Con la Risoluzione n. 41 dell’11 giugno 2025 l’agenzia delle Entrate ha istituito il nuovo codice tributo 7077 per consentire l’utilizzo in compensazione tramite modello F24 del credito d’imposta “Transizione 4.0” riconosciuto alle imprese, per gli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, ovvero, a determinate condizioni, entro il 30 giugno 2026.
Il quadro normativo
La legge di bilancio per l’anno 2025 (vedasi da ultima la nostra Newsletter n. 20 del 23 maggio scorso) ha modificato le norme riguardanti il credito d’imposta per gli investimenti in beni materiali nell’ambito del piano Transizione 4.0.
Le modifiche riguardano il periodo di riconoscimento del beneficio, i limiti di spesa e le procedure per la fruizione del credito.
Sulla base delle citata normativa, il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 e, in alcune circostanze, anche entro il 30 giugno 2026, a condizione che entro la fine del 2025 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia stato versato un acconto pari almeno al 20% del costo di acquisizione. In ogni caso, il beneficio è limitato a una spesa complessiva di 2.200 milioni di euro.
Per garantire il rispetto del limite di spesa, il ministero delle Imprese e del Made in Italy richiede alle imprese beneficiarie di rispettare il seguente iter:
- Comunicazione preventiva: le imprese devono trasmettere una comunicazione preventiva indicando gli investimenti previsti e il relativo credito d’imposta. L’ordine cronologico di invio determina la priorità nella prenotazione delle risorse.
- 2. Conferma dell’acconto: entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva, l’impresa deve inviare una seconda comunicazione attestante il pagamento di almeno il 20% del costo dell’investimento.
- Comunicazione di completamento: al termine degli investimenti, l’impresa deve trasmettere una comunicazione di completamento – al massimo entro il 31 gennaio 2026 – degli investimenti ultimati entro il 31 dicembre 2025.
In caso di esaurimento delle risorse, le comunicazioni saranno comunque acquisite e le imprese potranno accedere al beneficio in caso di nuova disponibilità di fondi, sempre rispettando l’ordine cronologico di invio delle comunicazioni preventive.
Il problema (come ben chiarito nella Newsletter del 23 maggio scorso) è che alla data di stesura della presente informativa i nuovi modelli di comunicazione preventiva, intermedia e consuntiva non risultano ancora disponibile sul sito del GSE (da utilizzare per la predisposizione e la trasmissione dei modelli)!
Modalità di utilizzo del credito d’imposta
Con il decreto direttoriale del 15 maggio 2025 sono state anche definite le modalità attuative della procedura di utilizzo del credito.
In particolare:
il Ministero trasmette all’Agenzia delle entrate, entro il quinto giorno lavorativo di ogni mese, l’elenco delle imprese ammesse alla fruizione del beneficio e l’importo utilizzabile in compensazione.
Il credito, visibile nel cassetto fiscale del contribuente, sarà poi utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello F24, da presentare mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate dal giorno 10 del mese successivo alla comunicazione dei dati.
Per gli investimenti già avviati entro il 31 dicembre 2024, con acconti pari almeno al 20%, continuerà a essere utilizzato il codice tributo 6936, secondo le disposizioni del decreto direttoriale 24 aprile 2024.