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Il settore del vino sta vivendo un buon momento e le aziende italiane stanno recuperando le forti perdite subite negli scorsi due anni. Contrariamente a quello della pasta e dei prodotti da forno, il vitivinicolo non ha problemi nel reperire la materia prima, ma potrebbe trovarsi a far fronte alla scarsità di vetro: a mancare infatti sarebbero le bottiglie per la prossima vendemmia. A seguito del conflitto ucraino – russo c’è stato un considerevole aumento dei costi energetici, che ha colpito pesantemente i produttori italiani di bottiglie, e, per di più, tre dei più grandi stabilimenti dell’est Europa sono stati demoliti dai bombardamenti. Non è stato ancora quantificato l’ammanco teorico, mentre è stato valutato il grado di autosufficienza dei magazzini italiani, che dovrebbero riuscire a far fronte alle richieste, grazie a 39 impianti attivi. Tuttavia, dopo un secondo rincaro del vetro avvenuto nei giorni scorsi, le cantine stanno valutando le alternative offerte dai mercati mondiali e sono orientate a intraprendere anche altre azioni, tra le quali anche quella di presentare un esposto all’Autorità antitrust.