La Regione Piemonte comunica che, con Determinazione Dirigenziale n. 545 del 27/6/2023, è stata prorogata la scadenza della presentazione delle domande di saldo relative alla sottomisura 3.1.1 bando 2022, al 31 luglio 2023. L’operazione sostiene gli agricoltori e le loro associazioni che partecipano ai regimi di qualità ammissibili.

Per ulteriori informazioni: Regione Piemonte – PSR 2014-2020, Operazione 3.1.1 , oppure scaricare la Determina Dirigenziale della Regione Piemonte cliccando sul seguente link

DD545_PSR-Mis3-1_proroga-saldo2022del27-06-2023

 

In momenti di emergenza occorrono provvedimenti eccezionali. Molti agricoltori a causa dell’alluvione in Emilia-Romagna e in centro Italia hanno perso i loro raccolti e ciò che viene chiamato il ‘frutteto d’Italia’ è gravemente compromesso. Con l’occasione le chiedo di farsi nostro portavoce e sostenerci in quel che per l’Italia agricola è stato un vero disastro sociale ed economico”. Lo ha affermato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti incontrando a Bruxelles il commissario UE all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski.
Tra le richieste avanzate al Governo e presentate al Commissario, Confagricoltura sottolinea la non applicabilità delle sanzioni per la condizionalità ambientale per il 2023, la proroga anche per il 2024 della sospensione dell’obbligo di rotazione annuale e l’assegnazione del 4% dei seminativi a elementi non produttivi, così come consentire la coltivazione di mais, soia e colture legnose a rapido accrescimento su terreni incolti.
La situazione continua ad essere molto difficile – ha proseguito Giansanti – abbiamo visto la proposta di revisione di medio termine del quadro finanziario pluriennale dell’Unione e non contiene alcun aumento per il settore primario. Alle già evidenti difficoltà si è aggiunta la crescita esponenziale dell’inflazione, che ha innescato l’impennata dei costi di produzione, a cominciare da quello energetico”.
Durante l’incontro, il presidente di Confagricoltura si è soffermato anche sul futuro della PAC, “che dovrà necessariamente rispondere agli obiettivi per cui è nata: sostenere i redditi degli agricoltori e garantire prezzi corretti per i consumatori”.

Il nuovo termine ultimo sarà i 1° settembre 2023

Agea comunica che è stato prorogato il termine ultimo per la presentazione della domanda per gli aiuti derivanti da influenza aviaria. La nuova scadenza sarà il 1° settembre 2023

In allegato la circolare di Agea

Circolare Agea

Il MASAF ha pubblicato l’atteso decreto ministeriale sulla misura relativa alla promozione sui mercati dei Paesi terzi con modifiche importanti per la partecipazione al programma OCM vino. Dalla prossima annualità, spiega Confagricoltura, sarà possibile presentare un solo progetto per tipologia nazionale, multiregionale o regionale, e le aziende inserite nei soggetti collettivi dovranno “partecipare ad almeno una delle azioni previste per ciascun Paese terzo”. “Sono vincoli con impatto molto forte sulla capacità progettuale – afferma Confagricolturae occorrerà trovare un equilibrio per agevolare la partecipazione di aziende di minore dimensione, senza limitare la progettualità di quelle più strutturate”.
Fra le novità invece è positiva la possibilità, per i progetti che sono stati inseriti nella graduatoria definitiva, di ritenere ammissibili le spese effettuate dopo il 16 ottobre, anche prima della stipula del contratto con AGEA, per consentire di avviare subito le attività.
Grazie all’azione sindacale di Confagricoltura, d’intesa con le altre organizzazioni, sono stati confermati nel decreto i progetti multiregionali e tutti i criteri di valutazione.
A questo punto – conclude Confagricolturavista la tempistica di emanazione del decreto ministeriale, diventa urgente la pubblicazione dell’avviso nazionale per la presentazione dei progetti che definisce annualmente le modalità attuative del decreto, senza il quale non è possibile avviare la procedura di presentazione dei progetti”. “Auspichiamo un coinvolgimento dei rappresentanti delle imprese in questa fase per un confronto diretto sugli aspetti operativi e procedurali della misura”.

Il Comitato di monitoraggio nazionale del Piano strategico della PAC (Psp), che ha il compito di sorvegliare l’attuazione del Piano per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi delle misure nazionali, si è insediato il 20 giugno scorso e ha affrontato il delicato aspetto della presentazione delle numerose proposte di modifica del Psp che l’Italia intende ufficializzare entro fine giugno. Le proposte, perlomeno quelle più note, sono risultate ampiamente condivisibili in quanto volte a semplificare l’attuazione della PAC per le aziende agricole.
Tuttavia, poiché l’impostazione complessiva della Riforma rimane pregiudizievole per gli agricoltori, sono state ritenute valide anche altre richieste di modifica, sebbene le circostanze richiedano ancora di intervenire con ulteriori adattamenti. In particolare, Confagricoltura ha avanzato alcune proposte specifiche per snellire l’applicazione delle norme di condizionalità, consentendo, per esempio, la bruciatura delle stoppie in talune circostanze, escludendo le colture protette dall’applicazione della BCAA 8 e chiedendo che le “cover crop” vengano considerate colture secondarie quando superano i 90 giorni e completino il ciclo produttivo.
Inoltre, l’Organizzazione degli imprenditori agricoli ha chiesto, per il 2023, di considerare con flessibilità il requisito della conduzione dal primo gennaio delle superfici oggetto di pagamenti agro – climatico – ambientali, ribadendo la necessità di alleggerire temporaneamente le sanzioni per la condizionalità, nonché di prorogare anche al 2024 la non applicazione delle BCAA 7 e 8 (obbligo di avvicendamento annuale e destinazione del 4% di superfici a seminativi a fini improduttivi).
Contestualmente, si sono svolte nelle giornate del 19, 20 e 21 giugno una serie di riunioni, sia nell’ambito del Copa – Cogeca, sia con la Commissione europea relativamente all’analisi dell’attuazione dei Piani strategici nazionali della Pac 2023 – 2027.
Nel corso degli incontri Confagricoltura ha avuto modo di sottolineare, in più occasioni, come sia necessario puntare sulla maggiore semplificazione sotto tutti i fronti, a partire dalla condizionalità che deve essere sicuramente di più facile applicazione e più flessibile, anche in ragione dei sempre più frequenti eventi calamitosi che mettono in ginocchio il settore primario in ampi areali di territorio.
Infine, Confagricoltura ha sottolineato come il 2023, primo anno di attuazione della PAC, debba servire come banco di prova, per poter poi, il prima possibile, apportare le necessarie modifiche.