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È nata ufficialmente l’Associazione Albugnano 549 che riunisce 13 vignaioli impegnati nel progetto di promozione e sviluppo del vino Albugnano DOC e dei suoi territori. La zona di produzione del Nebbiolo dell’Alto Monferrato Albugnano DOC comprende i comuni di Albugnano, Pino d’Asti, Castelnuovo Don Bosco e Passerano Marmorito: in totale 22 ettari di terreno. L’associazione è stata presentata ufficialmente il 28 febbraio alle ore 11 presso il Circolo dei lettori “Sala Grande” a Torino. Hanno collaborato alla riuscita del progetto il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e l’enologo Gianpiero Gerbi.
I produttori con la collaborazione dell’enologo Gianpiero Gerbi stanno lavorando ad un nuovo disciplinare migliorando ed integrando quello originale del 1997. Il vino prodotto sarà un Nebbiolo in purezza affinato in legno per un minimo di 18 mesi e in bottiglia per almeno 6 mesi. La formazione collinare di Albugnano ha una matrice pedologica che si inserisce nella categoria delle Marne di Sant’Agata, proprio come parte delle Langhe, anche se i terreni a livello superficiale presentano in talune zone affioramenti tufacei alternati a percentuali sabbiose più evidenti. Da non dimenticare le altitudini, le zone vitate partono da 300 metri per arrivare a 540.
Presidente del sodalizio è Andrea Pirollo, titolare dell’azienda Cà Mariuccia, di frazione Sant’Emiliano di Albugnano, il segretario generale Valeria Gaidano della Tenuta Tamburnin di frazione Bardella di Castelnuovo Don Bosco ed i soci sono: Tenuta Tamburnin e Terre dei Santi (Castelnuovo Don Bosco), azienda agricola Cascina Quarino (Aramengo), aziende agricole Pianfiorito, Roggero Bruno e Marco, Cà Mariuccia, Alle Tre Colline, Maurizio Calcagni, Mario Vai, Orietta Perotto e Tommaso Nebbia (Albugnano), azienda agricola Mosso Mario (Moncucco Torinese) e azienda agricola Masparone (Pino d’Asti). Tra gli obiettivi proposto dalla neonata associazione vi è anche quello di costruire una rete di relazioni salde tra imprenditori del settore con progetti condivisi per tutelare la cultura locale e l’ambiente.
Uno degli scopi del nostro consorzio“, ha dichiarato il presidente del Consorzio del Barbera, Filippo Mobrici, “è quello di coinvolgere i produttori delle piccole DOC (piccole in quanto a numeri e non per questo da considerarsi minori) che hanno assoluto bisogno di essere aiutati a farsi conoscere ed apprezzare dai consumatori. Pertanto confermo l’interesse per questo vino che con il Freisa, pur con produzione più limitata deve aprirsi al mondo dell’enoturismo“.

 

Il gruppo dell’associazione “Albugnano 549” durante la presentazione ufficiale (foto tratta da: www.tamburnin.it)