La Regione nei mesi scorsi ha approvato alcune modifiche al regolamento vigente sulle attività agrituristiche e dell’ospitalità rurale, in particolare relative alle strutture che vogliano acquisire la definizione di “posto tappa” e di “ospitalità rurale familiare”. Il provvedimento definisce le caratteristiche e i requisiti necessari per la classificazione delle strutture, nonché due loghi distintivi per la loro identificazione. Per il posto tappa, in particolare, tra i requisiti fondamentali è prevista la collocazione degli agriturismi e delle aziende agricole, che siano singoli o parte di una rete, in località che si trovano all’interno della rete del patrimonio escursionistico regionale, che conta su circa 19mila km di sentieri e per cui, secondo quanto previsto dalla l.r. 12/2010, sono in fase di registrazione oltre 50 itinerari. Tra le caratteristiche richieste ai titolari di posti tappa anche l’offerta di un servizio di ristoro per gli escursionisti e, in caso di itinerari cicloturistici, di poter ospitare ed eventualmente riparare le biciclette. In questo modo il posto tappa si configura come una struttura inserita in un più ampio sistema di offerta turistica, dove gli imprenditori diventano promotori non solo del proprio posto-tappa ma dell’intero itinerario e dell’area in cui si trovano. L’ospitalità rurale familiare, d’altra parte, intende individuare strutture ricettive per cui è stata prevista una classificazione in tre categorie, identificate con altrettante spighe indicate sul logo di riconoscimento, che vanno da aziende che offrono le attrezzature minime per l’ospitalità notturna a quelle di maggior confort o inseriti in contesti paesaggistici di particolare rilievo, o che propongono attività ulteriori come la vendita e la degustazione di prodotti tipici o biologici. Le richieste da parte degli imprenditori potranno essere presentate da parte dei titolari di attività agrituristiche o di aziende agricole ai Comuni competenti. La delibera regionale contiene inoltre un aggiornamento sulle attività e i trattamenti bio-naturali che possono essere offerti nelle strutture agrituristiche: nello specifico, viene previsto per gli imprenditori agricoli la possibilità di avvalersi delle prestazioni dei liberi professionisti del settore, ad esclusione delle attività mediche e di estetista. (fonte: Confagricoltura Piemonte)

Si sono aperte a Roma, a Palazzo della Valle, le trattative per il rinnovo del CCNL operai agricoli e florovivaisti che riguarda 200.000 aziende e oltre 1 milione di lavoratori (115.000 operai a tempo indeterminato e 970.000 operai a tempo determinato; tra questi ultimi un numero rilevante – 530.000 unità circa – svolge un numero di giornate annue piuttosto consistente – più di 100 – e rappresenta la parte più strutturale e qualificata della manodopera agricola). Un contratto di grande importanza nel panorama della contrattazione collettiva italiana. Il presidente Giansanti, in apertura di riunione, ha sottolineato come le imprese agricole, in questi anni di crisi, hanno fatto responsabilmente la loro parte mantenendo alti i livelli occupazionali. “Ora dobbiamo impegnarci – ha detto – per definire regole contrattuali semplici e moderne, che vadano incontro alle esigenze di un settore dinamico e innovativo come quello agricolo”.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ha reso noto il nuovo modello per presentare domanda di adesione al provvedimento che consente di pagare l’importo del debito senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora.

Con la nuova legge, infatti, è stato stabilito che rientrano nell’ambito applicativo della “rottamazione” i carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017, ad eccezione:

  • i carichi “non rottamabili” in base alla legge (art. 6, comma 10, del D.L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016). Rientrano tra questi per esempio, le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato oppure i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti;
  • i carichi interessati da una precedente “rottamazione” (presentata in base al D.L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016), che l’Agente della riscossione ha accolto oppure rigettato perché “non rottamabili” in base alla legge (art. 6, comma 10, del D.L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016).

Per tutti coloro che intendono aderire alla “rottamazione” dovrà essere pagato l’importo residuo delle somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

La legge prevede che entro il 31 marzo 2018 Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare al contribuente tramite posta ordinaria una comunicazione in cui sono indicati i carichi dell’anno 2017 affidati dagli Enti creditori entro il 30 settembre scorso, per i quali non risulta ancora notificata la relativa cartella/avviso.

Il nostro ufficio CAF è a Vostra disposizione per ogni ulteriore informazione

(fonte: il quotidiano delle PA)

Il premio di Confagricoltura Asti per “Miglior bue allevato in Provincia di Asti” è ritornato a Moncalvo. Dopo l’assegnazione del 2015 all’agrimacelleria Fratelli Micco, anche quest’anno il riconoscimento messo in palio dall’organizzazione agricola astigiana è andato ad un allevatore aleramico: si tratta di Claudio Spinoglio che con il suo gigante bianco ha sbaragliato la concorrenza.
Accompagnata da un limpido sole e da una grandissima affluenza di pubblico, si è svolta mercoledì 6 dicembre la 380° Fiera Nazionale del Bue Grasso di Moncalvo. Una giornata iniziata con il ricordo a Luciano Nattino, l’autore e regista astigiano scomparso pochi giorni fa che ha ricevuto un lunghissimo e commosso applauso da parte di tutti i presenti.
Si è iniziato come di consueto molto presto, alle 7,30, con l’apertura della fiera, le iscrizioni e le esposizioni di tutti i capi bovini; alle 8 tradizionale distribuzione di trippa e ceci alla giuria e a tutti i partecipanti; alle 9,30 chiusura tassativa di tutte le iscrizioni e inizio dei lavori della giuria con valutazione di alcune categorie direttamente sul ring predisposto per l’occasione. E alle 12 è finalmente iniziata la tanto attesa premiazione. Tra gli allevatori che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti anche due allevatori associati a Confagricoltura Asti, ovvero: Antonio Verdesca di Castagnole Monferrato che si è aggiudicato il 2° premio relativo alla categoria “Buoi grassi tendenti alla coscia” e Angelo Nicola di Moransengo al quale è stato conferito il 3° premio della stessa categoria e il 2° premio per la sezione “Manzi grassi della coscia”.
La Fiera del Bue Grasso di Moncalvo rappresenta un’eccellenza all’interno del panorama delle antiche fiere e al tempo stesso un ottimo palcoscenico per la valorizzazione della carne piemontese e di tutto il comparto zootecnico”, ha affermato Luca Brondelli di Brondello, membro della giunta nazionale di Confagricoltura, che ha consegnato il premio istituito dall’unione astigiana, “queste manifestazioni sono molto importanti per mantenere vive tradizioni secolari e per dare valore aggiunto ai prodotti del nostro territorio. Un requisito fondamentale che oggi è reso possibile anche grazie alle possibilità che il PSR fornisce per la valorizzazione dei marchi Igp”.

 

Alcune foto della Fiera del Bue Grasso

 

A seguito delle gelate verificatesi nello scorso aprile sono stati definiti i tempi  per la presentazione delle domande di beneficio previste dalla legge.

Sulla Gazzetta Ufficiale n.258 del 04/11/2017 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale n.0027058 del 23/10/2017 di declaratoria di riconoscimento dell’eccezionalità dell’evento “Gelate” avvenute tra il 18 ed il 21 aprile 2017  individuato con D.G.R. della Regione Piemonte, del 29/08/2017, n.22-5556, pubblicata sul BUR della Regione Piemonte n.38 del 21/09/2017.

Le aziende agricole ricadenti nelle zone individuate (vedi elenco fogli di mappa qui sotto) potranno inoltrare apposita richiesta di risarcimento per i danni alle produzioni agricole entro e non oltre martedì 19 dicembre 2017, poiché la normativa vigente in materia prevede che le domande di intervento vengano fatte pervenire entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Le domande devono essere obbligatoriamente ed esclusivamente compilate attraverso l’applicativo informatico ATM presente su www.sistemapiemonte.it con l’ausilio dei CAA (centri di assistenza agricola), soggetti abilitati al sistema informatico di cui sopra. La domanda sarà così protocollata in automatico e l’azienda agricola riceverà una PEC di conferma.

Le domande pertanto NON dovranno più essere stampate dal richiedente e presentate al Comune di Asti.

 

TABELLA RIEPILOGATIVA  COMUNE DI ASTI

FOGLI DI MAPPA COLTURE DANNEGGIATE
 

Sezione di Asti – Fogli di Mappa n.:

1- 2- 3- 4 -5-6-8-9-10-13-17-22-26-29-31-33-36-37-38-39-45-46-48-50-53-54-55-56-59-69-70-75-76-77-79 -80-87-91-93-97-98-99-100-101-103-104-105-106-107-109-110-111-113 -117-121

 

Sezione di Serravalle Foglio di Mappa n.:

1 e 3

 

Sezione di Vaglierano – Foglio di Mappa n.: 3

 

Sezione di Sessant – Foglio di Mappa n.: 8

 

Sezione di San Marzanotto – Foglio di Mappa n.: 8 e 9

 

 

noccioleto

grano tenero

vigneto

robinia (alveari)

mais

frumento

prato/erba medica

orzo

frutteto

orticole di stagione

clematis

cespugli da giardino

rampicanti

piante esemplari

ortive pieno campo

 

(fonte Comune di Asti – foto MBNews)