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Ingenti danni alle coltivazioni arboree e in campo ed alle strutture (capannoni, serre, tunnel) sono stati provocati da grandinate e vento forte che, nello scorso fine settimana, hanno flagellato le campagne in tutta Italia, a macchia di leopardo. Raffiche violente di vento hanno causato cadute di alberi e allettamento delle colture già alte in campo. La grande quantità di acqua che sta cadendo in molte provincie, se da un lato era necessaria dopo i mesi di siccità autunnale e invernale, dall’altro sta rendendo estremamente difficoltosa la produzione di fieno. Lo sottolinea Confagricoltura che sta facendo una prima ricognizione dei danni. Ricognizione ancora parziale, perché l’instabilità atmosferica prosegue anche in questa settimana.
I tecnici di Confagricoltura sono all’opera su tutto il territorio e già contano danni per vari milioni di euro. Di seguito una prima mappa sulla situazione territoriale.
Per quanto riguarda l’Astigiano, un violento nubifragio con presenza di grandine si è abbattuto sabato pomeriggio sull’area nord ovest (prevalentemente nei comuni della Valle Versa, ma anche nella zona di Moncalvo). La grandinata di sabato ha rappresentato un ulteriore episodio di maltempo in un periodo caratterizzato da repentini cambiamenti climatici. E come al solito a farne le spese maggiori è sempre l’agricoltura. I tecnici di Confagricoltura Asti si sono subito messi al lavoro per quantificare l’entità del danno subito e nonostante sia ancora prematuro effettuare una stima precisa delle conseguenze, si sono ipotizzati comunque danni prevalentemente su vite e piante da frutto (in modo particolare sui noccioli), ma non sono state risparmiate neanche le colture spigate. Tutto questo lo si è potuto desumere considerando l’intensità della precipitazione e le dimensioni dei chicchi di grandine (come si può osservare nella foto).
Nella giornata di lunedì infatti le telefonate ai nostri uffici zona da parte delle aziende agricole associate a Confagricoltura Asti non hanno tardato a farsi sentire. I nostri soci hanno segnalato ingenti danni che hanno interessato gran parte della loro produzione e la coltura più colpita è la vite. Il nocciolo e le altre piante da frutto, nonostante le prime impressioni negative di sabato pomeriggio, sembra che abbiano resistito e si registrano alcuni danni solamente nei comuni dove è stata maggiore l’intensità della grandine.
La grandinata di forte intensità, ma fortunatamente di breve durata, è stata abbastanza circoscritta nella zona della Valle Versa. I comuni più colpiti sono stati: Montiglio Monferrato, Tonco, Montechiaro d’Asti e Cunico. la perturbazione si è poi spostata a Portacomaro fino a raggiungere la città di Asti e alcuni comuni a sud del Tanaro, perdendo poi gradualmente di intensità.