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Si è tenuto questa mattina ad Alessandria un incontro sulla filiera del latte organizzato dalla Regione Piemonte. Un confronto sulle politiche di sviluppo del settore, tra aumenti dei costi di produzione e sfide ambientali. Per Confagricoltura Piemonte è intervenuto Guido Oitana, presidente della sezione lattiero casearia, di cui si riporta l’intervento:

La situazione degli allevamenti da latte in Piemonte continua a essere delicatissima. La crisi che sta vivendo il comparto è sostanzialmente determinata da livelli di quotazione di latte alla stalla non ancora sufficienti a coprire gli elevati costi di produzione, nonostante una buona ripresa della domanda, in particolare di quella interna.
Il mercato a livello europeo è tonico:

– il prezzo del latte spot è di 65 centesimo il litro;
– il prezzo medio europeo del latte alla stalla è di 57 centesimi il litro;
– il prezzo del latte alla stalla in Piemonte è di 47 centesimi il litro.

Nella nostra Regione sono attive 1.622 stalle da latte con quasi 121 mila vacche. La produzione di latte piemontese l’anno scorso ha raggiunto il quantitativo complessivo di circa 1.150.000 tonnellate, per un valore all’origine che si aggira intorno a 437 milioni di euro. Se non si interviene per riequilibrare i prezzi molte stalle potrebbero chiudere l’attività, con danni irreparabili non solo per i produttori, ma per l’intero sistema zootecnico piemontese.
In Piemonte la situazione è ulteriormente acuita dal fatto che la quotazione del latte piemontese, per effetto di una valorizzazione della qualità diversa da quella della Lombardia e di un gap strutturale che vede una scarsa presenza di cooperative lattiero casearie, è mediamente inferiore di 2 centesimi al litro rispetto alle altre regioni confinanti. È quindi giunto il momento di superare questo divario con una tabella latte qualità che tenga conto del mutato scenario economico e possa remunerare adeguatamente gli allevatori.
Confagricoltura Piemonte ha chiesto più volte all’assessore Protopapa di convocare un tavolo alla presenza di tutti gli attori del comparto lattiero caseario in quanto ritiene che, in una situazione in cui i costi di produzione rispetto ad un anno fa sono aumentati del 300% per i concimi, di oltre il 60% per i mangimi e quelli dell’energia continuano a crescere vertiginosamente ogni giorno, sia necessario uno sforzo congiunto di tutta la filiera per evitare di mettere in ginocchio chi produce.
A fronte di questa situazione di difficoltà, altre Regioni, tra cui la Puglia e la Toscana, hanno stanziato significative risorse per venire incontro agli allevatori con contributi per capo di età superiore a 24 mesi. Chiediamo che anche la Regione Piemonte si faccia parte attiva per individuare i fondi necessari a finanziare un analogo intervento.
Infine, chiediamo alla Regione di adoperarsi in una efficace azione di sensibilizzazione nei confronti della filiera lattiero casearia affinché vi sia una più equa distribuzione dei ricavi tra i diversi attori, evitando posizioni dominanti di alcuni soggetti“.

 

   

L’intervento di Guido Oitana all’incontro di questa mattina ad Alessandria

Le imprese agricole sono alle prese con un’esplosione dei costi di produzione che, in assenza di interventi, rischia di avere un forte impatto sulle prospettive dei raccolti”. Così ha affermato il presidente Massimiliano Giansanti, nell’ambito dell’assemblea nazionale di Confagricoltura. “Molti agricoltori stanno valutando di rinviare le semine o di modificare i normali assetti produttivi, proprio per le difficoltà che stanno vivendo. Al riguardo abbiamo chiesto un intervento al governo nell’ambito delle discussioni in corso sulla manovra”.
Il problema di liquidità delle imprese è grave – sottolinea Confagricoltura – e rischia, come evidenziato al governo, di generare una nuova situazione di incertezza in una fase cruciale per la ripresa post pandemica. La semplice proroga delle scadenze non è sufficiente.
Agli associati il presidente Giansanti ha quindi illustrato le linee del Piano stategico nazionale annunciato dal Ministro Patuanelli alle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, evidenziando che si tratta di una sintesi equilibrata tra le diverse esigenze di cui tener conto, “fermo restando le nostre riserve sugli obiettivi di fondo e sugli strumenti della nuova politica agricola comune”.
In Europa sarà anche necessaria una difesa sempre più forte dagli attacchi alla dieta mediterranea, rappresentati non solo dal Nutriscore, ma anche dalle discussioni in corso, in seno al Parlamento europeo, sulle iniziative sulla lotta contro il cancro, che hanno messo ingiustamente sotto accusa anche il consumo moderato di vini e di carni rosse.
In vista del nuovo anno, Giansanti ha quindi annunciato gli obiettivi della Confagricoltura, a proposito di digitalizzazione, energie rinnovabili e Agricoltura 4.0.