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Si comunica, come già preannunciato, che il termine per la presentazione della dichiarazione Aiuti di Stato Covid è stato prorogato dal 30 giugno p.v. al 30 novembre 2022
La proroga è conseguenza dell’entrata in vigore del decreto legge “Semplificazioni” (D.L. n. 73/2022) che all’art. 35 prevede il differimento al 30 giugno 2023 del termine per la registrazione degli aiuti di Stato, riconosciuti ai sensi delle Sez. 3.1 e 3.12 del Temporary Framework Covid, nel RNA (Registro nazionale degli aiuti Stato), nonché nei registri aiuti di Stato SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) e SIPA (Sistema Italiano della Pesca e dell’Acquacoltura).

In allegato il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate

Provvedimento proroga novembre autodichiarazione TF 22 6 22

Concreti, in linea generale, gli interventi destinati alla liquidità e agli investimenti per le imprese. Apprezziamo in particolare i provvedimenti per le PMI agricole, della pesca e dell’acquacoltura che, secondo quanto riportato dal comunicato stampa del CDM, innalzerebbe al 100% l’intervento della garanzia diretta ISMEA per le imprese che hanno avuto un incremento dei costi per l’energia, i carburanti o per le materie prime”. Questo il commento del presidente di Asti Agricoltura, Gabriele Baldi, alle anticipazioni sul decreto-legge che introdurrà misure urgenti che riguardano le politiche energetiche nazionali, la produttività delle imprese e l’attrazione degli investimenti, oltre a politiche sociali e per contenere gli effetti della guerra in Ucraina.
Il provvedimento deciso dal Consiglio dei Ministri potenzia e crea nuovi strumenti per contrastare gli effetti della crisi scatenata dal conflitto russo/ucraino. Per l’energia sono previste misure per ridurre i costi, semplificare le autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti, con l’obiettivo di potenziare la produzione energetica nazionale. Su questo fronte esprimiamo soddisfazione per le specifiche misure volte a potenziare, specificatamente, la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo in un’ottica di diversificazione e non solo di autoconsumo, anche attraverso le misure del PNRR dedicate alla transizione verde.
Sul fronte energetico, come Confagricoltura ha sempre sottolineato, è proprio l’agricoltura che può essere in prima linea per contribuire a diminuire la dipendenza energetica italiana dall’estero, a partire dal gas russo, attraverso il biogas agricolo. Abbiamo calcolato – continua Baldi – che in poche settimane possiamo aumentare del 20% la produzione elettrica da biogas, per arrivare ad un aumento fino al 200% entro i prossimi tre anni. Importante anche la possibilità di utilizzare il concime organico (digestato) per rispondere alla minore disponibilità di fertilizzanti chimici dalla Russia”.
Confagricoltura, infine, apprezza anche le misure previste per il rafforzamento dei crediti d’imposta, per gli investimenti in beni immateriali, per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze tecnologiche, nonché il credito d’imposta del 28% per gli autotrasportatori, riconosciuto per far fronte all’eccezionale incremento del costo del carburante. “Il primario – conclude il direttore dell’associazione agricola provinciale Mariagrazia Baravallecon giusta attenzione e strategie appropriate può aumentare il suo già importante contributo al Paese, far crescere l’auto-approvvigionamento delle produzioni alimentari, limitare le dipendenze energetiche e contribuire a costruire una base economica solida e sostenibile per l’Italia”.