Martedì 31 gennaio alle 11, nella sede di Confagricoltura a Palazzo Della Valle a Roma, verrà presentata la 3° edizione del Rapporto “AGRIcoltura100”, un progetto avviato da Confagricoltura e Reale Mutua, curato da Innovation Team.
AGRIcoltura100 è lo studio più approfondito sulla sostenibilità nel settore primario in Italia. Nato come modello di analisi pluriennale, misura il livello delle imprese agricole in quattro aree di sostenibilità: ambientale, sociale, gestione dei rischi e delle relazioni, qualità dello sviluppo. Lo fa aggregando 236 variabili, attraverso indicatori di attività, responsabilità-gestione e performance. In questa edizione il modello è stato arricchito con oltre 20 nuovi indicatori che misurano i risultati ottenuti dalle imprese.
Nel corso dell’evento, a cui prenderà parte anche il Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Vannia Gava, verranno presentati i risultati della ricerca che ha coinvolto circa 3.000 aziende agricole, rilevandone l’impegno dal punto di vista della sostenibilità, sotto ogni profilo, valorizzando così il contributo del settore primario alla crescita economica e sociale del Paese.
I giornalisti sono invitati a partecipare confermando la presenza a: immagine@confagricoltura.it

Il Ministero del lavoro ha modificato il modello UNILAV per introdurre le nuove “prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato”, previste dall’ultima legge di bilancio – in via sperimentale per il biennio 2023-2024 – in sostituzione dei cosìddetti voucher, che sono stati eliminati per il settore agricolo.
Confagricoltura evidenzia però che non sono ancora state date indicazioni utili per la corretta interpretazione ed applicazione della nuova forma contrattuale, che appare ibrida tra lavoro dipendente e occasionale e presenta diverse zone d’ombra che dovranno essere chiarite dalle amministrazioni competenti.
Infatti, la nota del ministero si limita ad aggiornare il modello UNILAV con l’inserimento, nella tabella “contratti” del codice “H.03.03.” che i datori di lavoro agricolo dovranno utilizzare per comunicare l’instaurazione, la modifica o la cessazione della particolare forma di rapporto di lavoro introdotta dalla legge di bilancio del 2023.
Rammentiamo al proposito che è necessario effettuare, prima dell’inizio della prestazione, una vera e propria comunicazione di assunzione, ai sensi dell’articolo 9-bis del decreto-legge n. 510 del 1996, e dunque attraverso il modello UNILAV.

Nei più recenti documenti di posizione, Confagricoltura ha espresso la necessità che il Governo agisca con la massima tempestività al fine di creare interventi e misure straordinarie, oltre a quanto attualmente previsto nei provvedimenti normativi, finalizzati a favorire la sostenibilità del debito delle imprese in modo che non sia compromessa la loro capacità di investimento.
Nello specifico Confagricoltura ritiene che occorra rendere più gestibile il peso del debito bancario per le imprese agricole, favorendo la ridefinizione del periodo di rimborso su scadenze più lunghe. Tale soluzione eviterebbe effetti sul merito di credito e permetterebbe di liberare liquidità anche per far fronte ai maggiori costi dell’energia, con l’obiettivo di evitare il sovraindebitamento delle imprese dovuto al rallentamento della crescita economica.
Inoltre, Confagricoltura reputa necessario che l’Unione Europea conceda un rinnovo delle moratorie sui prestiti e che aiuti a gestire una rimodulazione dei pagamenti: si tratta di una misura che, non generando indebitamento ulteriore, consentirebbe alle imprese di riprendersi economicamente e di far fronte agli impegni assunti.
Sarà anche necessario sollecitare il mondo bancario a dare piena attuazione alle operazioni di rinegoziazione o ristrutturazione dei finanziamenti in essere assistite dalla garanzia ISMEA, per attenuare le tensioni finanziarie delle imprese già appesantite dal ricorso massivo al credito bancario usato per far fronte alla crisi pandemica.

Alla presenza del Commissario straordinario nazionale Angelo Ferrari, del Commissario straordinario per la provincia di Alessandria Giorgio Sapino, dei rappresentanti delle principali associazioni venatorie, degli Ambiti territoriali di caccia dell’Alessandrino e delle organizzazioni agricole, si è svolto il 23 gennaio scorso, nella sede della Provincia di Alessandria, un incontro sul contenimento della Peste suina africana, anche per fornire un aggiornamento in seguito all’ultima riunione ministeriale del Gruppo operativo degli esperti Psa, che si è tenuta il 10 gennaio.
In quell’occasione, e anche nel corso dell’incontro alessandrino, l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa ha ribadito l’importanza per il Piemonte che non vengano frapposti ostacoli a daccapo llo svolgimento delle attività venatorie di depopolamento dei cinghiali.
“Come Regione – ha aggiunto Protopapa – abbiamo sollecitato questa riunione sulla gestione dell’emergenza Peste suina africana affinché la Provincia, con i Servizi veterinari e le associazioni venatorie, possa individuare una strategia per organizzare le attività di contenimento e monitoraggio della Psa”.
Confagricoltura Piemonte, pur apprezzando la posizione della Regione sul contenimento della malattia, ritiene il coordinamento delle attività non debba limitarsi al territorio piemontese.
“Anche alla luce dei nuovi casi di cinghiali infetti che si stanno continuando a trovare nelle aree di confine tra il Piemonte e la Liguria – ha affermato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – abbiamo chiesto, d’intesa con la Federazione degli agricoltori liguri, che venga costituito e convocato al più presto un tavolo permanente interregionale Piemonte e Liguria di confronto sull’argomento, in modo che si possano ricercare e concordare iniziative comuni di contrasto all’emergenza nell’interesse di tutti”.

A Palazzo della Valle si è conclusa la premiazione dei vincitori della settima edizione del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, realizzato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.
“Un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto e che ci riempie di orgoglio perché dimostra come l’agricoltura, non sia solo il settore primario, ma anche capace di intraprendere strade innovative, di riscatto sociale e di welfare per le fasce più fragili della popolazione. Senza perdere la propria dimensione economica e imprenditoriale, le aziende che praticano agricoltura sociale sottolineano la dimensione etica d’impresa. Un’intuizione che continua a dare i suoi frutti e un esempio di sostenibilità da imitare”. Lo ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
“Il MASAF – ha rimarcato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida – lavora per valorizzare l’agricoltura sociale e per sostenere i più fragili, giovani, donne e diversamente abili che, in questo modo, possano essere protagonisti di un modello virtuoso. La visione comunitaria e l’implementazione della naturale voglia di donarsi dell’uomo sono fattori da riscoprire e ringrazio Confagricoltura e le imprese associate per aver puntato sulla coesione sociale. In questo modo si può raggiungere l’obiettivo sano di creare ricchezza per poi redistribuirla. Il modello Italia, infatti, deve vedere un grande sostegno alle aziende per riscoprire, nel sistema economico nazionale, le potenzialità dell’agricoltura, che per troppo tempo è stata considerata un’attività di secondo piano. Il Governo è intervenuto anche per contrastare l’aumento dei prezzi, stanziando 500 milioni di euro per garantire un aiuto economico ai più deboli che assicuri prezzi al dettaglio calmierati.
“I quattro progetti premiati oggi – ha spiegato Angelo Santori, presidente di Senior L’Età della Saggezza Onlus – rafforzano e confermano la validità del nostro impegno nel valorizzare le iniziative di agricoltura riconducibili alla solidarietà tra le generazioni, all’occupazione e all’assistenza sociosanitaria dei soggetti più deboli, alla tutela dei diritti civili e all’inclusione sociale nelle zone rurali. Con questa iniziativa intendiamo favorire e supportare l’integrazione tra i diversi attori dell’agricoltura sociale e la realizzazione di modelli di buone pratiche”.
“L’agricoltura sociale è solidarietà, inclusione, integrazione, valorizzazione del territorio e della dimensione relazionale – ha dichiarato Virginia Antonini, Direttore della Sostenibilità e della Comunicazione Istituzionale di Reale Group – Per tradizione Reale Group è sempre stata vicina al mondo agricolo e, oggi più che mai, attraverso Reale Foundation siamo orgogliosi di sostenere, insieme a partner storici come Confagricoltura, iniziative etiche che offrono un contributo rilevante allo sviluppo del settore, generando ricadute positive in ambito sociale”.
“Questo bando ci consente di implementare e estendere l’esperienza di agricoltura sociale e di inclusione già avviata dal Parco archeologico di Pompei anche ad altre aree verdi di nostra competenza, come il Polverificio Borbonico di Scafati, coniugando l’esperienza sociale di coinvolgimento concreto di persone anche con disabilità e il loro possibile inserimento nel mondo del lavoro – ha sottolineato il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – alla valorizzazione di un patrimonio naturale dalle grandi potenzialità finora non adeguatamente sviluppato.
Crescono le aziende agricole che svolgono, oltre al regolare impegno legato alla coltivazione della terra e all’allevamento, attività sociali perfettamente integrate: +250% in otto anni (fonte: ISMEA 2020). L’agricoltura sociale è praticata dal 12,5% del totale delle imprese agricole; le attività più diffuse sono le fattorie didattiche e l’inserimento lavorativo di persone fragili (Rapporto Agricoltura100, Reale Mutua – Confagricoltura, 2022). Oltre la metà fattura tra 50mila e 1 milione di euro; solo il 12% supera il milione. La maggior parte si trova nel Nord Italia (41%), il 38% nel Sud (isole comprese) e il 21% nel Centro (CREA).
Ad aggiudicarsi l’edizione 2022 di “Coltiviamo agricoltura sociale” con 40.000 euro e una borsa di studio ciascuno per il “Master di Agricoltura Sociale” presso l’Università di Roma Tor Vergata, sono stati i progetti:

– Parco Archeologico di Pompei, storia di una rinascita – azienda agricola Di Landro Francesco (Napoli – Salerno)

– Fili d’Erba – Azienda Agricola La Fattoria di Bubi e Mimi (Cuneo)

– L’Orto Terapeutico di Lu – Azienda Agricola Mirai (Cagliari).

Il premio speciale di 20.000 euro, inserito a favore delle cooperative sociali che si occupano della gestione e riqualificazione del verde pubblico, è andato a “Giardino in Movimento” – Cooperativa Sociale Agricola Pane e Signore, di Genova.

 

foto: Confagricoltura