La Commissione Europea continua a manifestare un orientamento punitivo nei confronti degli allevamenti, mentre i capi di Stato e di governo hanno chiesto di aumentare la sicurezza alimentare”. E’ la dichiarazione rilasciata dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, sulla proposta presentata oggi dalla Commissione UE riguardante la revisione della direttiva sulle emissioni industriali ai fini della riduzione dell’inquinamento. La direttiva in vigore, varata nel 2010, copre anche gli allevamenti avicoli e suinicoli di maggiore dimensione.
La Commissione ha proposto di inasprire gli obblighi già esistenti, con un pesante aumento dei costi amministrativi e burocratici”, rileva Giansanti. “Attualmente solo il 5% degli allevamenti avicoli e suinicoli delle strutture attive negli Stati membri rientra nella sfera di applicazione della direttiva in questione. Sulla base delle proposte della Commissione si salirebbe al 50 per cento. E non solo: le nuove regole si estenderebbero anche agli allevamenti di bovini”.
Rischiamo un taglio di produzione a livello europeo, aprendo così la strada a maggiori importazioni da Paesi terzi dove le regole sono meno rigorose di quelle valide nella UE, anche ai fini della sostenibilità ambientale”, evidenzia il presidente di Confagricoltura.
Voglio anche sottolineare che faremo il possibile – conclude Giansanti – per contrastare la diffusione delle carni sintetiche. E chiederemo a tal fine il supporto del Parlamento Europeo, del Consiglio e dei rappresentanti dei consumatori”.
Sotto il profilo procedurale, il testo varato dalla Commissione prevede di assegnare, dopo il via libera da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio, un periodo massimo di diciotto mesi agli Stati membri per trasporre la nuova direttiva nell’ordinamento nazionale.

Il DM Parco Agrisolare firmato dal Ministro delle Politiche Agricole il 25 marzo, fornisce le direttive per l’attuazione della misura del PNRR – “Parco Agrisolare”, a cui sono dedicate risorse pari a 1,5 miliardi di euro che saranno assegnate ai progetti nel periodo 2022-2024. Il 40% delle risorse è riservato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La misura dispone l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici e fabbricati a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Il decreto ha recepito diverse richieste di Confagricoltura presentate nel corso della consultazione chiusasi il 31 dicembre scorso e nelle successive interlocuzioni ed in particolare:

  • la possibilità di applicare la misura agli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria (e non solo coltivatori diretti e Iap);
  • potenza massima ammissibile fino a 500 KW (in precedenza 300 kW);
  • costi massimi ammissibili per singolo intervento 000 € e per singolo beneficiario 1.000.000 € (in precedenza 250.000 euro), quindi possibilità per un beneficiario di realizzare più interventi;
  • limite di spesa ammissibile per l’installazione dell’impianto fotovoltaico 1.500 euro KWp con determinazione dei costi di smaltimento amianto, sistemi di accumulo (1.000,00/Kwh, massimo 50.000 euro) e colonnine di ricarica (1.000 euro a colonnina) previsti separatamente dall’impianto fotovoltaico (in precedenza 1.500 kW che ricomprendeva tutte le spese).

L’intensità di aiuto è prevista in relazione a:

  • produzione primaria;
  • trasformazione e commercializzazione prodotti agricoli;
  • trasformazione e commercializzazione prodotti agricoli in prodotti non agricoli;

Nel caso della produzione primaria varia dal 40% al 50% (regioni svantaggiate) con incremento del 20% per interventi realizzati da giovani agricoltori o per investimenti collettivi (impianti a servizio di più agricoltori).

Per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono però ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale.

Di particolare rilievo la previsione che è possibile realizzare solo l’impianto fotovoltaico, prevedendo, come già specificato, massimali di spesa sia per i pannelli che per la rimozione dell’amianto che per i sistemi di accumulo e le colonnine di ricarica.

E’ stato anche specificato che la misura si applica agli agriturismi. Per quanto riguarda le serre, stiamo procedendo ad un ulteriore approfondimento con il Mipaaf per confermarne la possibilità di applicazione, come più volte richiesto da Confagricoltura.

Il Bando con l’individuazione della data a partire dalla quale sarà possibile presentare le domande fino ad esaurimento delle risorse stanziate sarà emanato solo a seguito dell’approvazione da parte della Commissione europea del DM (ciò sicuramente è applicabile agli investimenti in ambito agricolo).

Alcuni temi introdotti nell’ultima fase di redazione del DM (autoconsumo per la produzione primaria e spesa massima ammissibile per la rimozione dell’amianto associata al kW che limitano fortemente le potenzialità della misura) e altri di cui non si è tenuto conto in sede di scrittura del provvedimento nonostante le osservazioni presentate in sede di consultazione (applicazione della misura alle serre, ammissibilità delle spese sostenute prima della presentazione della domanda), necessitano di un ulteriore approfondimento o a livello interpretativo o, se possibile, tramite specifiche modifiche.

 

 

Beneficiari

 

                        Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
Imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO di cui all’Avviso da emanarsi ai sensi dell’articolo 13 (interventi esenti da notifica);
                        Le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228.
Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA (cioè aventi un volume di affari annuo inferiore a € 7.000,00).
Requisiti beneficiari Essere regolarmente costituiti ed iscritti come attivi nel Registro delle imprese;

 

 

Settori di intervento in relazione agli aiuti di stato Produzione agricola primaria Gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale.
Trasformazione di prodotti agricoli
Trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli
Risorse disponibili produzione agricola primaria 1.200 milioni 40% destinato Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
trasformazione di prodotti agricoli  

300 milioni

trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli
Tipologia di intervento Acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività dei Soggetti beneficiari, ivi compresi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica.
                        Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:

a)      rimozione e smaltimento dell’amianto (o, se del caso, dell’eternit) dai tetti;

b)      realizzazione dell’isolamento termico dei tetti

c)      realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria)

 

 

 

Intensità di aiuto

Produzione primaria Regioni meno sviluppate 50% Giovani

Investimenti collettivi

Zone a vincoli naturali

 

+20%

Altre Regioni 40%
trasformazione di prodotti agricoli Regioni meno sviluppate 50%

 

Altre Regioni 40%
trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli  

30%

piccole imprese

 

20%
Medie imprese 10%
Zone assistite

 

15%
Spesa massima ammissibile                         per singolo progetto 750.000 euro
per singolo Soggetto beneficiario 1.000.000 euro
 

 

Interventi e spese ammissibili

impianti fotovoltaici potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp 1.500 kW
Rimozione Amianto 700 euro/kW
Sistemi di accumulo 1.000 euro/kW Massimo 50.000 euro
Colonnine di ricarica 1.000 euro/colonnina
 

 

 

Specifiche condizioni

le spese sono ammissibili a partire dal giorno di presentazione della domanda da parte del Soggetto beneficiario
L’imposta sul valore aggiunto (IVA) è un costo ammissibile
amianto È consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture anche diverse da quelle su cui si opera la bonifica dall’amianto (e, se del caso, dall’eternit), purché appartenenti allo stesso fabbricato.
È ammessa l’opera di bonifica anche su superfici superiori a quelle dell’installazione di impianti fotovoltaici, purché appartenenti allo stesso fabbricato.
impianti fotovoltaici di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione,
Spese ammissibili Impianti fotovoltaici

 

  • acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto;
  • sistemi di accumulo

·         fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;

·         costi di connessione alla rete

  Amianto

 

demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi,
Misure cumulabili

 

Gli aiuti possono essere cumulati, in relazione agli stessi costi ammissibili, con altri aiuti di Stato, compresi quelli de minimis, nel rispetto del divieto del doppio finanziamento e purché tale cumulo non porti al superamento dell’intensità di aiuto stabilita per ciascuna tipologia di investimento di cui al presente decreto.
Domanda di accesso al contributo

 

Le istanze di ammissione al contributo potranno essere presentate personalmente dai Soggetti beneficiari o per il tramite dei Centri di Assistenza Agricola o di professionisti abilitati,
                        a) modulo informatizzato con anagrafica del Soggetto beneficiario, descrizione catastale dei manufatti oggetto di intervento, descrizione di massima dell’intervento, richiesta di contributo, dichiarazione resa ai sensi del DPR 445/2000;

b) relazione tecnica asseverata da parte del professionista abilitato, contenente: ▪ descrizione del sito e dei lavori oggetto dell’istanza di contributo;

▪ stima preliminare dei costi e dei lavori, distinti per tipologie di intervento come elencate all’articolo 6;

▪ cronoprogramma delle attività tecnico-amministrative necessarie alla realizzazione di ciascuno degli interventi per cui si chiede l’agevolazione, dal momento della concessione del contributo sino alla conclusione dei lavori nel rispetto delle tempistiche previste dal PNRR;

▪ descrizione dei lavori, che deve contenere le specifiche tecniche dei materiali utilizzati per ciascuno degli interventi per cui si chiede l’agevolazione, nel rispetto del principio “non arrecare un danno significativo”, di cui all’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, come meglio specificato nell’Avviso di cui al successivo articolo 13;

▪ visura del catasto fabbricati;

▪ documentazione atta all’identificazione del fabbricato;

▪ dossier fotografico ante operam per documentare lo stato dei luoghi e eventuali coperture in amianto alla data di presentazione della domanda;

▪ ogni altra richiesta presente nella modulistica del Soggetto attuatore e disciplinata nei Provvedimenti e nell’Avviso di cui all’articolo 13.

 

Modalità di erogazione del contributo L’ammontare massimo del contributo è erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento, fatta salva la facoltà di concedere, a domanda del Soggetto beneficiario e nei limiti della disponibilità delle risorse, un’anticipazione fino al 30 per cento, a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria rilasciata da imprese bancarie
 
Bando di adesione

 

A seguito della decisione di approvazione da parte della Commissione europea sarà emanato l’Avviso di adesione e identificata la finestra temporale di presentazione delle domande.

 

 

L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg sono pronti a ritagliarsi un ruolo da assoluti protagonisti alla 54esima edizione di Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, che torna in presenza dal 10 al 13 aprile 2022, presso la Fiera di Verona. Il Consorzio dell’Asti sarà collocato al padiglione 10, D3, Isola 4 e 5, all’interno della collettiva di Piemonte Land of Wine. Assieme a loro non mancheranno i due brand ambassador Alessandro Borghese e Giorgio Facchinetti, i Maestri Pasticceri AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani), lo Chef gelatiere Alessandro Romeo e un sommelier pronto ad offrire degustazioni ai visitatori.
L’Asti e il Moscato d’Asti, infatti, saranno l’accompagnamento ideale per la pasticceria dolce e salata dei Maestri Pasticceri, che consentirà ai visitatori di apprezzare tutta la loro versatilità. Presso lo stand si svolgeranno due Masterclass AMPI al giorno, la prima alle ore 11 e la seconda alle 14, tenute dai Maestri Pasticceri Carlo Pozza, Gianni Tomasi, Alessandro Busato, Sandro Ferretti, Riccardo Ferracina, Massimo Albanese e Massimo Alverà. Sfiziosità, golosità e assaggi dolci e salati per accompagnare le bollicine aromatiche piemontesi in purezza e in miscelazione.
In particolare, ogni giorno dalle ore 9 alle 18 le bollicine dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg verranno servite in purezza per deliziare gli ospiti durante l’intero orario di apertura della fiera, mentre si potranno sorseggiare in miscelazione a partire dalle ore 11 all’interno degli innovativi cocktail ideati da Giorgio Facchinetti. Nell’edizione in cui per la prima volta Vinitaly dedica una pagina alla mixologia, il flair bartender sarà presente ogni giorno allo stand del Consorzio dell’Asti e lunedì 11 aprile alle ore 11 terrà una Masterclass sulla mixology all’interno dello spazio istituzionale della fiera. I visitatori potranno così sorseggiare l’iconico Asti Signature con Asti dolce Docg, il nuovo Bollicine di Primavera con Asti secco e, in anteprima, il goloso cocktail di Pasqua Bianconiglio con Moscato d’Asti e cioccolato bianco.
Domenica 10 aprile tutti i riflettori saranno puntati sull’ospite speciale: Alessandro Borghese sarà presente allo stand per testimoniare la versatilità dell’Asti e del Moscato d’Asti in qualità di brand ambassador della denominazione, e terrà un imperdibile live looking in cui cucinerà l’anatra alla torba.
Ma non è finita: la versatilità delle bollicine aromatiche piemontesi regala continue sorprese. Lo Chef gelatiere Alessandro Romeo della Gelateria GòGò sarà presente lunedì 11 e martedì 12 dalle ore 16 per presentare il gelato all’Asti Spumante e al Moscato d’Asti e rinfrescare il palato dei visitatori con un gusto innovativo e sorprendente.
Nel padiglione 10 Piemonte il Consorzio dell’Asti sarà presente con 19 aziende provenienti dall’astigiano, dal cuneese e dall’alessandrino: tutte e tre le zone di produzione verranno così rappresentate in fiera nella loro varietà. In rigoroso ordine alfabetico: Bel Sit di Scavino, Castagnole Lanze; Bocchino Giuseppe di Bocchino Annalisa, Canelli; Bussi Pier di Bussi Federico, Calosso; Cantine Daffara & Grasso, Calosso; Cascina Ciuchè di Dogliotti Angelo, Costigliole d’Asti; Cerrino, Castiglione Tinella; Daniele Dabbene, Santa Vittoria d’Alba; Ferrero Federico, Mango; Filippa Diego, Castiglione Tinella; Gozzellino Sergio, Costigliole d’Asti; La Badia Az. Agr.di Bussi Aldo, Calosso; Mongioia di Riccardo Bianco, Santo Stefano Belbo; Perrone Fabio, Santo Stefano Belbo; Pianbello Azienda Agricola – Cantine Amerio, Canelli; Poderi Roccanera, Cossano Belbo; Scagliola Giacomo & Figlio, Canelli; Soave Ernesto Az. Agr. San Martino, Castiglione Tinella; Soria Matteo, Castiglione Tinella; infine Terrabianca, Mango.
Dalle bollicine servite in purezza alla miscelazione nei gustosi cocktail, dal salato al dolce: il Consorzio dell’Asti, assieme a chef Alessandro Borghese, al bartender Giorgio Facchinetti e ai Maestri Pasticceri AMPI, attende gli appassionati e gli operatori del settore presenti a Vinitaly 2022 per apprezzare tutta la versatilità dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti.

L’intesa vuole favorire l’accesso a servizi qualificati per l’innovazione e la valorizzazione delle filiere

BPER Banca e Confagricoltura hanno siglato oggi un accordo quadro che ha l’obiettivo di favorire l’accesso degli associati a servizi specifici di consulenza, iniziative di settore e prodotti offerti dalla Banca. L’intesa è stata firmata a Roma a Palazzo della Valle, sede dell’Associazione degli imprenditori agricoli, dal Vice Direttore Generale Vicario di BPER Banca Stefano Rossetti e dal Direttore Generale di Confagricoltura Francesco Postorino.
BPER Banca e Confagricoltura si impegnano a collaborare per individuare le soluzioni di finanziamento più idonee alle esigenze delle imprese agricole, con l’obiettivo di facilitare l’accesso agli strumenti di credito, sostenere la crescita manageriale delle aziende e mettere in campo progetti per l’innovazione e la valorizzazione delle filiere e reti di impresa. Tra i punti fondamentali dell’accordo anche l’istituzione di un tavolo congiunto per l’analisi dei principali megatrend del settore.
Il Vice Direttore Generale Vicario di BPER Banca Stefano Rossetti ha dichiarato: “L’accordo ha l’obiettivo di facilitare per gli associati Confagricoltura l’accesso a servizi e prodotti della banca e di creare un percorso di collaborazione che coinvolge le strutture territoriali dell’associazione e i nostri specialisti. Viene inoltre avviata una sinergia per lo sviluppo di progetti, la formazione e la valorizzazione delle filiere agricole. Grazie a tavoli di lavoro specifici avremo la possibilità di approfondire le specifiche esigenze del comparto agroalimentare, che vogliamo sostenere nei suoi percorsi di sviluppo”.
Il Direttore Generale di Confagricoltura Francesco Postorino, ha commentato: “In una fase economica complessa come quella che stiamo vivendo, le imprese agricole hanno bisogno di un accesso più snello al credito bancario. Il dialogo con gli istituti finanziari è molto importante per noi che siamo la più importante associazione datoriale del settore primario italiano. La collaborazione con un partner qualificato, come BPER Banca, sarà preziosa sia sul fronte dei finanziamenti, sia su quello della pianificazione di progetti di filiera e orientati all’innovazione“.

 

Stefano Rossetti e Francesco Postorino (foto: Confagricoltura)

Dal 19 al 25 aprile è stata organizzata una settimana di eventi dedicati al vino con il coinvolgimento di ristoranti e produttori vitivinicoli. Nello specifico, dal 23 al 25 aprile, presso il Museo del Risorgimento (all’interno di Palazzo Carignano) è previsto un Salone del Vino che ospiterà circa 100 produttori dal Piemonte e da tutta Italia. Il 23 e il 24 aprile il salone sarà dedicato al pubblico e l’acceso sarà aperto a tutti gli enoappassionati, mentre il 25 aprile sarà prevista una giornata dedicata agli operatori enogastronomici. Chi fosse interessato può scrivere a: direzione@confagriasti.com

Nel link la presentazione di questa manifestazione e di altre iniziative previste durante l’anno.

Presentazione_TWW_2022_Aprile