La proposta di regolamento sugli imballaggi, ufficializzata con un comunicato stampa della Commissione Europea, conferma tutte le preoccupazioni che già avevamo denunciato e che emergevano da una prima lettura delle bozze circolate informalmente. Si è scelto di mantenere l’impostazione di Regolamento direttamente applicabile quando sarebbe stato opportuno preferire la “direttiva” come strumento legislativo, così da permettere ad ogni Stato Membro di avere più tempo nel recepire il dettato comunitario e più spazio di manovra per identificare specifici bisogni del proprio tessuto imprenditoriale.
Altra criticità che viene confermata è legata all’aumento dei costi che inevitabilmente la ricerca di materiali alternativi (con le alte percentuali di riciclato richiesto) a quelli che vengono banditi, genererà. Enormi e di forte impatto, inoltre, le ricadute in termini di sicurezza alimentare e qualità organolettiche per prodotti considerati tra i più deperibili. Preoccupano, poi, l’esiguo lasso di tempo concesso per il passaggio al bio e al compostabile di alcuni materiali e il divieto di utilizzare imballi monouso per i prodotti ortofrutticoli freschi. Confermate, infine, le rigide disposizioni che regoleranno l’etichettatura degli imballaggi.
Confidiamo che, nel passaggio che attende il provvedimento in Parlamento Europeo e in Consiglio, si possano superare le diverse criticità registrate e che si avvii un percorso condiviso, graduale e armonizzato. Un percorso che è mancato e senza il quale siamo convinti che la transizione enfatizzata nel comunicato della Commissione, non possa dirsi pienamente compiuta e sostenibile perché incompatibile con le esigenze e le peculiarità dei diversi settori e con obiettivi realistici ed economicamente percorribili. Una mancanza di realismo, quella dei commissari, ancora più lampante se si considera la situazione di tempesta perfetta o di “policrisi”, come è stato definito proprio a livello comunitario il complicatissimo contesto climatico, politico, storico ed economico – con tutti i principali input produttivi al rialzo – in cui si trova ad operare il settore primario.

La Regione Piemonte comunica che da martedì 29 novembre 2022 sino al 28 febbraio 2023 è aperto l’ultimo bando 4.1.3 previsto dalla programmazione PSR 2014-2022. La dotazione finanziaria è di 8,6 milioni di euro.
L’Operazione 4.1.3 cofinanzia le aziende agricole che scelgono di migliorare le proprie performance ambientali nella gestione delle matrici organiche, di adottare tecniche di concimazione organica a basso impatto ambientale, tra cui quelle ammesse anche in caso di semaforo antismog acceso, e di rendere più efficiente la gestione della fertilizzazione, così da ridurre i costi colturali. Nello specifico, sono finanziabili:

– la realizzazione di coperture, anche antipioggia, sopra le strutture di stoccaggio,
– l’acquisto di macchine ed attrezzature per la distribuzione con tecniche a bassa emissività (interratori, rasoterra, sottocotico),
– la realizzazione di vasche di stoccaggio coperte (aggiuntive rispetto alle capacità minime prescritte dalla normativa vigente, oppure in sostituzione di lagoni esistenti),
– la copertura dei paddock,
– l’acquisto di separatori solido/liquido,
– l’acquisto di attrezzature per movimentazione e gestione dei reflui, compresi gli spandiletame,
– la riduzione del consumo d’acqua nelle stalle,
– per i soli giovani agricoltori insediati da non più di 24 mesi, gli interventi necessari al rispetto di norme obbligatorie.

In graduatoria sarà assegnata una priorità a chi realizza coperture sulle vasche oppure più interventi diversi, alle aziende localizzate nelle aree di superamento dei limiti di qualità dell’aria, agli investimenti collettivi, ai giovani che si insediano, agli aderenti all’Operazione 10.1.5 del PSR, a chi ha una certificazione ambientale e agli allevamenti di maggiori dimensioni. L’aliquota di contribuzione è del 40%, elevabile al 50% per i soggetti collettivi e le aziende di montagna e al 60% per i giovani agricoltori.
Il massimale di spesa è di:

– 60.000 € (100.000€ se investimenti collettivi) quando l’investimento riguarda un solo intervento,
– 90.000€ per la coperture fissa delle vasche esistenti, per la realizzazione di vasche aggiuntive dotate di copertura fissa e per gli investimenti che comprendono più interventi (150.000 se investimenti collettivi).

Tutte le info alla pagina https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/psr-2014-2020-operazione-413-riduzione-emissioni-gas-serra-ammoniaca-atmosfera-1

Ultimo appuntamento di Monferrato On Stage, realizzato anche con la collaborazione della Confagricoltura di Asti
Riproposto lo strepitoso concerto di quest’estate che ha visto la performance dell’Orchestra Sinfonica di Asti insieme al celebre chitarrista Andrea Braido

Il 9 dicembre al Teatro Alfieri di Asti si terrà l’ultimo appuntamento della 7ª edizione del “Monferrato On Stage”, la rassegna itinerante volta a valorizzare e a far conoscere sempre più il territorio del Monferrato alla popolazione locale e ai turisti attraverso una serie di eventi in cui la musica incontra il mondo enogastronomico. L’Orchestra Sinfonica di Asti e il chitarrista Andrea Braido saliranno sul palco del Teatro Alfieri per mettere in scena “Symphony of Rock”, un innovativo e coinvolgente spettacolo in cui la musica sinfonica si fonde con il rock. Uno spettacolo già proposto quest’estate, lo scorso 7 agosto a Roatto e che ha riscosso un successo strepitoso. L’evento è stato presentato pubblicamente nel corso della conferenza stampa che ha avuto luogo giovedì 1° dicembre, presso la sala “Gianni Basso” del Teatro Alfieri. Pink Floyd, Queen, Deep Purple, Van Halen, Santana sono solo alcuni fra i grandi artisti che vengono interpretati in chiave sinfonica dall’Orchestra Sinfonica di Asti, diretta dal M° Silvano Pasini (che ha anche curato gli arrangiamenti), che, in occasione del Monferrato On Stage, si unirà nuovamente alla chitarra elettrica di Andrea Braido. “Una rappresentazione musicale forte, potente ed emozionante, ad oggi inedita in Italia, pensata, creata e organizzata in totale autonomia, con lo spirito pionieristico che contraddistingue Monferrato On Stage, per cui, alla buona musica, si aggiunge altra buona musica“, dichiara Cristiano Massaia, presidente della Fondazione MOS.
Una grande Orchestra Sinfonica, alcuni fra i più iconici brani Rock di tutti i tempi e la strepitosa chitarra di Andrea Braido: potevamo non buttarci anima e corpo in questa “splendida” avventura? – dichiara il presidente della Sinfonica Enrico Bellatidopo mesi di preparativi e scrittura, il debutto ha confermato e anzi anche amplificato tutte le nostre sensazioni su quanto straordinario fosse questo progetto e dove ci stava portando. Come Orchestra Sinfonica di Asti siamo orgogliosi di poter essere parte di questo ‘ambizioso’ progetto“.
Quando la Musica unisce suoni e tradizioni diverse, ciò che ne può scaturire è davvero potente e coinvolgente – afferma il chitarrista Andrea Braidodel resto la buona musica non può che condividere altra buona musica“.
Siamo orgogliosi di aver presentato uno spettacolo unico – dichiara il M° Silvano Pasiniche ha saputo coinvolgere e condurre il pubblico in un mondo fatto di suoni classici e sonorità rock che unendosi e fondendosi hanno dato vita ad una nuova ed esplosiva rilettura di alcuni dei più grandi brani di tutti i tempi“.
L’appuntamento del 9 dicembre è realizzato da Fondazione Mos con la co-organizzazione della Città di Asti e in collaborazione con il Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Confagricoltura di Asti e dei Comuni e delle Pro loco aderenti alla rassegna. Visit Piemonte è main sponsor dell’evento.
Paesaggio, bellezze architettoniche, enogastronomia d’eccellenza ed eventi sono elementi fondamentali per le destinazioni turistiche di successo – sottolinea Beppe Carlevaris, presidente di Visit Piemonte – iniziative artistiche come “Monferrato on Stage” contribuiscono ad arricchire un contesto dalle attrattive di rilievo, già al centro del progetto specifico di valorizzazione del Nord Astigiano “OroMonferrato” che Visit Piemonte sta realizzando a fianco della Regione Piemonte. Turismo di scoperta, peculiarità della cultura e della tradizione, unicità e autenticità sono i valori che vogliamo trasmettere a viaggiatori consapevoli, in omaggio a una terra davvero speciale. Anche la musica, a buon diritto, fa parte di questa cornice“.
Abbiamo fortemente creduto e sostenuto il progetto presentato da Mos – dichiara Paride Candelaresi, assessore alla Cultura del Comune di Asti – uno spettacolo innovativo che unisce sul palcoscenico del nostro prestigioso Teatro due grandi generi, rappresentati da due realtà di eccellenza: la musica sinfonica da un lato, eseguita dall’Orchestra Sinfonica di Asti, e il rock, incarnato da Andrea Braido, tra i più eclettici chitarristi elettrici contemporanei“.
Mos si fonda sull’alleanza tra musica ed enogastronomia. Quest’ultima trova il suo fondamento nel settore agricolo, che esprime grandi eccellenze sul territorio astigiano sia in termini di coltivazioni e trasformazione in prodotti (uva, vino, farine, nocciole solo per citarne alcuni) che di allevamenti – afferma Mariagrazia Baravalle, direttore della Confagricoltura di Astisiamo orgogliosi di rappresentare le “note alimentari” in piena armonia con le note musicali!“.
La musica è una parte fondamentale della vita di ognuno di noi. La musica è vita, aggregazione sociale, ma soprattutto balsamo per l’anima – dichiara Filippo Mobrici, presidente del Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato – sono per questo molto contento che Asti ospiti una manifestazione che racconti la musica, in particolar modo dopo gli anni di Covid-19 e le difficoltà degli ultimi mesi. Come Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato supportiamo questa manifestazione perché possa esserci più gioia, cultura e serenità“.
“Symphony of Rock” è frutto della collaborazione tra la Fondazione MOS, l’Orchestra Sinfonica di Asti e Andrea Braido e, prestandosi ad accrescere il valore del territorio in termini culturali e musicali, supporta il brand OroMonferrato. Al seguente link è il trailer dello spettacolo: www.youtube.com/watch?v=3OfsKc1N0gY.
I biglietti sono disponibili in prevendita su Ticketone.it, su Ticket.it e presso la biglietteria del Teatro Alfieri (Via al Teatro, 2, Asti – apertura: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17).

Alcune immagini della conferenza stampa di presentazione di “Symphony of Rock”

 

A Palazzo Lascaris di Torino consegnato mercoledì 30 novembre il riconoscimento a otto aziende di Confagricoltura
Premiata anche l’azienda GV di Gibello Barbara, associata alla Confagricoltura di Asti

Sono otto le aziende agricole di Confagricoltura che hanno ricevuto mercoledì pomeriggio il marchio W.I.P. (# Welfare Aziendale In Piemonte) voluto dalla Commissione Regionale per la Realizzazione delle Pari Opportunità fra Uomo e Donna per valorizzare le PMI che hanno avviato misure di welfare aziendale in un’ottica innovativa, collegata agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu.
In tutto trentasei le piccole e medie imprese premiate nella Sala Viglione del Consiglio Regionale, dall’Assessore Regionale alle Pari Opportunità Chiara Caucino e dalla presidente della Commissione Regionale alle Pari Opportunità della Regione Piemonte Maria Rosa Porta, grazie ai rappresentanti delle Associazioni di categoria che hanno collaborato al progetto per la selezione delle aziende.
Accogliamo positivamente la notizia che la Regione Piemonte ha stanziato un milione di euro per le imprese che vogliono investire nel welfare aziendale: è indubbiamente un tema importante per tutti gli operatori delle filiere dell’agroalimentare” ha affermato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte al termine della presentazione del video e del catalogo che hanno raccontato i progressi di quelle attività imprenditoriali impegnate ad attivare azioni di sensibilizzazione e alcune best pratices.
Il risultato della ricerca effettuata sulle Pmi conferma che il welfare aziendale è in grado di aumentare la produttività dei dipendenti e un incremento della qualità di vita – prosegue Allasia – oggi noi investiamo molto sui nostri collaboratori, c’è necessità che siano sempre più formati e sicuri nei loro luoghi di lavoro. Collaboratori che possano inoltre avere tempo e modo per dedicare le loro attenzioni a più cose della loro vita”.
Conclude il presidente rammentando che: “alcune forme di welfare aziendale, fortemente aperte al territorio, finiscono per attivare filiere di produzione di valore, capaci di mettere a sistema le risorse locali e innescare circoli virtuosi di sviluppo sia sociale sia economico, in una ottica sostenibile e inclusiva. Auspichiamo che ulteriori aziende del settore scelgano questa strada per consolidarsi al territorio piemontese”.

Tra le imprese che hanno ricevuto questo prestigioso riconoscimento c’è anche l’azienda GV di Gibello Barbara di Ferrere, con allevamento di cavalli a Valfenera, associata alla Confagricoltura di Asti. Per lei impossibilita a partecipare, ha ritirato il premio l’addetto stampa di Asti, Marco Cerruti

Aziende premiate

Azienda Agricola Casa Tui di Claudia Torre;

Azienda Agricola Palestro Società Semplice;

Fantolino Franco Società Agricola S.s.

Gibello Barbara;

Grow Up ISA Srl;

La Fattoria di Bubu e Mimi;

Società Agricola Drusiana S.s.;

Travaglini Gian Carlo Sas.

 

La Commissione UE ha adottato la proposta per l’istituzione di un primo quadro volontario europeo di certificazione di carbonio trattenuto nei terreni. In attesa dell’inizio della discussione del documento in Parlamento e nel Consiglio Europei, Confagricoltura accoglie con favore questo primo passo verso la creazione di un mercato regolamentato, basato sullo scambio delle quote stoccate dell’elemento chimico, responsabile del surriscaldamento terrestre. La Confederazione condivide gli obiettivi che si pone il regolamento: ossia quantificare, monitorare e verificare il risparmio in atmosfera di carbonio.
Positiva anche la previsione di norme per la verifica indipendente della veridicità dei crediti emessi e per l’indicazione di sistemi di certificazione attendibili e conformi al quadro UE.
Bene il riferimento al Fondo per l’innovazione, al Fondo di sviluppo regionale, al programma LIFE e al programma Horizon Europe, quali fonti di finanziamento delle attività di carbon farming. Solo con sostegni economici di medio-lungo periodo si può sostenere la diffusione di pratiche ad hoc per lo stoccaggio di lungo periodo del carbonio dalla biomassa e nel suolo. È opportuno, peraltro, sottolineare che il finanziamento del carbon farming non deve sottrarre fondi alla PAC.
La Confederazione giudica con favore anche il riferimento al riconoscimento della capacità di stoccaggio per materiali edili a base legnosa. Un aspetto, questo, che sostiene il ruolo che le aree boschive e forestali, insieme agli altri comparti agricoli, devono avere nell’attività di carbon farming. Le foreste, infatti, assorbono ogni anno circa 40 milioni di tonnellate di C02: una quantità (pari al 10% dei gas a effetto serra emessi in Italia) che supera di circa 10 milioni/t le emissioni totali del settore agricolo”.
Confagricoltura chiede da tempo la regolamentazione e certificazione del settore del carbon farming. Solo con regole certe e condivise, le aziende agricole possono fare la propria parte nel raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali fissati nel Green Deal europeo.
Nel 2020 il mercato del carbon farming ha riguardato circa 190 milioni di tonnellate di C02. Quantità che si punta a moltiplicare di 15 volte entro il 2030.