Articoli

Focus su sostenibilità e competitività del settore con il vicepresidente Emo Capodilista al summit “Respiro e grido della terra”, in programma da oggi

Confagricoltura sarà presente per la prima volta al Merano WineFestival, che da oggi, fino all’8 novembre, farà convergere nella cittadina altoatesina centinaia di produttori vinicoli e non solo, per un totale di 700 player dell’agroalimentare impegnati in numerose iniziative, masterclass, showcooking e altri eventi.
Il tema conduttore della 31° edizione del Festival ideato da Helmuth Köcher è da sempre la sostenibilità, che, nel pomeriggio di domani, sarà approfondito al Teatro Puccini, declinato in linea con il titolo di questa edizione: “Respiro e grido della terra”.
Sarà il vicepresidente di Confagricoltura e imprenditore vitivinicolo Giordano Emo Capodilista a portare il contributo della Confederazione nell’ambito di questo tema che vede impegnate da tempo le aziende del comparto, fortemente orientate ai mercati internazionali e alle prese con una concorrenza sempre più agguerrita.
L’Italia – afferma Emo Capodilista – sconta un divario dimensionale rispetto a competitor come Australia, Stati Uniti e Nuova Zelanda o, a livello europeo, della Francia, che conta un’estensione media per azienda di cinque volte superiore alla nostra. Tuttavia, l’Italia sta progressivamente strutturando le proprie imprese vinicole nel rispetto delle varietà produttive, grande ricchezza del nostro vino”.
Le criticità e le potenzialità del settore saranno evidenziate con uno sguardo rivolto al futuro dell’export delle imprese, dove la valorizzazione dell’eccellenza diviene un elemento cruciale per il successo sui mercati esteri.
Il summit continuerà anche sabato 5 novembre con incontri, gruppi di analisi e approfondimenti sul tema dell’acqua, in quanto risorsa primaria e fondamentale per la vita, l’innovazione, la sicurezza alimentare e la sostenibilità delle filiere enologiche.
Al Merano WineFestival, infine, sarà presente per la prima volta uno spazio di Confagricoltura con le sue aziende in un’area espositiva nell’Arena Gourmet’s, riservata a istituzioni, agroalimentare e consorzi di tutela vini.

La Regione Piemonte ha incrementato la dotazione finanziaria del bando sull’Operazione 4.1.1 – Miglioramento del rendimento e della sostenibilità delle aziende agricole del PSR aperto nel 2021. L’integrazione dei fondi disponibili, richiesta in più occasioni anche da Confagricoltura, è stata possibile grazie all’utilizzo delle economie originate dai bandi precedenti dell’Op.4.1.1, da aiuti di Stato regionali non utilizzati e dalla dotazione finanziaria residua dello stesso bando 2021, il tutto per un ammontare complessivo di oltre 16 milioni di euro, che si aggiungono allo stanziamento iniziale di 28 milioni di euro.
Grazie a queste nuove risorse sarà possibile avviare all’istruttoria i progetti di investimento di ben 180 aziende, che avevano presentato domanda di contributo lo scorso anno ed erano risultate ammissibili ma non finanziabili per carenza di fondi.
Tra qualche giorno verrà approvata la determinazione che consentirà l’ammissione in istruttoria di tutti i progetti a 21 punti per le aree con lettera A, B, C1 e a 18 punti per le aree C2, D.
Conseguentemente gli agricoltori interessati saranno informati via PEC dal competente settore agricoltura e cibo sul ripescaggio delle loro istanze, con indicazioni dei tempi per presentare l’eventuale documentazione integrativa utile al fine di procedere con l’attività istruttoria.

Per ulteriori informazioni consultare l’ufficio tecnico della Confagricoltura di Asti.

Giunta alla 52esima edizione, la Giornata Mondiale della Terra, che si celebra il 22 aprile, ricade quest’anno in un contesto che evidenzia con forza la necessità di incrementare le produzioni agricole interne, preservando e recuperando le materie prime e garantendo produttività e fertilità dei suoli. Confagricoltura ricorda che su questi due binari si sta muovendo la politica europea. Bruxelles ha destinato a colture 4 milioni di ettari di aree ecologiche continentali per fare fronte al deficit di approvvigionamento causato da molti fattori, tra cui i cambiamenti climatici, e oggi accelerato dal conflitto in Ucraina. Parallelamente, la UE porta avanti il suo piano di riforestazione previsto dal Green Deal che prevede la piantumazione di 3 miliardi di alberi entro il 2030. Obiettivo a cui l’Italia partecipa da protagonista, con un patrimonio boschivo cresciuto di oltre mezzo milione di ettari negli ultimi dieci anni e arrivato complessivamente a 11 milioni di ettari, pari a circa il 37% del suolo nazionale.
Confagricoltura evidenzia che sono le oltre 700mila aziende agricole attive sul territorio nazionale a garantire, con il loro lavoro quotidiano, la tutela del patrimonio boschivo e delle biodiversità colturali attraverso pratiche che sposano modelli di produzione evoluti.
Lo dimostra anche il report di AGRIcoltura100, il progetto che Confagricoltura e Reale Mutua portano avanti per la misurazione del livello di sostenibilità del settore primario italiano. Attraverso specifiche e rigide misurazioni di performance, il report testimonia come sostenibilità ambientale e sociale siano centrali per più della metà delle oltre 2.100 imprese coinvolte nell’indagine.

L’Operazione 4.1.1 del PSR in applicazione del Regolamento (UE) n. 1305/2013 prevede la concessione di contributi per l’ammodernamento delle aziende agricole.
L’epidemia da coronavirus recentemente insorta, oltre che una drammatica crisi sanitaria, ha determinato altresì (anche in conseguenza del blocco del movimento delle persone e delle attività lavorative), una grave crisi economica generalizzata che ha investito anche il settore agroalimentare, rallentandone la produzione e lo sviluppo e determinando di conseguenza una situazione di potenziale rischio anche per quanto riguarda l’approvvigionamento alimentare della popolazione.
Preso atto di questo fatto, con il presente provvedimento si approvano i criteri di selezione e le disposizioni per l’adozione di un nuovo bando di presentazione domande finalizzato a sostenere le aziende agricole nella realizzazione di investimenti idonei a mitigare le conseguenze della epidemia (strutture e attrezzature per stoccaggio, trasformazione, lavorazione, commercializzazione e vendita diretta prodotti; mezzi per consegna a domicilio). Potranno pertanto essere richiesti con la domanda di sostegno esclusivamente gli investimenti indicati nella tabella allegata al bando.
Al bando 2020 vengono destinate risorse pari ad euro 4.000.000,00 (di cui euro 682.400,00 di quota di cofinanziamento regionale) derivanti da minori spese di risorse già precedentemente assegnate ai bandi degli anni 2015, 2017 e 2019 della medesima Operazione 4.1.1 (minori spese accertate con determinazione dirigenziale n. A17-296 del 15.05.2020), per cui il presente provvedimento non determina nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale. Beneficiari del bando sono gli Imprenditori Agricoli Professionali (esclusivamente domande presentate da aziende agricole singole). Tenendo conto del carattere particolare del presente bando, che intende dare una risposta celere ad una situazione di emergenza finanziando investimenti di rapida realizzazione, non potrà essere richiesta in domanda la nuova costruzione di edifici rurali ma esclusivamente interventi di miglioramento / ristrutturazione di tali edifici. Per ragioni di celerità nella attuazione del bando e nella esecuzione degli investimenti, non vengono individuati nuovi criteri di selezione da sottoporre al Comitato di Sorveglianza del PSR, ma vengono confermati i criteri di selezione del bando 2019, con esclusione del punteggio del sesto criterio di selezione che non viene attivato in quanto il bando è rivolto esclusivamente ad interventi attuati da aziende agricole singole (non sono ammesse domande presentate da due o più aziende agricole per investimenti collettivi per uso comune) e non è possibile la
predisposizione di programmi integrati in quanto non vi è la contestuale apertura delle domande della Operazione 6.1.1. In conseguenza della riduzione della gamma degli investimenti ammissibili e della gamma dei punteggi di priorità, il punteggio di priorità minimo per la presentazione delle domande viene ridotto da 14 a 8 punti.
Verranno predisposte graduatorie separate per le domande presentate da aziende agricole site in aree svantaggiate (Aree D e Aree C2) e per le domande presentate da aziende agricole site in aree A, B, C1; alle domande presentate da aziende agricole site in aree Aree D e Aree C2 viene assegnata una quota del budget complessivo del bando pari al 25%. I contributi regionali previsti dal presente provvedimento verranno erogati dall’Agenzia Regionale Piemontese per le Erogazioni in Agricoltura (ARPEA) in quanto attività rientrante nelle competenze istituzionali di detta Agenzia. Sarà demandata alla Direzione Agricoltura e Cibo – Settore Strutture delle imprese agricole e agroindustriali ed Energia rinnovabile l’adozione degli atti necessari per l’attuazione del presente provvedimento.

Le proposte della Commissione penalizzano il potenziale produttivo dell’agricoltura e del sistema agroalimentare europeo. E’ una prospettiva che non condividiamo, anche perché aumenterebbero le importazioni da Paesi terzi che applicano regole diverse e meno rigorose”.
E’ il commento del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, sui contenuti delle comunicazioni, presentate oggi dalla Commissione, relative alla biodiversità e al sistema alimentare (“Dal produttore al consumatore”).
Nel contesto dell’emergenza sanitaria in atto, l’agricoltura e il sistema agroalimentare sono stati considerati alla stregua di attività essenziali, anche dalla Commissione UE. I prodotti destinati all’alimentazione hanno una valenza pubblica che, in futuro, non dovrà essere sottovalutata e sacrificata”, aggiunge Giansanti.
Alla base degli indirizzi della Commissione, c’è una visione che richiede un approfondimento e una valutazione d’impatto economico. La crescita produttiva non è per forza di cose in contraddizione con la sostenibilità ambientale, con la tutela delle risorse naturali e con la salvaguardia della biodiversità”
“Importanti risultati sono già stati raggiunti in Italia e a livello europeo. Occorre andare avanti, con il ricorso e la diffusione delle innovazioni tecnologiche, a partire dalla genetica, e con una più stretta collaborazione tra ricerca scientifica e imprese”, puntualizza Giansanti.
Le comunicazioni della Commissione contengono anche elementi di sicuro interesse. E’ il caso dell’indicazione relativa all’origine dei prodotti e delle informazioni nutrizionali, se fondate in modo esclusivo su rigorosi criteri scientifici”.
Resta poi da chiarire il coordinamento tra gli orientamenti presentati oggi dalla Commissione e la riforma della PAC in discussione dal 2018 e che, sembra ormai scontato, entrerà in vigore nel 2023”, rileva il presidente di Confagricoltura.
I processi legislativi potrebbero sovrapporsi, facendo perdere di vista la coerenza tra i diversi obiettivi. Per questo – conclude Giansanti – nei giorni scorsi ho inviato una lettera alla presidente della Commissione von der Leyen, proponendo una valutazione sull’opportunità di lanciare una nuova riforma della PAC, tenendo conto dei punti di forza espressi dalle imprese agricole europee nel corso della pandemia”.