A conclusione del Consiglio europeo, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha lanciato ieri un messaggio inequivocabile – rileva il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansantiper superare in modo strutturale la crisi degli approvvigionamenti e ridurre la dipendenza dell’Unione dalle importazioni, ha evidenziato il premier, le energie rinnovabili sono il punto di arrivo”.
Chi contrasta e frena lo sviluppo delle rinnovabili si oppone di fatto al rispetto, da parte dell’Italia, degli impegni assunti con gli accordi di Parigi sul clima”, sottolinea Giansanti.
Nella transizione ecologica, il settore agricolo è dalla parte delle soluzioni. In dieci anni il costo dell’energia da fotovoltaico si è ridotto del 50%, senza dimenticare, inoltre, l’ulteriore contributo che biogas e biometano sono in grado di assicurare al processo di decarbonizzazione. Con più rinnovabili, oggi il costo delle bollette sarebbe inferiore”.
Di grande rilievo – prosegue Giansanti – l’annuncio fatto dalla Commissione, alla vigilia del Consiglio europeo, relativo alla prossima presentazione di un’iniziativa per ridurre i tempi attualmente necessari (almeno sei anni) per l’autorizzazione di un impianto fotovoltaico”.
Da parte nostra, abbiamo chiesto alla Commissione di accelerare le proposte per valorizzare la funzione ambientale assicurata dai settori agricolo e forestale con il trattenimento al suolo del carbonio”.
Attraverso la fotosintesi – conclude Giansanti – da sole le foreste assorbono ogni anno 40 milioni di tonnellate di CO2, vale a dire, il 10% delle emissioni complessive di gas ad effetto serra”.

In aumento le giacenze

Alla data del 30 settembre 2021 nelle cantine italiane c’erano 36,8 milioni di ettolitri di vino, 8,9 milioni di ettolitri di mosti e 3,4 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione.
Rispetto al 30 settembre 2020, si osserva un valore delle giacenze superiore per tutti i principali prodotti: +3 % per i vini; +21,3% per i mosti e +22,1% per i vini nuovi ancora in fermentazione. Rispetto al 31 luglio 2021, si osserva una riduzione delle giacenze del 12,4% per i vini, mentre, come prevedibile per questo periodo, in forte aumento risultano le giacenze per i mosti e per i vini nuovi ancora in fermentazione. Il report completo al link che segue
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/17430

Galoppa l’export 

Secondo le elaborazioni di Ismea e Uiv su dati Istat, nei primi sette mesi dell’anno le spedizioni di vini all’estero sono aumentate del 6% in quantità rispetto allo stesso periodo del 2020,  per una crescita del 15% dei corrispettivi. Nello stesso periodo anche gli invii da Francia e Spagna hanno fatto segnare un forte rimbalzo (rispettivamente +34% e + 11% a valore) dopo le ingenti perdite subite nel 2020 a causa della pandemia.
L’articolo completo su https://1clickurls.com/_h6U885

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto-legge n. 146 del 21 ottobre 2021 recante “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”, cosiddetto Decreto Legge Fiscale e sicurezza sul lavoro.
In considerazione degli effetti economici derivanti dall’emergenza Covid-19, sono adottate alcune norme volte a tutelare i contribuenti maggiormente in difficoltà. In particolare:
• è previsto il differimento del versamento delle rate delle definizioni agevolate dei carichi affidati alla riscossione (cosiddetti “Rottamazione-ter” e “Saldo e Stralcio”) originariamente in scadenza a decorrere dal 2020. In particolare, potranno essere versate entro il 30 novembre 2021 le rate in scadenza nel 2020 e in scadenza dal 28 febbraio al 31 luglio 2021;
• viene prolungato a 150 giorni dalla notifica, in luogo di 60, il termine per l’adempimento spontaneo delle cartelle di pagamento notificate dal primo settembre al 31 dicembre 2021. Fino allo scadere del termine dei 150 giorni non saranno dovuti interessi di mora e l’agente della riscossione non potrà agire per il recupero del debito;
• per i piani di rateizzazione già in essere prima dell’inizio del periodo di sospensione della riscossione, viene esteso da 10 a 18 il numero delle rate che, se non pagate, determinano la decadenza dalla rateizzazione concessa.
Sono previsti alcuni correttivi alla disciplina al credito di imposta in Ricerca e Sviluppo al fine di superare alcune incertezze interpretative connesse all’originaria formulazione della misura.

Sono previste inoltre semplificazioni della disciplina della patent box.

L’aumento dei costi dell’energia, degli imballaggi e delle materie prime freneranno l’economia, ripercuotendosi sulle tasche dei consumatori e minacciando la competitività dei settori produttivi. Il rischio è il blocco della ripresa, che l’Italia non può permettersi.
L’Italia sconta un forte deficit energetico: importiamo il 73,4% dell’energia consumata in Italia, con valori del 93% per il solo gas, con le rinnovabili che arrivano soltanto al 20% del fabbisogno. L’aumento dei prezzi per i prodotti da origine fossile, insieme alla necessità di affrontare i cambiamenti climatici e contrastare l’inquinamento spingono con forza verso un’indispensabile transizione energetica, che punti sulle fonti rinnovabili Made in Italy.
Occorre tendere all’autosufficienza, valorizzando il settore agricolo anche nel suo ruolo di produttore di energia verde. In particolare il biometano è una grande opportunità per contribuire alla transizione energetica ed alla decarbonizzazione, diminuendo le importazioni di metano per le aziende agricole e utilizzando la rete gas come vettore di energia rinnovabile.
La crescita dei costi delle materie prime, dal mais alla soia, dall’acciaio ai fertilizzanti, che va dal 20 al 60% è un forte campanello di allarme perché siamo fortemente dipendenti dall’estero.
Il rischio concreto è quello di una forte impennata dei prezzi alla fonte e al consumo già a partire dall’autunno e si deve agire velocemente con politiche a salvaguardia della competitività.

La Regione Piemonte, con la determinazione dirigenziale n. 914 del 25 ottobre ha approvato le ultime graduatorie della misura 10 del PSR, relative alle operazioni:
– 10.1.5 (tecniche per la riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra in atmosfera)
– 10.1.6 (difesa del bestiame dalla predazione da canidi sui pascoli collinari e montani)
– 10.1.8 (allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono)
– 10.1.9 (gestione eco-sostenibile dei pascoli).
Gli agricoltori interessati possono contattare l’ufficio tecnico di Asti Agricoltura per ulteriori chiarimenti.