Agea ha comunicato gli importi dell’aiuto de minimis alle imprese agricole (di cui al DM 3 aprile 2020 n. 3432, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 05 maggio 2020 n. 114, che istituisce il Fondo per la competitività delle filiere”).
Agea informa che applicando alla superficie richiesta l’importo previsto di 100 euro per ettaro si supera rispettivamente il massimale di 8 milioni di euro per la filiera mais e di 6 milioni di euro per la filiera proteine vegetali e che pertanto l’importo unitario determinato è di:
• 74,11 euro per ettaro per la filiera del mais;
• 60,85 euro per ettaro per la filiera delle proteine vegetali (legumi e soia).

 

Esternalizzazioni, somministrazione, incontro tra domanda e offerta: all’apertura della nuova stagione di raccolta, il punto della situazione nel webinar di Confagricoltura, Umana e Agronetwork, venerdì 26 marzo alle 10,30

E’ alle porte una nuova stagione di raccolta. Ad un anno dalla pandemia, tuttora in corso, le imprese agricole si trovano da un lato più preparate, ma dall’altro ancora in difficoltà a reperire lavoratori disponibili a causa delle restrizioni per l’emergenza sanitaria.
Confagricoltura, un anno fa, aveva lanciato il portale “Agrijob”, regolarmente autorizzato dal Ministero del Lavoro, finalizzato a facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in agricoltura per gli associati. Ad oggi il portale, accessibile dal sito della Confederazione, ha raccolto circa 50.000 iscrizioni di aspiranti operati agricoli, con una tendenza, nelle ultime settimane, di crescita costante.
Per migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, anche in considerazione del fatto che serve manodopera in linea con le norme e le esigenze operative delle aziende, Confagricoltura ha stretto un accordo specifico con Umana, che in questi mesi ha già portato risultati incoraggianti per imprese e aspiranti operai agricoli.
In questo contesto economico, produttivo e organizzativo, si sta affermando anche nel settore primario il fenomeno delle cosiddette ‘esternalizzazioni’, ossia dell’affidamento ad altre imprese dello svolgimento di alcune fasi del processo produttivo agricolo.
Inoltre, accanto al tradizionale ‘contoterzismo’, che consiste nell’affidamento di una serie di lavorazioni ad un’impresa di servizi agromeccanici che li esegue con mezzi propri, si assiste allo sviluppo di altre forme di esternalizzazione (appalto) che riguardano fasi del processo produttivo meno meccanizzate, in cui prevale l’elemento umano e manuale (ad esempio la raccolta).
Contestualmente si sta diffondendo in agricoltura, e con una certa rapidità, anche la somministrazione di lavoro, fino a qualche anno fa illustre sconosciuta.
Il panorama si sta dunque evolvendo velocemente, trainato proprio dalle esigenze delle imprese. Per approfondire questi temi, venerdì 26 marzo alle 10,30 Confagricoltura, con Umana e Agronetwork, organizza un webinar dal titolo: “Le esternalizzazioni in agricoltura – Appalto di servizi labour intensive e somministrazione. Rischi e opportunità”, in diretta streaming sulla pagina Facebook di Confagricoltura e sul canale YouTube di Umana.
All’evento interverranno il presidente Massimiliano Giansanti, la presidente di Umana, Maria Raffaella Caprioglio e la presidente di Agronetwork Luisa Todini, insieme al direttore dell’Area Lavoro di Confagricoltura, Roberto Caponi; il presidente di Adapt, Università Lumsa di Roma, Emmanuele Massagli; il direttore centrale coordinamento giuridico INL, Danilo Papa, e l’amministratore delegato di Umana, Giuseppe Venier. Sono previsti interventi anche del segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota; della Flai Cgil, Giovanni Mininni e della Uila Uil, Stefano Mantegazza.

Parteciperà il Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le Politiche Sociali, Tiziana Nisini.

In allegato la locandina dell’evento

 

WEBINAR-26-marzo-ore-10.30-agronetwork-confagricoltura-umana

Si è celebrata martedì negli Stati Uniti d’America la Giornata nazionale dell’Agricoltura. Come indicato in una nota ufficiale della Casa Bianca, la celebrazione è stata voluta dal presidente Biden per riconoscere “il valore unico e insostituibile” del settore e l’impegno assicurato da tutti gli operatori “per garantire, spesso con un grande rischio personale, l’approvvigionamento alimentare di fronte alle sfide senza precedenti poste dalla pandemia Covid-19”.
Ritengo che il messaggio lanciato dal presidente Biden possa essere idealmente esteso a tutti gli agricoltori, anche fuori dagli Stati Uniti – dichiara il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansantiperché la sicurezza alimentare è un bene pubblico a livello globale. Anche in Italia e a livello europeo i rifornimenti sono stati garantiti in ogni circostanza. La catena di creazione del valore è stata più forte della pandemia”.
Da sottolineare che nel suo messaggio il presidente Biden – aggiunge Giansanti – ha inteso evidenziare, in particolare, il ruolo fondamentale svolto dall’agricoltura per contrastare il cambiamento climatico: dal sequestro di carbonio alla produzione di energie rinnovabili. E l’innovazione è stata definita come la chiave di volta per un’agricoltura sempre più resiliente”.
Tra Unione Europea e Stati Uniti non mancano i punti di contrasto, ma è comune la consapevolezza che la forza dei sistemi agricoli in termini economici e sociali è costituita dalle imprese efficienti e competitive, che producono per il mercato e aperte alle innovazioni tecnologiche ai fini di una crescente sostenibilità ambientale” – sottolinea il presidente di Confagricoltura.
Le imprese agricole statunitensi hanno potuto fare affidamento su una serie di interventi straordinari a livello federale per contrastare l’impatto economico dell’emergenza sanitaria. Grazie ai sostegni pubblici, oltre 46 miliardi di dollari, il reddito netto dell’agricoltura USA si è attestato nel 2020 a 121 miliardi di dollari, come ha reso noto nei giorni scorsi il dipartimento di Stato all’agricoltura (USDA). Si tratta del livello più alto dal 2013.
Anche il recente piano di sostegno e rilancio dell’economia statunitense prevede una dotazione aggiuntiva di oltre 22 miliardi per il settore agricolo. Le risorse saranno in gran parte destinate all’acquisto di prodotti per il rafforzamento dei programmi di aiuto alimentare.

“Vogliamo investire, con l’utilizzo dei fondi del Recovery Plan, per sviluppare  filiere produttive legno-carta-energia e servizi ecosistemici che possono dare un contributo decisivo alla sostenibilità delle filiere agroalimentari e dell’ambiente”.

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e di Confagricoltura Piemonte  imprenditore agricolo di Cavallermaggiore (Cuneo) è stato eletto al vertice della Federazione nazionale di prodotto delle risorse boschive di Confagricoltura. Perito agrario, contitolare della “Allasia Plant” di Cavallermaggiore, azienda vivaistico-forestale con impianti produttivi dislocati su più unità operative a livello nazionale specializzata nei servizi alla filiera delle coltivazioni energetiche, in particolare biomasse ligno-cellulosiche.
La selvicoltura con l’utilizzo a fini produttivi delle foreste – ha affermato Allasia – può diventare un fattore trainante di sviluppo sostenibile delle aree rurale, soprattutto nei territori che presentano scarse alternative alle coltivazioni tradizionali. Abbiamo 11 milioni di ettari di bosco in Italia: con una selvicoltura efficiente, che va valorizzata e rafforzata soprattutto nelle aree montane, potremo creare nuova ricchezza, occupazione e contrastare in modo efficace il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico”.
La Federazione nazionale di prodotto delle risorse boschive di Confagricoltura ha la funzione di promuovere, assistere e coordinare le attività economiche per la produzione del legno ricavato non solo dalle foreste, ma anche dalle coltivazioni specializzate di essenze arboree, quali querceti di rovere, roverella e farnia, le faggete e i boschi di cerro, farnetto, fragno e vallonea, che nel nostro Paese superano ciascuna il milione di ettari. Un altro comparto del legno un tempo molto diffuso, poi abbandonato e oggi nuovamente in auge, è il pioppeto, che può contare su una superficie nazionale di circa 50.000 ettari di coltivazioni.
Il bosco – ricorda Confagricoltura – copre circa il 30% dell’intero territorio nazionale. Sulla base dei dati della Regione Piemonte negli ultimi 60 anni le superfici boscate del territorio subalpino sono aumentate dell’80%, arrivando ad occupare il 37% del territorio regionale, con 1 miliardo di alberi, 52 specie arboree e 40 specie arbustive. “Si tratta di un patrimonio di biodiversità eccezionale – sottolinea Allasia – che oltre a produrre legno valorizza il paesaggio e l’ambiente, contribuendo in modo determinante al sequestro dell’anidride carbonica e purificando l’aria”.
Nel corso del suo mandato Allasia intende impegnarsi per valorizzare il ruolo di boschi e foreste. “Molte aree sono in stato di abbandono – spiega Allasia – perché non redditizie, perché manca la viabilità forestale, perché la burocrazia per lo sfruttamento di queste risorse è eccessiva. È indispensabile conservare, manutenere e tagliare i boschi rinnovandoli: gli alberi che marciscono e non vengono asportati producono anidride carbonica anziché sequestrarla e in caso di piogge torrenziali diventano un pericolo per l’ambiente. Per questi motivi – sostiene Allasia – è necessario investire, anche con l’utilizzo dei fondi del Recovery Plan per sviluppare filiere produttive legno-carta-energia e servizi ecosistemici che possono dare un contributo decisivo alla sostenibilità delle filiere agroalimentari e dell’ambiente”.

Con la nota DGSAF n. 7036 del 18 marzo 2021 il Ministero della Salute fa presente che, considerate le imminenti festività della Pasqua, visto il probabile incremento del numero delle macellazioni di agnelli e capretti, a far data dal 20 marzo e sino al 5 aprile prossimo incluso si può estendere a 48 ore il tempo di sosta degli agnelli e capretti in attesa di macellazione.