Confagricoltura ha recentemente evidenziato al MIPAAF l’attuale difficoltà a rispettare le scadenze legate alla misura di ristrutturazione e riconversione vigneti.
Particolare è stata evidenziata una serie di problematiche che influenzano negativamente la tempistica preventivata in fase di adesione alle misure: materiali difficili da reperire e consegnati con grande ritardo, costi degli stessi notevolmente lievitati in alcuni casi raddoppiati e triplicati, nonché difficoltà a recuperare manodopera per gli effetti della pandemia.
Vista la situazione Confagricoltura ha evidenziato l’urgenza di individuare soluzioni che vadano verso una maggiore flessibilità per poter ultimare gli investimenti e adempiere agli impegni sottoscritti. È stato anche chiesto di considerare la possibilità di prolungare la durata delle autorizzazioni per nuovo impianto/reimpianto e di prolungare la durata degli impegni per le misure RRV e investimenti.
Inoltre, è stato richiesto di estendere l’applicazione delle misure transitorie previste dall’art. 5 comma7 del Reg. 2021/2117 anche alle annualità precedenti all’annualità 21/22. A questo proposito rammentiamo che le misure transitorie consentono per l’annualità 21/22 di completare le opere entro il 15 ottobre 2025 a fronte dell’impegno di attuare parzialmente le operazioni e sostenere il 30% delle spese entro il 15 ottobre 2023.

È stato pubblicato sulla GU n. 84 del 8 aprile 2022 il DM 6 dicembre 2021 concernente la procedura per la presentazione e l’esame delle domande di protezione e modifica delle DOP, delle IGP e delle menzioni tradizionali dei prodotti vitivinicoli. Il DM in oggetto abroga il DM 7 novembre 2012 e aggiorna le disposizioni adeguandole al Testo unico del vino, Legge 238/2016, e dei Regg. UE nn. 33 e 34 del 2019.
Il decreto descrive le disposizioni procedurali per:
• la presentazione e l’esame delle domande di protezione delle DOP e IGP, di modifica dei disciplinari di produzione e di cancellazione della protezione;
• la procedura di opposizione alla protezione;
• la presentazione e l’esame delle domande di conferimento della protezione nazionale transitoria e le disposizioni nazionali di etichettatura e presentazione
temporanea;
• la presentazione e l’esame delle domande di riconoscimento delle menzioni tradizionali dei vini DOP e IGP, la protezione a livello europeo, delle domande di modifica e cancellazione delle stesse menzioni tradizionali, nonché la relativa procedura di opposizione.

Si richiama all’attenzione l’art. 5 con la descrizione dettagliata della documentazione da presentare per le istanze di riconoscimento delle DOP ed IGP e di tutte le condizioni da rispettare per garantire l’ammissibilità della richiesta. Molto utile è anche lo schema di disciplinare richiamato nell’art. 6 ed illustrato nell’allegato II che potrà essere usato dai richiedenti in caso di richiesta di nuovo riconoscimento. Il testo descrive poi la procedura da seguire sia per i richiedenti che per le amministrazioni coinvolte fino all’invio a Bruxelles dell’istanza.
Pari dettaglio è dato alla procedura di presentazione delle istanze di modifica dei disciplinari delle DOP e IGP e alle procedure inerenti alle menzioni tradizionali. Le modifiche dei disciplinari sono distinte sulla base della normativa europea in “ordinarie” e “unionali”. Le modifiche “unionali” dei disciplinari riguardano la variazione del nome protetto, le modifiche alle categorie di prodotti previsti e l’inserimento di restrizioni alla commercializzazione come l’obbligo di imbottigliamento in zona.
È chiarito l’iter per la protezione nazionale transitoria che viene concessa ai prodotti per cui è stato concluso l’iter nazionale ma non ancora quello europeo. È precisata la responsabilità in capo agli utilizzatori in caso di mancato accoglimento della domanda di protezione della denominazione da parte della Commissione Europea ed i limiti di utilizzo dei loghi comunitari.
L’ultimo capitolo è dedicato all’attività del Comitato Nazionale Vini DOP ed IGP al quale si attribuiscono nuove “funzioni di studio e approfondimento su aspetti tecnico-scientifici connessi alla tutela e alla valorizzazione qualitativa e commerciale dei vini DOP e IGP” e per il quale, allo stesso momento, si circoscrive l’ambito di azione. Al Comitato è affidata la valutazione delle istanze di riconoscimento di nuove DOP IGP o menzioni tradizionali e le sole richieste di modifica “unionali”. Le richieste di modifica “ordinarie” saranno valutate dal Comitato solo “qualora le stesse comportino un impatto significativo sull’assetto produttivo e sulla reputazione delle relative denominazioni”.

In allegato il testo del decreto ministeriale

DM 6.12.2021 – Procedura protezione e modifica DOP e IGP vini

Il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli ha firmato in data odierna il provvedimento che ripristina il riferimento temporale indicato nel DM 3 aprile 2019 per quanto attiene la presentazione delle domande di aiuto per la misura della ristrutturazione e riconversione dei vigneti fissato al 31 maggio di ogni anno.
Quindi il termine ultimo per la presentazione delle domande di ristrutturazione e riconversione per la campagna 2022/2023 è spostato al 31 maggio 2022.
Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi all’ufficio tecnico di Asti Agricoltura.
In allegato la proroga firmata dal Ministro Patuanelli

Proroga bando ristrutturazione e riconversione vigneti

Asti Spumante e Moscato d’Asti consolidano il legame con il mondo del Tennis professionistico diventando le bollicine ufficiali del torneo ATP Masters 1000 Internazionali BNL d’Italia a Roma. Oltre ad aver celebrato, in qualità di Official Sparkling Wine and Silver Partner, il vincitore delle Nitto ATP Finals di Torino lo scorso novembre, l’Asti Docg – in veste di global partner dell’ATP Tour – accompagnerà da lunedì 2 a domenica 15 maggio le vittorie e i momenti conviviali fuori e dentro il Foro Italico, in una combinazione ideale di gusto e leggerezza, sport e lifestyle.
Gli Internazionali BNL d’Italia sono uno dei tornei di tennis più prestigiosi del circuito internazionale e vedono sfidarsi sulla terra rossa del Foro Italico a Roma i migliori tennisti del mondo nel singolare e nel doppio, maschili e femminili. Questa 79° edizione, inoltre, vede la riapertura piena degli spalti al pubblico dopo 2 anni di restrizioni e limitazioni a causa della pandemia.
Gli ideali dello sport si sposano perfettamente con i principi che animano il lavoro quotidiano delle famiglie piemontesi che da generazioni coltivano l’uva Moscato bianco. La storia e i valori dei paesaggi viticoli Patrimonio dell’Umanità UNESCO e l’esperienza e la passione dei produttori saranno così ancora una volta sotto i riflettori nell’ambito di un evento prestigioso con risonanza internazionale.

Nello stand di Confagricoltura al Vinitaly, nella giornata di martedì 12 aprile, era il turno del Piemonte. Durante la giornata è stato presentato il Master in Comunicazione per il Settore Enologico e il Territorio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, patrocinato da Confagricoltura Piemonte. Successivamente ha avuto luogo la degustazione “Chianina & Piemontese: incontro diVino”, organizzata dal consorzio Cascine Piemontesi in collaborazione con Confagricoltura Cuneo e l’Unione Provinciale Agricoltori di Siena.
Durante la stessa giornata era presente anche la delegazione della Confagricoltura di Asti, con il direttore Mariagrazia Baravalle, il responsabile dell’ufficio vino Beppe Maschio e l’addetto stampa Marco Cerruti, che si sono recate presso gli stand delle aziende associate, le quali finalmente, dopo due anni di stop a causa della pandemia, hanno avuto nuovamente la possibilità di ritornare come protagonisti alla tradizionale rassegna enoica italiana.
Il mondo del vino in questi due anni di pandemia ha vissuto momenti di estrema sofferenza subendo ingenti danni economici”, afferma il direttore di Asti Agricoltura Mariagrazia Baravalle. “Le nostre aziende sono riuscite a resistere mostrando tenacia e resilienza. Tornare finalmente al Vinitaly, significa essere consapevoli di partecipare alla fiera più importante del settore, che da sempre ha una vera natura internazionale a cui tutti fanno riferimento”.