E’ stato presentato dal presidente della Commissione Agricoltura Mirco Carloni, insieme al Ministro Francesco Lollobrigida, il “Decreto Legna” del MASAF. Il provvedimento contempla lo stanziamento di 500 mila euro l’anno, dal 2023, per l’attività di raccolta di legname nei territori colpiti, nei cinque anni antecedenti la data di avvio della procedura, da eventi atmosferici o meteorologici dove, con provvedimento statale, sia stato dichiarato lo stato di emergenza o, con provvedimenti regionali o provinciali, sia stato dichiarato lo stato di allerta metereologica o di calamità.
Si tratta di una misura che, oltre ad agevolare gli imprenditori agricoli e forestali nella raccolta del legname depositatosi negli alvei dei fiumi e dei torrenti, sulle sponde dei laghi e sulle coste senza rischiare di incorrere in sanzioni, coniuga un’importante azione di lotta al dissesto idrogeologico con l’impiego della biomassa legnosa recuperata nella filiera corta per la produzione di energia termica.
Il Ministero dell’Agricoltura avvierà una procedura per l’individuazione dei progetti, in sede di prima applicazione entro 30 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento (che è ancora in attesa di pubblicazione in G.U.), mentre a regime entro il 31 marzo di ogni anno.

Valorizzare maggiormente le produzioni nazionali di pasta ottenuta con 100% di grano duro italiano, intensificando anche i controlli sulle produzioni “italian sounding“; fronteggiare la volatilità dei prezzi puntando ancora di più sui contratti di filiera; riattivare la Commissione Unica Nazionale per il grano duro per aiutare a migliorare la conoscenza dei processi di formazione dei prezzi.
Sono queste le priorità che Filippo Schiavone, componente di Giunta di Confagricoltura, ha esposto al Tavolo sul grano duro convocato oggi al MASAF alla presenza del Ministro Francesco Lollobrigida.
La recente evoluzione delle quotazioni di mercato a livello nazionale sta preoccupando non poco gli operatori del comparto. Sono in particolare le quotazioni del grano duro all’origine che nelle ultime settimane si sono contratte notevolmente con riduzioni anche del 10% su base settimanale”, ha affermato Schiavone.
Sulle piazze di Bari e Foggia le quotazioni del grano duro ‘fino’ all’origine sono crollate del 25-26% da inizio anno e del 14-15% nell’ultimo mese.
La questione della tenuta del prezzo pone un serio problema di autoapprovvigionamento – ha spiegato Schiavone – mentre negli ultimi anni si era assistito a un miglioramento del tasso di autoapprovvigionamento per il grano duro, la minore remunerazione della materia prima potrebbe indurre a contrarre le semine e quindi la produzione nazionale con un maggiore ricorso alle importazioni”.
Questa situazione – evidenzia Confagricoltura – farà aumentare anche il potenziale dell’export verso l’Italia, che nel 2022 aveva subito un vero e proprio crollo con un calo delle importazioni dal Canada di oltre il 40%. Nel 2022 l’Italia, primo produttore mondiale di pasta, ha importato più grano duro dall’UE (essenzialmente da Francia e Grecia) che dal Canada, tradizionalmente primo Paese fornitore.
E’ inoltre essenziale – ha concluso Schiavone – avere maggiore conoscenza della situazione di mercato con dati aggiornati e disponibili in materia. A questo scopo, tuttavia, Confagricoltura non ritiene sia confacente l’obbligo di istituzione e tenuta del registro di carico e scarico di cereali e derivati, il cosiddetto ‘granaio d’Italia’ che sinora non è di fatto partito se non in via sperimentale e che rischia di tradursi unicamente in un ulteriore aggravio burocratico per le imprese”.

Nei giorni scorsi il Ministero dell’Agricoltura ha presentato alle organizzazioni agricole le linee guida per utilizzare le risorse del Fondo per la Sovranità Alimentare previsto dalla Legge di Bilancio per il 2023, che dispone di una dotazione complessiva di 110 milioni di euro, di cui 35 disponibili nel corso del 2023. Le intenzioni del Ministero in materia prevedono di sostenere alcune importanti filiere nazionali che da qualche tempo attraversano una fase critica. In particolare sono cinque i sistemi produttivi che si intendono incentivare attraverso il sostegno pubblico: il mais con 10 milioni di euro, le proteine vegetali con 9 milioni, il frumento tenero con 5 milioni, l’orzo con 4 milioni e le carni bovine con 7. In questo modo l’intera dotazione disponibile per il corrente anno sarebbe allocata.

La Camera di Commercio di Torino – Settore Sviluppo Competitività e Internazionalizzazione e Unioncamere Piemonte – Sportello Europa delle Camere di commercio del Piemonte, nell’ambito delle attività della rete comunitaria Enterprise Europe Network di cui fanno parte come Consorzio ALPS, in collaborazione con l’ufficio Help Desk Brexit dell’Agenzia ICE e con l’Agenzia per la Coesione Territoriale – Organismo di Gestione della Riserva di Adeguamento alla Brexit, organizzano per venerdì 14 aprile p.v. dalle ore 11:00 alle ore 13:00 il webinar online su piattaforma Webex dal titolo:

Brexit in pillole per gli esportatori italiani e presentazione Bando per

contrastare gli impatti negativi generati dalla Brexit

L’incontro sarà occasione per approfondire le procedure di esportazione verso il Regno Unito e di presentazione del bando “BAR – Riserva di Adeguamento alla Brexit, strumento speciale di emergenza “una tantum” istituito dalla Commissione Europea su impulso del Consiglio Europeo con il Regolamento (UE) n. 1755 del 6 ottobre 2021, che si pone l’obiettivo di contrastare le conseguenze economiche, sociali, territoriali e ambientali della Brexit negli Stati membri e mitigare gli impatti negativi sulla coesione economica, sociale e territoriale.

L’iniziativa seguirà il seguente programma:

–      h. 11.00 Introduzione ai lavori

–      h. 11.10 I servizi della rete Enterprise Europe Network a supporto delle imprese

                Marianna Mucci, ALPS EEN Unioncamere Piemonte

–      h. 11.20 Brexit in pillole per gli esportatori italiani e i servizi dell’Help Desk

Gabriella Migliore, Help Desk Brexit, Agenzia ICE – Ufficio di Londra

–      h. 12.00 La Riserva di Adeguamento alla Brexit e l’Avviso pubblico a sostegno delle imprese danneggiate        

                dalla Brexit

                 Teresa Costa, Organismo di Gestione della BAR – Agenzia per la Coesione Territoriale

                 Andrea Casadei, Project Manager BAR – Agenzia per la Coesione Territoriale

–      h. 12.45 Dibattito

–      h.13.00 Chiusura dei lavori

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione entro le ore 15:00 del 13/04/2023 sulla piattaforma Piemontedesk: http://piemontedesk.pie.camcom.it/webinar/bandobrexit.

Gli iscritti riceveranno, il giorno prima dell’evento all’email indicata in fase di iscrizione, il link di collegamento alla piattaforma Webex.

Si invia in allegato il programma di dettaglio.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a:

Camera di commercio di Torino, Settore “Sviluppo competitività e internazionalizzazione”

ALPS Enterprise Europe Network

Tel. 011 5716342

E-mail sviluppo.competitivita@to.camcom.it

Sito: https://www.to.camcom.it/opportunita-e-partner-allestero

 

Unioncamere Piemonte – Sportello Europa ALPS Enterprise Europe Network

Tel. 011 5716191

E-mail sportello.europa@pie.camcom.it

Sito: https://pie.camcom.it/europa/sportello-europa

 

Ulteriori informazioni sulla Riserva di Adeguamento alla Brexit – BAR  sono disponibili al seguente link:

https://www.agenziacoesione.gov.it/bar/.

Confagricoltura esprime piena soddisfazione per i risultati ottenuti nel Decreto Siccità appena varato dal Governo, all’interno del quale sono presenti diverse linee di intervento per arginare il fenomeno climatico estremo che rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura con l’avvicinarsi della stagione estiva.
In primo luogo, la Confederazione esprime soddisfazione per l’articolato volto a ben delineare gli ambiti di intervento della Cabina di regia già operativa sul tema e della figura del Commissario straordinario. Particolare apprezzamento per la misura volta al riutilizzo delle acque reflue depurate ad uso irriguo attraverso il rilascio di un provvedimento autorizzatorio unico, un intervento fortemente auspicato da Confagricoltura.
Le procedure semplificate per la realizzazione di infrastrutture idriche, tra cui i progetti di desalinizzazione, e per la realizzazione di invasi aziendali per gli imprenditori agricoli sono concreti manifesti di un iniziale impegno da parte del Governo in carica di cercare di risolvere le future carenze di approvvigionamento della risorsa blu.
Un segno di ulteriore sensibilità del Governo emerge altresì dall’istituzione degli Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici e per il contrasto dei fenomeni di scarsità idrica presso ciascuna Autorità di bacino distrettuale. Questi organismi saranno determinanti per la raccolta, l’aggiornamento e la diffusione dei dati relativi alla disponibilità e all’utilizzo della risorsa idrica nel distretto idrografico di riferimento.