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Il nocciolo rappresenta una coltura in forte espansione e la richiesta sempre in aumento della Tonda e Gentile impone una maggiore scrupolosità e attenzione da parte dei corilicoltori”. E’ quanto emerso a Moncalvo, in occasione del corso di formazione dal titolo “Nocciolo: molto più di una semplice coltura”, organizzato da Confagricoltura Asti, che ha avuto luogo sabato 9 marzo presso la sede della Pro Loco.
Un incontro tecnico, in cui i relatori, di fronte ad una platea di quasi 100 persone, hanno avuto l’opportunità di illustrare le tecniche di coltivazione di questa pianta e i metodi di lotta contro i parassiti, facendo anche il punto della situazione sul mercato corilicolo e sulle sue quotazioni.
La giornata ha avuto inizio alle ore 10, con la registrazione di tutti i partecipanti e successivamente, alle 10,30, con il saluto da parte del sindaco di Moncalvo Aldo Fara e l’intervento iniziale di Mariagrazia Baravalle, direttore di Confagricoltura Asti che si è detta compiaciuta e soddisfatta per la grande affluenza di partecipanti, segnale positivo che denota sempre più un maggiore interesse per questo comparto.
Il nocciolo è una coltura intorno alla quale si possono fare diverse considerazioni: di carattere tecnico, ma anche socio economico e culturale – ha affermato il direttore – Per quanto riguarda l’aspetto economico (ambito che ovviamente riscuote maggiore interesse da parte di tutti, ndr) ricordo, tra l’altro, che è stato presentato più di un anno fa dalla Ferrero, a Roma, proprio in sede nazionale di Confagricoltura, un progetto di filiera denominato ‘Progetto Italia’, finalizzato all’incremento delle superfici di nocciolo su tutto il territorio nazionale. Ritengo che anche sul nostro territorio ci siano grandi potenzialità per inserirsi in questo tipo di circuito così come è però possibile seguire percorsi di assistenza tecnico-economica al di fuori di tale progetto e comunque forieri di importanti risultati”.
L’incontro è entrato successivamente nel vivo con gli interventi tecnici di Enrico Masenga, consulente tecnico specialistico di Confagricoltura Asti e di Claudio Aloi, consulente Isagro, società italiana che opera in ricerca, sviluppo, produzione e distribuzione di agro farmaci.
La nocciola negli ultimi anni è diventata protagonista dell’agricoltura. La richiesta da parte dall’industria dolciaria è sempre in aumento e questo non può che far ben sperare -ha esordito Masenga – ma per raggiungere un prodotto di qualità è necessario operare con cura e attenzione già al momento dell’impianto; durante questa fase infatti, si compiono scelte che potrebbero condizionare irreversibilmente l’intero ciclo produttivo. Un impianto mal eseguito o realizzato in modo approssimativo può portare all’insorgenza di malattie”.
Malattie che sono poi state trattate nella seconda parte della lezione teorica da Claudio Aloi, consulente Isagro che ha introdotto il problema della cimice asiatica, vero e proprio flagello per questa coltura: “sin dalla sua introduzione accidentale in Italia, in Emilia nel 2012, la cimice asiatica è risultata devastante nella sua dannosità a carico di numerose specie coltivate. Isagro, nella sua esperienza specifica di quasi 50 anni, ha messo a punto una trappola a feromoni denominata Isatrap Cyma. Questa trappola è di semplice realizzazione e rappresenta un piccolo passo verso una soluzione al problema in veste eco sostenibile”.
Dopo il pranzo preparato dalla Pro Loco di Moncalvo, il gruppo di lavoro si è spostato presso l’azienda agricola di Paolo Cerrato, sempre a Moncalvo, dove, con lo stesso forte interesse e coinvolgimento, i partecipanti hanno assistito alla lezione in campo tenuta da Claudio Sonnati, dottore agronomo della fondazione Agrion che, dopo un’ulteriore spiegazione teorica, ha poi mostrato a tutti i presenti diversi tipi di potatura che vanno eseguiti durante l’anno tenendo conto dei periodi e delle condizioni atmosferiche.

 

Alcune immagini della giornata di sabato a Moncalvo

 

 

 

 

Cresce l’interesse per il nocciolo in Italia, grazie anche all’aumento dei consumi di nocciole nel mondo. Questa coltura presenta un grande potenziale, ed ha tutte le carte in regola per offrire interessanti opportunità ai produttori sia in termini economici sia di sostenibilità ambientale. La provincia di Asti non fa eccezione e anche sul nostro territorio si sta assistendo ormai da anni ad un forte trend di crescita. Di conseguenza è cresciuta anche la consapevolezza da parte degli agricoltori ad operare in questo settore e la richiesta per una maggiore specializzazione.
E’ per questo che Confagricoltura Asti, da sempre attenta alle esigenze dei corilicoltori,  sta organizzando un corso di formazione dal titolo “Il nocciolo, molto di più di una  semplice coltura”, che avrà luogo sabato 9 marzo, a Moncalvo, presso la sede della Pro Loco (Via Testa Fochi, 14). Una giornata di formazione gratuita sia teorica sia pratica in cui sarà possibile conoscere le tecniche di coltivazione e di potatura e di lotta ai parassiti che culminerà in una dimostrazione pratica di potatura vera e propria presso un’azienda agricola di Moncalvo.
La giornata avrà inizio alle ore 10, e, dopo la registrazione di tutti i partecipanti (l’iscrizione è obbligatoria: segreteria@confagriasti.com) e l’intervento di apertura da parte del neodirettore di Confagricoltura AstiMariagrazia Baravalle, l’incontro entrerà nel vivo con la relazione di Enrico Masenga, consulente tecnico nonché coordinatore delle misure agroambientali di Confagricoltura Asti.
Dopo il pranzo offerto dalla Pro Loco di Moncalvo a tutti i presenti, la giornata proseguirà nel pomeriggio con la lezione pratica. I partecipanti, intorno alle 14,30, si sposteranno presso l’azienda agricola di Paolo Cerrato a Moncalvo, dove avranno l’opportunità di assistere ad una dimostrazione di potatura del nocciolo a cura di Claudio Sonnati, dottore agronomo della Fondazione Agrion. L’incontro avrà termine alle ore 16. Info: tel. 0141.434943

Anche quest’anno il premio messo in palio da Confagricoltura Asti per il “Miglior Bue allevato in provincia di Asti” è rimasto “in zona”, “spostandosi” di pochi chilometri dalla cittadina aleramica. Ad aggiudicarsi l’ambito trofeo – insieme a un premio in denaro – è stato Bruno Farotto, allevatore di Penango,.
La Fiera Nazionale del Bue Grasso di Moncalvo, giunta alla sua 381° edizione ha riservato anche quest’anno numerose sorprese e una sorprendente quantità di visitatori, come sempre molto affezionati a questa storica rassegna che da secoli riesce a ricreare una magica simbiosi tra la piazza, cuore pulsante della comunità e del commercio, e i buoi, simbolo del lavoro e della vocazione contadina di questa realtà.
Se il Piemonte è tra le regioni al mondo che nel 2019 bisogna visitare, secondo Lonely Planet, il merito non è soltanto delle istituzioni ma soprattutto dei tantissimi piccoli imprenditori, agricoltori, allevatori che ci hanno creduto“, ha dichiarato con orgoglio il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, presente a Moncalvo insieme ad altre autorità. Numerose le personalità presenti: l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, la consigliere regionale Angela Motta, il presidente della Provincia di Asti Marco Gabusi, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Mario Sacco e il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, che è stato premiato con il “Bue d’Argento” “per aver sostenuto come amministratore e come presidente di Fondazione bancaria l’agricoltura e soprattutto l’allevamento di razza bovina piemontese”. Presente anche Andrea Cerrato, presidente del consorzio turistico Sistema Monferrato, di cui Confagricoltura Asti è official partner da marzo.
Confagricoltura Asti grande protagonista della fiera, ben rappresentata anche da due aziende zootecniche associate che si sono distinte in diverse categorie: si tratta di Angelo Nicola di Moransengo che si è aggiudicato il 3° premio per la categoria “vacche di razza piemontese” e il 2° premio per la categoria “buoi grassi di razza piemontese” e la Società Agricola Gilli di Villanova d’Asti che ha ottenuto il 4° premio all’interno della categoria “manzi grassi di razza piemontese”.
La Fiera del Bue Grasso di Moncalvo rappresenta un modello vincente di come un intero territorio possa essere valorizzato nel rispetto delle antiche tradizioni”, ha affermato Ezio Veggia, commissario straordinario di Confagricoltura Asti, durante il suo intervento, “ma dobbiamo avere la consapevolezza che è necessario fare di più. Il comparto zootecnico, e tutto ciò che ne deriva (impianti di biogas, energie rinnovabili, ecc., ndr), può essere sicuramente un’ottima soluzione, ma solamente con una costante presenza di giovani all’interno delle aziende. Molti hanno già intrapreso questo tipo di attività e molti altri percorreranno questa strada in futuro. Confagricoltura Asti sarà sempre al loro fianco e al fianco delle aziende, passo dopo passo, durante il loro percorso”, ha concluso Veggia.
Il commissario ha inoltre ricordato la presenza, proprio a Moncalvo, dell’ufficio recapito di Confagricoltura inaugurato lo scorso 18 ottobre in Piazza Carlo Alberto, 6, presso l’agenzia della Reale Mutua Assicurazioni, aperto al pubblico nei giorni di giovedì e venerdì, dalle 08,30 alle 13.

 

Alcune immagini della 381° Fiera del Bue Grasso di Moncalvo

 

 

 

 

 

La Città di Moncalvo si prepara alla Fiera del Bue Grasso, giunta quest’anno alla 381° edizione. L’elogio alla carne piemontese torna all’interno del panorama di una delle rassegne più antiche esistenti su tutto il territorio nazionale. La Fiera vera e propria avrà luogo mercoledì 5 dicembre 2018, con la premiazione di tutti i capi e dei loro allevatori, ma la Città di Moncalvo inizierà la lunga serie di iniziative già domenica 2 dicembre e proseguirà fino a domenica 9 dicembre. Un appuntamento imperdibile e irrinunciabile per allevatori, turisti e curiosi che ogni anno partecipano numerosissimi alla secolare fiera aleramica che, dallo scorso anno, ha assunto carattere nazionale.
Da qualche anno presente alla rassegna zootecnica, Confagricoltura Asti consegnerà anche in questa edizione non soltanto un premio speciale per il “Miglior Bue allevato in provincia di Asti”, ma anche un premio in denaro che, negli ultimi tre anni, è stato assegnato proprio a due allevatori moncalvesi. Per l’associazione datoriale astigiana questa sarà anche l’occasione per rafforzare ulteriormente la propria presenza sul territorio, alla luce della recente apertura dell’ufficio di recapito (avvenuta lo scorso 18 ottobre) situato in Piazza Carlo Alberto 6 presso gli uffici dell’agenzia della Reale Mutua Assicurazioni.
Quest’anno la fiera vedrà anche la partecipazione del Consorzio turistico Sistema Monferrato, presieduto da Andrea Cerrato – di cui Confagricoltura Asti è official partner da marzo – che da oltre un anno si sta impegnando per creare brand turistici per la valorizzazione del territorio del Monferrato.
La Fiera del Bue Grasso di Moncalvo è sempre riuscita a consolidare il rapporto tra i consumatori e gli imprenditori del comparto zootecnico nostrano, accorciando la filiera e riportando l’attenzione sull’assoluta qualità delle nostre carni bovine”, queste le parole di Luisella Torchio, responsabile del settore tecnico di Confagricoltura Asti. “Ci siamo assunti la responsabilità di garantire l’eccellenza delle nostre carni, le più sicure del mondo e alimento essenziale in qualsiasi dieta equilibrata, aiutando a comunicare le scrupolose attenzioni che gli allevatori astigiani usano nei confronti della salute degli animali e nel rispetto dei rimi naturali”.

 

 

Due immagini dell’edizione 2017 della Fiera del Bue Grasso di Moncalvo: a sinistra, la premiazione di un allevatore di Confagricoltura Asti; a destra, i giganti bianchi che “sfilano” sul ring

 

Confagricoltura Asti è lieta di annunciare che GIOVEDI’ 18 OTTOBRE 2018 aprirà ufficialmente l’Ufficio Recapito di Moncalvo.
Siamo a Moncalvo, in Piazza Carlo Alberto, 6, presso gli uffici dell’Agenzia della Reale Mutua (entrata sotto i portici della piazza). L’Ufficio di Moncalvo osserverà il seguente orario di apertura al pubblico: giovedì e venerdì dalle 08,30 alle 13.

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Per info: 0141434943 – asti@confagricoltura.it