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Il Ministero della Transizione ecologica ha firmato il progetto per la rinaturazione dell’area del Po e che coinvolge tutti gli enti interessati di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
Il progetto, del valore complessivo di circa 360 milioni di euro, è uno degli impegni previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta di un investimento che interesserà l’intero bacino del fiume Po in cui ricadono, fra l’altro, 37 Siti Natura 2000 e la Riserva MAB Po Grande. E’ un intervento diretto al miglioramento dell’ecosistema fluviale, alla navigazione, alla sicurezza e alla qualità della vita per chi vive in quelle zone.
Il Po, infatti, è una delle sei aree prioritarie per la connettività ecologica e l’adattamento ai cambiamenti climatici, dove avviare una diffusa azione di ripristino ambientale, rappresentando un primo passo per la più grande e importante azione di recupero ecologico e di adattamento nel nostro Paese.
Il progetto vede il coinvolgimento dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po e prevede la rinaturazione di 37 aree lungo il suo corso più altre 7 nel Delta del Po, con 5 tipologie di interventi: riqualificazione, riattivazione e riapertura di lanche e rami abbandonati; riduzione dell’artificialità dell’alveo e in particolare l’adeguamento dei “pennelli”; riforestazione diffusa naturalistica; contenimento di specie vegetali alloctone invasive.