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Nel primo semestre di quest’anno, a causa della pandemia Covid-19, gli scambi commerciali hanno fatto registrare una contrazione senza precedenti a livello mondiale. In termini di quantità, il taglio è stato di circa il 20% sullo stesso periodo del 2019.
Lo ha reso noto Confagricoltura sulla base degli indicatori in tempo reale messi a punto dall’Organizzazione mondiale del commercio (WTO).
Nonostante le misure di sospensione e controllo delle esportazioni adottate da alcuni Paesi – rileva il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansantiil commercio internazionale di materie prime agricole ha fatto registrare una diminuzione dell’8%, sensibilmente inferiore a quella media. Solo gli scambi di componenti elettronici hanno avuto un andamento analogo”.
Dalle ultime proiezioni del WTO risulta che l’evoluzione del commercio internazionale è, al momento, in linea con lo scenario meno pessimistico delineato all’inizio dell’emergenza sanitaria per l’intero 2020. Scenario che prevede una riduzione degli scambi in misura del 13% sull’anno precedente.
Si tratta di previsioni da prendere con molta cautela – sottolinea Giansanti – perché la situazione resta incerta a livello sanitario e sotto il profilo del potenziale impatto sulla ripresa economica. Resta il fatto, messo in evidenza dal WTO, che gli ordini di esportazione e il movimento dei container sono in ripresa. Dobbiamo essere pronti a cogliere tutte le occasioni per la ripartenza delle esportazioni agroalimentari italiane”.
Nel 2019 – aggiunge il presidente di Confagricolturale esportazioni agroalimentari della Spagna sono ammontate a oltre 53 miliardi di euro. Raggiungere gli stessi livelli è assolutamente alla nostra portata. Lo scarto da colmare è di circa 9 miliardi. A questo riguardo, risulterebbe di grande importanza la conclusione di un accordo di libero scambio con il Regno Unito”.
Un altro passaggio di rilievo sarebbe la fine del contenzioso tra Unione europea e Stati Uniti sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing – conclude Giansanti – per eliminare i dazi aggiuntivi che da ottobre dello scorso anno gravano sulle nostre esportazioni di formaggi, salumi, agrumi e liquori, destinate al mercato statunitense per un controvalore di circa 500 milioni di euro”.

C’è ancora tempo e modo per evitare una guerra commerciale tra UE e USA. Chiediamo alla Commissione europea di aprire con urgenza un negoziato con gli Stati Uniti, per evitare l’imposizione di dazi doganali aggiuntivi sui nostri prodotti”. E’ la dichiarazione rilasciata dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sulla decisione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), già anticipata ai rappresentanti delle due parti, di autorizzare gli USA ad applicare tariffe aggiuntive sulle importazioni dalla UE nel quadro del contenzioso sugli aiuti pubblici al gruppo Airbus. La decisione sarà ufficializzata a fine mese. Gli Stati Uniti hanno già preparato una lista dei prodotti da colpire che comprende le eccellenze del “Made in Italy” agroalimentare: dai vini, ai formaggi, all’olio d’oliva.
La Commissione Europea ha dichiarato di essere pronta a replicare ai dazi USA, con contromisure da applicare sui prodotti importati dagli Stati Uniti per un controvalore di 20 miliardi di euro.
Occorre il massimo impegno per evitare una guerra commerciale che sarebbe fortemente lesiva per l’Italia. Gli USA sono il primo mercato extraeuropeo per il comparto agroalimentare, con un valore di oltre 4 miliardi di euro”, dichiara il presidente di Confagricoltura. “La via da seguire con assoluta urgenza è quella del dialogo bilaterale” conclude Giansanti.