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Siamo da sempre convinti che il nostro settore possa dare un importante apporto per l’indipendenza energetica italiana. Aver voluto incoraggiare la produzione di rinnovabili in ambito agricolo, dando la possibilità agli impianti a biogas esistenti di incrementare la propria capacità produttiva fino al 20%, dimostra che siamo sulla strada giusta. Ora occorre proseguire in questa direzione”. Questo il commento di Confagricoltura in merito al “taglia prezzi” oggi in Aula, che ha accolto, in generale, le sollecitazioni della Confederazione. L’Organizzazione degli imprenditori agricoli apprezza la decisione, contenuta nel decreto, di concedere più tempo alle Autorità distrettuali di bacino per completare le sperimentazioni sul deflusso ecologico, consentendo di adattare gli strumenti attuativi vigenti e garantire la razionale utilizzazione delle risorse idriche per le produzioni.
Bene, per Confagricoltura, in materia di pratiche sleali per la filiera delle carni, aver esteso l’elenco dei prodotti deperibili a base di carne includendone alcuni ai quali sarebbero garantite tempistiche di pagamento più favorevoli. Positiva anche l’attenzione del decreto allo sviluppo dell’imprenditoria giovanile utilizzando lo strumento della garanzia pubblica ISMEA. Importante, nell’attuale quadro di emergenza, aver voluto dare maggior ossigeno alle imprese, posticipando la restituzione del capitale finanziato.
Ci aspettavamo, però, un intervento più incisivo sull’abbattimento dei costi – conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – in particolare sul gasolio agricolo: il credito d’imposta resta limitato al primo trimestre, esclusivamente per la trazione delle macchine agricole”.

La Regione Piemonte ha disposto recentemente nuovi adempimenti in materia di assegnazione di gasolio agricolo a prezzo agevolato che dovranno essere ottemperati da tutte le aziende agricole. Le direttive alle quali le aziende dovranno attenersi sono le seguenti:

– Ai fini dell’assegnazione del gasolio agricolo per l’anno 2021, sarà obbligatorio comunicare al proprio CAA di appartenenza tutti i serbatoi di gasolio e benzina detenuti ed utilizzati in azienda, i quali verranno poi registrati sul sistema informativo regionale.

– I prelievi non potranno essere superiori alla capienza dei serbatoi detenuti (decurtati dell’eventuale giacenza).

– Ogni azienda agricola dovrà possedere un proprio deposito/distributore: la condivisione dello stesso serbatoio tra ditte diverse (anche se padre e figlio), in caso di controllo, può configurarsi come truffa con tutti i relativi risvolti penali.

– In fase di assegnazione dell’acconto o dell’assegnazione in un’unica soluzione, sarà valutata la congruità delle giacenze dichiarate al 31/12/2020. All’interno della pratica non sarà più possibile dichiarare una giacenza a zero litri, in quanto dovrà essere presa in considerazione anche la giacenza nei serbatoi di tutti i trattori. Se il primo prelievo di gasolio si verificherà in un periodo già avanzato della stagione, a fronte di una dichiarazione di giacenza a zero al 31/12, si creerà un’incongruenza nella successiva verifica dei consumi, con possibili decurtazioni e la necessità di dichiarare una giacenza cospicua a fine annata.

– Ci sarà una nuova stretta sulle lavorazioni assegnabili: non saranno ammesse lavorazioni in assenza di attrezzature idonee. Per l’inserimento delle attrezzature sarà necessario un documento giustificativo della proprietà. Alla fine dell’anno, durante la fase della verifica annuale dei consumi, dovranno essere indicate tutte le lavorazioni effettivamente eseguite e i relativi consumi (lavorazione per lavorazione). Questa modifica segue il principio di quanto già istituito dal registro obbligatorio istituito dalla Agenzie delle Dogane a cui saranno assoggettate le ditte che utilizzano gasolio industriale o per autotrazione.
Si raccomanda quindi agli agricoltori di tener traccia delle lavorazioni eseguite. Chi effettua lavorazioni per conto terzi deve registrare tali lavorazioni nella data in cui sono state eseguite. Sarà obbligatorio utilizzare una scheda per ogni cliente in cui dovranno essere registrate le lavorazioni effettuate durante l’anno. Si raccomanda di prestare attenzione alla redazione delle fatture relative ai lavori in conto terzi. Queste dovranno essere coerenti con la scheda cliente e le relative lavorazioni eseguite.

– In caso di variazioni significative dell’azienda durante l’anno, (ad esempio aumento o diminuzione dei terreni coltivati, estirpazione di vigneti o vendita di attrezzatura). Sarà obbligatorio redigere una dichiarazione di variazione che potrà comportare la diminuzione o l’aumento del gasolio ancora disponibile. In caso di mancata dichiarazione non potranno comunque essere giustificate le lavorazioni eseguite su superfici o con attrezzature non più presenti.

L’Ufficio UMA di Confagricoltura Asti raccomanda a tutti gli associati di prestare particolare attenzione alla gestione del gasolio agricolo. Negli ultimi anni sono aumentati i controlli da parte della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane, ma anche i controlli dei serbatoi di stoccaggio in materia di sicurezza ambientale.

Nella giornata di giovedì 3 dicembre 2020, è stata emanata una circolare da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che esclude, come richiesto da Confagricoltura, i depositi e i distributori di gasolio agricolo dall’obbligo di comunicazione e dal registro di carico e scarico. Tale obbligo sarebbe entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 2021.

In allegato la circolare dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Agenzia Dogane e Monopoli_03-12-2020

 

A fine 2019 con il decreto legge fiscale (DL 124/2019 convertito nella legge 157/2019) sono stati introdotti nuovi obblighi per:
• gli esercenti depositi per uso privato, agricolo ed industriale di capacità superiore a 10 metri cubi;
• gli esercenti apparecchi di distribuzione automatica di carburanti per usi privati, agricoli ed industriali, collegati a serbatoi la cui capacità globale supera i 5 metri cubi.
I nuovi adempimenti sono stati via via modificati, prorogati e semplificati con alcuni interventi legislativi, da ultimo dall’articolo 130 (Differimento di alcuni adempimenti in materia di accisa) del D.L. 19 maggio 2020 n. 34 convertito con modificazioni nella Legge 77/2020 (Decreto rilancio).
Gli adempimenti attualmente previsti sono i seguenti:
• per gli esercenti depositi aventi capacità superiore a 10 metri cubi e non superiore a 25 metri cubi nonché per gli esercenti apparecchi di distribuzione collegati a serbatoi la cui capacità globale risulti superiore a 5 metri cubi e non superiore a 10 metri cubi, vi è l’obbligo di dare comunicazione di attività all’Ufficio dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli competente per territorio (in precedenza era prevista la denuncia); ai medesimi soggetti è attribuito un codice identificativo;
• gli esercenti di cui sopra tengono il registro di carico e scarico con modalità semplificate, come disciplinato dalla Circolare prot. 240433/RU del 30 dicembre 2019;
• i nuovi adempimenti hanno efficacia per entrambe le fattispecie a partire dal 1°gennaio 2021.
L’attuazione di questi obblighi è stata portata nuovamente all’attenzione del Parlamento al fine di semplificare ulteriormente i nuovi adempimenti. La proposta di emendamento che è stata presentata nell’ambito della discussione parlamentare sul disegno di legge di Bilancio è che i depositi/apparecchi di distribuzione siano esonerati dalle nuove disposizioni, con particolare riferimento alla tenuta del registro di carico e scarico, che rappresenterebbe un onere burocratico aggiuntivo nel caso in cui i prodotti contenuti nel deposito/distributore siano già soggetti agli adempimenti di cui al DM 454/2001 per l’assegnazione dell’agevolazione sul carburante.

La Regione Piemonte ricorda che, ai sensi del D.M. in oggetto, per tutti gli utenti UMA che hanno prelevato carburante nell’anno precedente, entro il 30 giugno 2020 vige l’obbligo di presentare al competente ufficio regionale, la dichiarazione di avvenuto impiego del carburante nell’uso agevolato prelevato nell’anno 2019.
La suddetta verifica prevede l’indicazione dei quantitativi utilizzati per gli impieghi dichiarati e quelli non utilizzati (rimanenze al 31/12/2019), di cui si tiene conto in sede di assegnazione nell’anno solare in corso, nonché le lavorazioni eseguite in azienda dalle imprese agromeccaniche indicandone le generalità dei titolari, la ragione sociale e la sede legale.
Si segnala, inoltre, che anche le ditte che hanno cessato l’attività sono tenute a rispettare il termine del 30 giugno 2020. La cancellazione dal Registro UMA prevede la contestuale verifica dei consumi relativa all’ultima assegnazione ricevuta.
L’Ufficio UMA di Confagricoltura Asti è a disposizione per qualsiasi chiarimento.