Nei giorni scorsi il Ministero dell’Agricoltura ha presentato alle organizzazioni agricole le linee guida per utilizzare le risorse del Fondo per la Sovranità Alimentare previsto dalla Legge di Bilancio per il 2023, che dispone di una dotazione complessiva di 110 milioni di euro, di cui 35 disponibili nel corso del 2023. Le intenzioni del Ministero in materia prevedono di sostenere alcune importanti filiere nazionali che da qualche tempo attraversano una fase critica. In particolare sono cinque i sistemi produttivi che si intendono incentivare attraverso il sostegno pubblico: il mais con 10 milioni di euro, le proteine vegetali con 9 milioni, il frumento tenero con 5 milioni, l’orzo con 4 milioni e le carni bovine con 7. In questo modo l’intera dotazione disponibile per il corrente anno sarebbe allocata.

La Camera di Commercio di Torino – Settore Sviluppo Competitività e Internazionalizzazione e Unioncamere Piemonte – Sportello Europa delle Camere di commercio del Piemonte, nell’ambito delle attività della rete comunitaria Enterprise Europe Network di cui fanno parte come Consorzio ALPS, in collaborazione con l’ufficio Help Desk Brexit dell’Agenzia ICE e con l’Agenzia per la Coesione Territoriale – Organismo di Gestione della Riserva di Adeguamento alla Brexit, organizzano per venerdì 14 aprile p.v. dalle ore 11:00 alle ore 13:00 il webinar online su piattaforma Webex dal titolo:

Brexit in pillole per gli esportatori italiani e presentazione Bando per

contrastare gli impatti negativi generati dalla Brexit

L’incontro sarà occasione per approfondire le procedure di esportazione verso il Regno Unito e di presentazione del bando “BAR – Riserva di Adeguamento alla Brexit, strumento speciale di emergenza “una tantum” istituito dalla Commissione Europea su impulso del Consiglio Europeo con il Regolamento (UE) n. 1755 del 6 ottobre 2021, che si pone l’obiettivo di contrastare le conseguenze economiche, sociali, territoriali e ambientali della Brexit negli Stati membri e mitigare gli impatti negativi sulla coesione economica, sociale e territoriale.

L’iniziativa seguirà il seguente programma:

–      h. 11.00 Introduzione ai lavori

–      h. 11.10 I servizi della rete Enterprise Europe Network a supporto delle imprese

                Marianna Mucci, ALPS EEN Unioncamere Piemonte

–      h. 11.20 Brexit in pillole per gli esportatori italiani e i servizi dell’Help Desk

Gabriella Migliore, Help Desk Brexit, Agenzia ICE – Ufficio di Londra

–      h. 12.00 La Riserva di Adeguamento alla Brexit e l’Avviso pubblico a sostegno delle imprese danneggiate        

                dalla Brexit

                 Teresa Costa, Organismo di Gestione della BAR – Agenzia per la Coesione Territoriale

                 Andrea Casadei, Project Manager BAR – Agenzia per la Coesione Territoriale

–      h. 12.45 Dibattito

–      h.13.00 Chiusura dei lavori

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione entro le ore 15:00 del 13/04/2023 sulla piattaforma Piemontedesk: http://piemontedesk.pie.camcom.it/webinar/bandobrexit.

Gli iscritti riceveranno, il giorno prima dell’evento all’email indicata in fase di iscrizione, il link di collegamento alla piattaforma Webex.

Si invia in allegato il programma di dettaglio.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a:

Camera di commercio di Torino, Settore “Sviluppo competitività e internazionalizzazione”

ALPS Enterprise Europe Network

Tel. 011 5716342

E-mail sviluppo.competitivita@to.camcom.it

Sito: https://www.to.camcom.it/opportunita-e-partner-allestero

 

Unioncamere Piemonte – Sportello Europa ALPS Enterprise Europe Network

Tel. 011 5716191

E-mail sportello.europa@pie.camcom.it

Sito: https://pie.camcom.it/europa/sportello-europa

 

Ulteriori informazioni sulla Riserva di Adeguamento alla Brexit – BAR  sono disponibili al seguente link:

https://www.agenziacoesione.gov.it/bar/.

Confagricoltura esprime piena soddisfazione per i risultati ottenuti nel Decreto Siccità appena varato dal Governo, all’interno del quale sono presenti diverse linee di intervento per arginare il fenomeno climatico estremo che rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura con l’avvicinarsi della stagione estiva.
In primo luogo, la Confederazione esprime soddisfazione per l’articolato volto a ben delineare gli ambiti di intervento della Cabina di regia già operativa sul tema e della figura del Commissario straordinario. Particolare apprezzamento per la misura volta al riutilizzo delle acque reflue depurate ad uso irriguo attraverso il rilascio di un provvedimento autorizzatorio unico, un intervento fortemente auspicato da Confagricoltura.
Le procedure semplificate per la realizzazione di infrastrutture idriche, tra cui i progetti di desalinizzazione, e per la realizzazione di invasi aziendali per gli imprenditori agricoli sono concreti manifesti di un iniziale impegno da parte del Governo in carica di cercare di risolvere le future carenze di approvvigionamento della risorsa blu.
Un segno di ulteriore sensibilità del Governo emerge altresì dall’istituzione degli Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici e per il contrasto dei fenomeni di scarsità idrica presso ciascuna Autorità di bacino distrettuale. Questi organismi saranno determinanti per la raccolta, l’aggiornamento e la diffusione dei dati relativi alla disponibilità e all’utilizzo della risorsa idrica nel distretto idrografico di riferimento.

E’ stato firmato il decreto ministeriale che modifica il decreto Masaf del 23 dicembre scorso che ha dettato le disposizioni per l’accesso ai regimi dei pagamenti diretti della PAC.
In allegato il testo del provvedimento ed a seguire una indicazione sintetica delle principali novità introdotte per le quali si rinvia, nel dettaglio, al testo ed a successive comunicazioni:

– Definizione di “terreno a riposo”: è stato precisato che si intende come terreno a riposo un seminativo ritirato per il periodo di sei mesi compreso tra il 1° gennaio ed il 30 giugno dell’anno della domanda. Prima non era precisato il periodo ma i sei mesi potevano essere
fissati liberamente;
– Sono stati modificati i limiti dimensionali ed i fattori di ponderazione di alcune superfici e di alcuni elementi non produttivi (fasce tampone, fossati, fasce inerbite etc.);
– E’ stato disciplinato come si riversa alla riserva nazionale l’incremento del valore dei diritti di aiuto ottenuto dalla riserva nazionale dal cessionario nel caso di cessioni temporanee (art. 3 del decreto di modifica);
– Sono state apportate rilevanti modifiche alle condizioni di accesso agli ecoschemi 1.1 e 1.2 per la zootecnia. In particolare è stato precisato come si applica l’accesso “alternativo” agli ecoschemi per allevamento, per specie animale, per orientamento produttivo o per gruppi di animali del medesimo orientamento produttivo (ecoschema 1.1). E’ stato inoltre precisato che per l’accesso all’ecoschema 1.2 per l’anno di domanda 2023 l’impegno si considera soddisfatto con la richiesta di adesione al SQNBA da perfezionare entro la data di presentazione della domanda e con il controllo dell’attività di pascolamento secondo quanto indicato all’articolo 3, lettera h) del decreto Masaf del 23 dicembre scorso.
– Sono infine stati precisati i criteri di assegnazione dell’aiuto in caso di affidamento
temporaneo del bestiame per il pascolo; privilegiando il detentore principale;
– Relativamente all’ecoschema 4 (sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento) è stato modificato il periodo utilizzato per il controllo del rispetto dell’avvicendamento che è previsto dal 15 maggio al 30 novembre dell’anno di presentazione della domanda in luogo del periodo 1° giugno – 30 novembre sinora previsto. E’ stato altresì integrato l’elenco delle “colture da rinnovo” (allegato VIII del decreto Masaf del 23 dicembre 2022) aggiungendo
anche le coltivazioni di pisello, fagiolo e cece.
– E’ stato precisato che l’accesso pagamento accoppiato per gli allevamenti bufalini spetta ai capi associati ad un codice di allevamento che aderisce a Classyfarm;
– Ancora in materia di pagamenti accoppiati per le colza e girasole è stato precisato che il premio spetta anche per le produzioni impegnate in contratti di fornitura con le “imprese di prima trasformazione”. Si evidenzia che questo requisito è diverso da quello che era stato richiesto da Confagricoltura e dalle Regioni e PPAA che avevano richiesto che il premio fosse concesso per il prodotto ceduto con contratto “a qualsiasi intermediario”.
– Sempre in materia di pagamento accoppiato, per l’olio di oliva è stato precisato che gli ettari ammissibili sono quelli condotti da agricoltori in regola con la tenuta dei registri ex art. 5, c, 1 del DM Mipaaf de 23 dicembre 2013 e che è possibile documentare la produzione dell’olio di oliva ottenuta dalle superfici sottoposte al piano di controllo stesso qualora tale informazione non sia desumibile dai registri.

DM 30 MARZO 2023

Confagricoltura di Asti: “Il comparto vitivinicolo ha saputo reagire egregiamente al periodo di crisi che stiamo vivendo da 3 anni a questa parte”

Grande successo da parte dei vini piemontesi alla 55° edizione del Vinitaly che si è conclusa mercoledì a Verona. Una selezione delle migliori etichette del territorio piemontese è stata protagonista all’interno della Galleria delle Regioni, lo spazio allestito da Confagricoltura nello stand H di Verona Fiere. I vini provenienti delle sei provincie piemontesi, a rotazione, hanno rappresentato tutte le denominazioni tutelate e riconosciute a livello nazionale: complessivamente 18 vini a Denominazione di origine controllata e garantita e 41 denominazioni di origine controllata DOC hanno mostrato ai visitatori le caratteristiche orografiche dei territori di origine e le proprie peculiarità organolettiche.
Protagonista anche il territorio astigiano con diverse denominazioni di pregio che si sono distinte nel corso di eventi e incontri con buyer, come ad esempio l’azienda vitivinicola Gozzelino Sergio di Costigliole e Ca’ del Profeta di Montaldo Scarampi, quest’ultima facente capo all’ex calciatore Anderson Hernanes. Nel seguente link è possibile visualizzare l’intervista completa che l’ex calciatore di Lazio, Inter e Juventus ha rilasciato ad Anna Gagliardi dell’ufficio stampa di Confagricoltura: https://www.youtube.com/watch?v=MKdR6eK-T6s

Al Vinitaly era presente anche una delegazione della Confagricoltura di Asti, guidata dal presidente Gabriele Baldi e dal direttore Mariagrazia Baravalle che si è recata a Verona nella giornata di martedì 4 aprile. “Nonostante i 3 anni di crisi dovuti prima al Covid e poi all’aumento dei costi energetici in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, il comparto vitivinicolo ha saputo reagire egregiamente a queste avversità dimostrando grande determinazione e resilienza“, hanno affermato presidente e direttore dell’Organizzazione agricola astigiana. “Anche l’Astigiano non ha fatto eccezione e le nostre aziende, anche nei momenti di estrema difficoltà, sono sempre state in grado di offrire un prodotto di grande eccellenza e famoso in tutto il mondo. I nostri vitivinicoltori hanno saputo affrontare e superare, grazie alla qualità dei loro prodotti, la riduzione delle esportazioni durante il Covid, trovandosi oggi ad essere il primo comparto nella bilancia dell’esportazione del nostro Paese”.

Guarda tutte le foto dell’edizione 2023 del Vinitaly