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Una scelta di vita in sostegno delle aziende agricole, dell’intera filiera agroalimentare, ma soprattutto a tutela dei consumatori italiani e stranieri, della dieta mediterranea e di tutto il Made in Italy”. E’ sempre stata molto netta la posizione di Confagricoltura contro il Nutriscore, il sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato in Francia pensato per semplificare l’identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare attraverso l’utilizzo di due scale correlate: una cromatica divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, ed una alfabetica comprendente le cinque lettere dalla A alla E.
A Confagricoltura nazionale fa eco anche l’unione astigiana che considera il Nutriscore contrario a tutti i principi dell’alimentazione italiana.
Un problema molto serio, soprattutto per le ricadute economiche sull’export del nostro Paese e sui vincoli imposti alle aziende di tutta la filiera agroalimentare nella commercializzazione dei loro prodotti.
Asti Agricoltura auspica una revisione di questo sistema di classificazione degli alimenti, appoggiando invece l’alternativa rappresentata dal Nutrinform Battery, che non valuta i singoli cibi, quanto piuttosto la loro incidenza all’interno della dieta.
E’ notizia recente però che anche lo stesso Governo francese sembra nutrire dubbi e perplessità in vista dell’approvazione di questo metodo. Come riportato dalla stampa francese, il Ministro dell’Agricoltura, Julien Denormandie, ha dichiarato che “è necessaria una revisione della metodologia su cui si basa il sistema, perché determina classificazioni che non sono necessariamente conformi alle abitudini alimentari”.
Non è accettabile un sistema nutrizionale ‘a fisarmonica’ degli alimenti che gratifica quelli che possono essere modificati perché frutto di un processo di trasformazione di ingredienti, magari di origine sintetica, e penalizza quelli che sono il frutto di cultura enogastronomica, tradizioni, territori, clima”, affermano il presidente e il direttore di Asti Agricoltura Gabriele Baldi e Mariagrazia Baravalle.
Nutriscore non fornisce informazioni sulla composizione del cibo ma dà un verdetto generale sul cibo, escludendo tutti quei prodotti che da sempre sono stati pilastri fondamentali per la nostra alimentazione e con essi tutti gli attori della filiera impegnati a produrli”. “Confidiamo – concludono i vertici della Confagricoltura di Astiin un deciso intervento da parte del Governo italiano in merito alla questione, ma ci rafforza la recente presa di posizione del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha assicurato il pieno impegno dell’Esecutivo nella tutela della filiera agroalimentare italiana”.