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Il presidente dell’associazione al convegno in corso alla Fattoria di Maiano di Fiesole: “Nel nostro Paese 26 mila strutture, una risorsa per la valorizzazione delle aree interne e del turismo sostenibile”. Il vicepresidente di Confagricoltura Brondelli: “Investire in nuove figure professionali come i manager turistici per i borghi”
Presente anche la Confagricoltura di Asti rappresentata da Maria Pia Lottini 

Gli agriturismi italiani offrono qualità, autenticità e sostenibilità, tre valori che fanno dell’Italia un’eccellenza unica al mondo, e si confermano un tassello strategico per il turismo sostenibile e la valorizzazione delle aree interne, un volàno per il Paese e una garanzia per lo sviluppo economico e sociale di borghi e territori rurali”. Lo ha detto Augusto Congionti, presidente nazionale di Agriturist, durante il convegno “Agriturist racconta l’agriturismo italiano: passato, presente e futuro”, organizzato oggi alla Fattoria di Maiano, a Fiesole, dall’Associazione nazionale per l’Agriturismo, l’ambiente e il territorio.
Con oltre 26.000 aziende attive in Italia – ha spiegato Congionti – l’agriturismo rappresenta un esempio virtuoso di integrazione tra produzione agricola e turismo esperienziale. Le nostre strutture non si limitano all’accoglienza o alla ristorazione, ma offrono attività che valorizzano il territorio, come le fattorie didattiche, le fattorie sociali e la vendita diretta dei prodotti tipici. Questo è ciò che rende l’agriturismo unico nel panorama mondiale”.
Gli agriturismi italiani sono, direi, naturalmente sostenibili: molti utilizzano energie rinnovabili, come il fotovoltaico o le biomasse, e promuovono il recupero dei materiali nell’ambito della ristorazione. Siamo un modello per il turismo sostenibile e diffuso – ha continuato il presidente di Agriturist – ma per crescere abbiamo bisogno di un maggiore sostegno da parte delle istituzioni, soprattutto per semplificare le normative e ridurre gli ostacoli burocratici”.
Luca Brondelli, vicepresidente nazionale di Confagricoltura, ha invece sottolineato il ruolo sociale degli agriturismi. “Sono una risposta concreta allo spopolamento delle aree interne – ha detto – e alla salvaguardia del patrimonio culturale e architettonico delle campagne italiane. L’agriturismo non è solo un’opportunità economica, ma un presidio fondamentale per il territorio”.
Brondelli ha poi analizzato i nuovi trend del turismo post-pandemia: “I turisti non si accontentano più di un soggiorno in un luogo suggestivo. Vogliono essere protagonisti, scoprire i processi produttivi, partecipare a degustazioni e immergersi nella vita rurale. Ecco perché stiamo investendo nella formazione di figure professionali capaci di soddisfare queste esigenze – ha detto il vicepresidente nazionale di Confagricolturacome i manager turistici per i borghi, in collaborazione con università e centri di ricerca”.

Alcune immagini del convegno

 

Non trasformiamo l’agriturismo. E’ nato e continua ad essere un’attività strettamente connessa a quella agricola, per sostenere il reddito del produttore. Guardiamo avanti accompagnando le imprese verso l’auspicata ripresa, senza tornare a vecchi sistemi che creano differenze tra regione e regione”. Questo l’invito di Augusto Congionti, presidente di Agriturist, l’associazione che riunisce gli agriturismi di Confagricoltura, in relazione all’attività governativa e parlamentare per le misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19 del DL Sostegni Bis.
Mentre nel decreto Sostegni Bis si afferma, giustamente, la stretta connessione di lavoro nelle attività agrituristiche con quella agricola principale – ad avviso di Agriturist –, si rischia, se non si interviene subito per impedire l’abrogazione del comma 2 dell’art.4 della legge quadro 96/2006, di consentire comportamenti difformi nelle varie regioni, creando disparità e confusione.
L’agriturismo – spiega Congionti – è regolato da leggi regionali. Per armonizzare il territorio la prima legge quadro sull’agriturismo (n. 730/85) aveva individuato il criterio guida del tempo lavoro, cioè quello necessario allo svolgimento dell’attività, agricola e agrituristica. Questo principio, adottato e riconosciuto dalle regioni, era riuscito a rendere omogenea l’attività sul territorio nazionale, chiarendo pure i rapporti tra imprese agrituristiche e pubblica amministrazione. Quindi, per Agriturist, il parametro da continuare ad utilizzare per il rapporto di connessione tra le due attività non può che essere basato sul calcolo del tempo lavoro”.
Infine, va assolutamente considerata l’entità delle perdite subite dalle aziende agricole sul fatturato dell’attività connessa, cioè quella agrituristica. “I 24mila agriturismi italiani, con la pandemia e le conseguenti restrizioni, hanno perso oltre 1 miliardo e duecento milioni di euro“, conclude Congionti. “Non vorremmo rischiare ora di rimanere fuori anche dal meccanismo dei contributi di ristoro”.

Augusto Congionti (nella foto), imprenditore agricolo biologico e operatore agrituristico in provincia di Macerata dal 1987, è il nuovo presidente nazionale di Agriturist, l’associazione che riunisce gli agriturismi di Confagricoltura. Lo ha eletto oggi l’assemblea riunita a Palazzo Della Valle, a Roma, in sostituzione di Cosimo Melacca, che ha terminato il suo mandato.
Ringrazio tutti per la partecipazione – ha detto il neo presidente di Agriturist – lavoro, da sempre, per la crescita della nostra Associazione. Per questo credo nella forza dell’impegno, dell’equilibrio e della collaborazione. Siamo prima di tutto soci di Confagricoltura, che hanno scelto di diventare imprenditori agrituristici e ritengo che, operare in sinergia con l’Organizzazione madre, sia una priorità strategica per lo sviluppo dell’agricoltura e dell’agriturismo”.
Congionti, 59 anni, è stato componente del consiglio Agriturist nazionale ed è presidente di Agriturist Marche. Nel 1987 ha realizzato la prima fattoria didattica italiana offrendo agli ospiti attività per conoscere l’agricoltura e il territorio. Conduce dal 2003 l’agriturismo “Terre di Sibilla”, che offre soggiorno, ristorazione, iniziative culturali e didattiche nella sua azienda biologica, situata all’interno del Parco dei Monti Sibillini.
L’assemblea di Agriturist, oltre al presidente, ha eletto anche i consiglieri: Michelangelo De Benedittis (Puglia), Lorenzo De Pompeis (Abruzzo), Pierpaolo Palmisano (Puglia), Paola Pedroni (Emilia Romagna), Rosario Romeo (Sicilia), Chiara Sattin (Veneto), Emanuele Savona (Sicilia), Livia Soliani (Emilia Romagna) e Alessandro Tebaldi (Veneto), tra cui verranno eletti i vicepresidenti.
Agriturist – ha concluso Augusto Congionti – ha costruito questo grande fenomeno al tempo stesso economico, culturale e apprezzato dalla società. Consapevole della nostra storia e della nostra forza intendo continuare a caratterizzare e promuovere l’offerta turistica delle aziende associate”.