E’ positivo che, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia contenuto un pacchetto dedicato al rilancio del turismo, all’interno del quale gli agriturismi italiani rappresentano un importante segmento di offerta. Si tratta di risorse importanti, un primo decisivo passo considerato il peso economico del settore e l’importanza strategica della sua ripresa”. Questo il commento di Augusto Congionti presidente di Agriturist allo stanziamento di 2,4 miliardi di euro del “Pacchetto Turismo”. “Riteniamo estremamente efficace – continua Congionti – oltre al credito d’imposta dell’80%, aver considerato prioritario l’ammodernamento delle strutture e l’eliminazione delle barriere architettoniche. Indispensabile è stata la dotazione per il miglioramento delle strutture turistiche, ma ugualmente importante destinare altrettante risorse al miglioramento dell’ambiente”.
Agriturist sottolinea che l’ambiente più esteso è proprio l’agroambiente, che comprende anche gli spazi rurali e i boschi, in gran parte privati e gestiti dagli imprenditori agricoli. E’ fondamentale sostenere, curare e valorizzare il paesaggio a vantaggio dell’intera offerta turistica italiana, considerata la grande attrattiva che esercita nelle scelte dei luoghi dove passare le vacanze.
Gli agriturismi sono un elemento chiave del tessuto produttivo nazionale con 24.000 aziende agrituristiche, dotate di oltre 250.000 posti letto e più di 400.000 posti a tavola, che attira quasi 14 milioni di presenze l’anno e occupa 100.000 addetti. E’ una formula di vacanza in crescita costante e dedicare risorse per la valorizzazione del patrimonio edilizio rurale, per promuovere le produzioni agricole, è un’opportunità per rilanciare la fruizione dello spazio rurale.
Tutto – conclude il presidente di Agriturist va realizzato con una visione collegata alla sostenibilità energetica e ambientale della ricettività agrituristica, che vede gli imprenditori agricoli estremamente interessati e già operativi”.

Confagricoltura aderisce ad Alberitalia, la fondazione dedicata alla promozione delle attività di rimboschimento e manutenzione del patrimonio verde italiano. L’accordo è stato formalizzato a Rimini, in occasione di Ecomondo, dal presidente della Federazione Nazionale di Prodotto (FNP) Risorse boschive e Coltivazione Legnosa dell’organizzazione di Confagricoltura Enrico Allasia e da Marco Marchetti, presidente della fondazione Alberitalia.
A partire dalle città, proseguendo per le aree rurali, collinari e montane, Alberitalia immagina un Paese connesso attraverso reti ecologiche; reti che andranno ad arricchire l’ecosistema nazionale delle infrastrutture verdi, un tema che sta particolarmente a cuore a Confagricoltura.
Il capitale boschivo italiano ha bisogno di essere valorizzato, fornendo agli operatori economici che lo gestiscono le necessarie infrastrutture che ne garantiscano l’accessibilità”, ha affermato Allasia. “La nostra adesione ad Alberitalia va in questa direzione. Insieme potremo avanzare proposte per l’uso più giusto dei 330 milioni di euro previsti dal Pnrr per il settore”.
L’obiettivo di Alberitalia è stato illustrato dal suo presidente, Marco Marchetti, al convegno di Confagricoltura dedicato al settore forestale. “La nostra fondazione non ha scopo di lucro, è un movimento culturale che vuole far riflettere, con proposte concrete, sulla necessità di progettare la messa a dimora di nuovi alberi secondo una strategia che punti a riconnettere i diversi paesaggi di cui è ricca l’Italia”.