazione di interesse, atto con il quale il potenziale richiedente, presentando a tutti gli effetti la domanda di sostegno, sarà considerato richiedente effettivo.

 

Nella predisposizione della graduatoria, AGEA procederà secondo i seguenti criteri di priorità in applicazione di quanto previsto dall’art. 5 comma 3 del Decreto:

 

selezione prioritaria delle aziende di minori dimensioni, tra quelle in graduatoria per ciascuna specie della filiera della frutta in guscio, laddove la dimensione aziendale è tratta dalla consistenza aziendale totale della dichiarazione 2024;
sempre con riferimento a ciascuna specie interessata, ulteriori criteri sono:

riduzione lineare del contributo spettante per ogni singola impresa, ma tale da non essere inferiore al 50% delle spese ammissibili e al 60% per le aziende condotte da giovani agricoltori;
priorità alle aziende con una minore superficie ritenuta ammissibile nel caso di nuovi impianti, reimpianti, interventi di manutenzione straordinaria di castagneti da frutto esistenti e di trasformazione di cedui castanili in castagneti da frutto;
priorità alle aziende con un minore importo di aiuto richiesto, nel caso di interventi sugli impianti irrigui e sulle attrezzature innovative per la gestione fitoiatrica.

Per giovani agricoltori si intendono imprenditori agricoli che alla data di pubblicazione delle allegate istruzioni operative abbiano una età compresa tra i 18 anni e i 41 anni non ancora compiuti.

 

Le eventuali mancate conversioni delle manifestazioni di interesse in domande di sostegno saranno considerate a tutti gli effetti delle rinunce allo stesso e le relative economie potranno essere utilizzate ad incremento del plafond disponibile ovvero a decremento dello “splafonamento”.

 

Parimenti le conferme varranno come perfezionamento della domanda di sostegno e comporteranno la concessione dello stesso. In tale caso, per i nuovi impianti l’agricoltore, prima di presentare domanda di saldo, deve costituire e/o aggiornare il proprio fascicolo aziendale secondo quanto disposto dagli artt. 4 e 5 del DM 12 gennaio 2015 n. 162 e dalla circolare AGEA.2023.67143 del 12 settembre 2023 e s.m.i..

 

In particolare, l’azienda agricola costituisce il fascicolo aziendale presso l’Organismo pagatore territorialmente competente ed individuato con riferimento alla sede legale dell’impresa ovvero alla residenza del titolare nell’ipotesi di impresa individuale.

 

Ai sensi dell’art. 4, comma 2 del D.M. MASAF n. 99707 del 1° marzo 2021 il fascicolo aziendale deve essere confermato o aggiornato con le sue componenti obbligatorie almeno una volta nel corso di ciascun anno solare. Il mancato rispetto dell’adempimento determina che il fascicolo aziendale non può più essere utilizzato nell’ambito di alcun nuovo procedimento amministrativo sino al suo aggiornamento o conferma.

 

Qualora, in sede di manifestazione di interesse il potenziale richiedente abbia dichiarato di volersi avvalere dell’anticipo, la conferma della stessa e la sua conversione in domanda di sostegno determinerà l’acquisizione della cauzione e la successiva fase concessoria, eseguiti i controlli per l’anticipazione.

 

La superficie aziendale da utilizzare per il sostegno in oggetto corrisponde all’area complessiva delle geometrie che identificano l’azienda (isole aziendali), presenti nel SIPA-LPIS e che sono state controllate nell’ambito del Sistema Integrato di Gestione e Controllo. Il conduttore dichiara di concordare con i risultati dei rilievi tecnici di occupazione del suolo effettuati dall’AGEA riportati nelle sezioni del fascicolo aziendale, sottoscrivendo la scheda di validazione del proprio fascicolo aziendale.

 

Il piano di coltivazione, predisposto in modalità grafica propedeuticamente alla presentazione di una domanda, riporta le occupazioni del suolo dichiarate dal richiedente.

 

L’Organismo Pagatore AGEA rende disponibile al richiedente esclusivamente tramite il CAA mandatario un modulo precompilato contenente le informazioni, acquisite dal Fascicolo Aziendale, necessarie per consentire di presentare una domanda di aiuto e per ciascuna linea di attività/intervento riporta la superficie risultante dal PCG nei quadri del modello di domanda “quadro B” per realizzazione di nuovi impianti e reimpianti nell’ambito delle specie afferenti alla filiera della frutta a guscio, “quadro C” per investimenti sugli impianti irrigui e sulle attrezzature innovative per la gestione fitoiatrica.

Il richiedente deve completare la compilazione dei suddetti quadri inserendo le seguenti informazioni: la superficie per la quale si richiede il sostegno per singola linea di intervento.

 

Alla Domanda di sostegno sono allegati i seguenti documenti, la cui copia è memorizzata in formato pdf nel SIAN e univocamente abbinata all’atto amministrativo di sostegno. Gli stessi allegati vengono conservati nel fascicolo cartaceo della domanda presso il CAA di appartenenza:

 

copia della relazione tecnica sugli impianti irrigui e sulle attrezzature innovative per la gestione fitoiatrica, per le quali si richiede il contributo;
copia del documento rilasciato dal vivaio attestante l’utilizzo di materiale vivaistico «certificato» o con passaporto. Per la riconversione di boschi cedui di castagno in castagneti da frutto e il recupero di castagneti da frutto abbandonati, in caso di carenza di materiale certificato, è consentito l’uso di materiale di propagazione prelevato presso la propria azienda. Per i rimanenti casi è consentito esclusivamente l’utilizzo di materiale prodotto secondo le vigenti normative di settore.
laddove il richiedente opti per la richiesta di anticipo, all’atto della conferma della manifestazione di interesse deve allegare una copia della polizza fideiussoria. Nel caso in cui il documento di polizza fosse disponibile in formato cartaceo, i richiedenti caricheranno una scansione in formato pdf dello stesso e invieranno l’originale al protocollo di AGEA mediante PEC alla casella protocollo@pec.agea.gov.it indicando nell’oggetto della PEC la seguente dicitura “Per Ufficio Aiuti Nazionali – Cauzioni”.

La domanda di manifestazione di interesse può essere presentata a partire dal 3 settembre 2024 e fino al 2 ottobre 2024.

 

Agea conclude l’istruttoria entro 30 giorni dalla data di scadenza fissata per la presentazione delle domande contenenti la manifestazione di interesse e pubblica la lista degli ammessi dandone contemporanea comunicazione agli stessi, ai quali è concesso il termine di 10 giorni per accettare, ovvero rinunciare alla domanda di sostegno.

 

Entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione, e comunque entro il 31 ottobre 2024, il beneficiario deve comunicare l’accettazione o la rinuncia al sostegno; nel caso di accettazione il produttore dovrà presentare la vera e propria domanda di sostegno, nella quale potrà richiedere un pagamento in anticipo, pari al 40% del contributo concesso, previa presentazione di garanzia fidejussoria, pari al 110% del valore dell’anticipazione richiesta.

Lo scorso 19 giugno è stato pubblicato il DM 29 febbraio 2024 di modifica del decreto 9 marzo 2023, recante: “Disciplina del regime di condizionalità e dei requisiti minimi relativi all’uso di prodotti fertilizzanti e fitosanitari e al benessere degli animali ai sensi del regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio del 2 dicembre 2021 e individuazione del termine ultimo per la presentazione delle domande di aiuto per lo sviluppo rurale”. Il decreto, in oggetto, apporta le seguenti modifiche al DM condizionalità dello scorso 9 marzo 2023:

– Art. 1 “Modifiche all’art. 6 del decreto ministeriale 9 marzo 2023, n. 147385”: è rivisto l’articolo 6 del DM condizionalità, in particolare la disciplina delle norme di condizionalità in
riferimento ai beneficiari dei pagamenti a superficie della programmazione 2014-2022 e/o precedenti.

– Art. 2 “Modifiche alla BCAA 3 dell’allegato 1 del decreto ministeriale 9 marzo 2023, n. 147385”: è stata accolta la richiesta di Confagricoltura, presentata anche al Comitato di
Monitoraggio del Piano strategico della PAC del giugno 2023, nell’ambito della BCAA 3 (Divieto di bruciatura delle stoppie, se non per motivi di salute delle piante) volta a sostituire
il termine “emergenze” con il termine “ragioni” di carattere fitosanitario, prescritte dall’Autorità competente. La modifica ha l’obiettivo di semplificare l’applicazione della
norma.

– Art. 3 e 4 “Modifiche alla BCAA 7 e alla BCAA 8, dell’allegato 1 del decreto ministeriale 9 marzo 2023, n. 147385: si tratta di modifiche per lo più formali, anche in virtù del fatto che
a decorrere dal 1° gennaio 2024 sono state di fatto superate le condizioni di deroga, previste per l’anno 2023, per le due norme di condizionalità soprarichiamate. È stato, quindi,
necessario allineare il testo del decreto ai Regolamenti comunitari e ai decreti attuativi. Nei prossimi mesi, sono previsti ulteriori cambiamenti al DM condizionalità, anche in vista della
formalizzazione del DM di attuazione della semplificazione della PAC

Per ulteriori informazioni e richieste è possibile contattare l’ufficio tecnico di Asti Agricoltura

In allegato un estratto del DM 20 febbraio 2024

Allegato DM 29 febbraio 2024. Modifica DM condizionalità PAC

Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è prioritario, così come è necessario affrontare la questione della carenza di manodopera con una forte sinergia tra Organizzazioni di categoria, imprese, sindacati e organi di sorveglianza”.
Così Confagricoltura a margine del tavolo sul caporalato convocato oggi al ministero del Lavoro, alla presenza dei ministri del Lavoro Marina Calderone e dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Condanniamo ogni forma di caporalato e sfruttamento. Per prevenire ed evitare che in futuro possano ripetersi episodi terribili come quello di Latina – prosegue Confagricolturaoccorre che le ispezioni sui luoghi di lavoro siano supportate da attività di intelligence, con l’incrocio delle informazioni già contenute nelle banche dati a disposizione delle amministrazioni locali”.
In Italia un terzo della manodopera nel settore primario è di nazionalità straniera, con una quota elevata di extracomunitari (circa il 70%). Soltanto il 30% circa di coloro che vengono selezionati per venire a lavorare in Italia attraverso la procedura della “lotteria”, evidenzia la Confederazione, riesce effettivamente a raggiungere il Paese. Purtroppo, il numero di lavoratori che effettivamente arriva in tempo è molto più basso rispetto alle richieste delle aziende agricole. “Questo ci spinge a migliorare il meccanismo delle quote, anche per garantire trasparenza ed efficacia delle norme”.
In linea con quanto annunciato oggi dal ministro Lollobrigida, Confagricoltura è pronta a proporre eventuali indicazioni per emendamenti specifici al Dl Agricoltura, così come è disponibile a partecipare attivamente alle iniziative di solidarietà e di attenzione alla tutela dei lavoratori.