Durante la riunione informale dei ministri dell’Agricoltura degli Stati membri che si è svolta il 25 gennaio scorso la Presidenza portoghese ha presentato le priorità del proprio programma di lavoro per l’agricoltura e la pesca. In generale, il programma di lavoro della Presidenza si baserà su tre priorità:

– promozione della ripresa europea, sulla base della lotta ai cambiamenti climatici e lo sviluppo di un mercato digitale;
– sviluppo del pilastro europeo dei diritti sociali, come elemento essenziale per una transizione equa ed inclusiva;
– rafforzamento dell’autonomia strategica dell’UE in un contesto globalizzato.

In particolare con riferimento alle priorità per l’agricoltura, per quanto riguarda la riforma della PAC post 2020, la Presidenza portoghese mira a raggiungere un accordo interistituzionale per la primavera 2021, così da poter applicare le regole della nuova PAC a partire dal 1° gennaio 2023.

 

 

 

Il 28 gennaio scorso la Commissione Europea ha stabilito la proroga di un anno delle misure eccezionali a sostegno del settore vitivinicolo. Le misure si applicheranno retroattivamente dal 16 ottobre 2020 fino al 15 ottobre 2021.
Le misure mirano a massimizzare l’utilizzo del budget disponibile nell’ambito dei programmi nazionali di sostegno nel settore vitivinicolo, fornire assistenza finanziaria ai beneficiari e ridurre al minimo gli impatti negativi sui prezzi. Le misure prorogate riguardano l’uso della distillazione di crisi e gli aiuti allo stoccaggio (per la rimozione del vino dal mercato interno) – sarà possibile per gli Stati membri fornire pagamenti anticipati a copertura del 100% dei costi; un contributo dell’UE più elevato, dal 50 al 70%, per tutte le misure dei programmi nazionali di sostegno; una maggiore flessibilità nell’ambito dei programmi di sostegno al mercato (tra cui strumenti per il controllo del potenziale di produzione più flessibili, lo strumento della vendemmia verde e la possibilità per gli Stati membri di adattare i loro programmi di sostegno).
Gli Stati membri dovranno ora valutare come eventualmente attivare le misure.

 

Durante la riunione dei Ministri dell’Agricoltura degli Stati membri che si è svolta il 25 gennaio in videoconferenza, la delegazione slovena ha presentato un documento, appoggiato da 13 delegazioni, sulla preoccupante situazione del mercato nel settore suinicolo dell’UE. La Slovenia ha sostenuto la necessità di introdurre misure a livello UE per sostenere il settore suinicolo nella ripresa dalla grave crisi dei prezzi dovuta alla pandemia di Covid-19. L’Italia, tuttavia – stando alle informazioni che giungono da Bruxelles – non sarebbe favorevole all’introduzione di misure di sostegno, in particolare dell’ammasso privato, poiché la reimmissione del prodotto sul mercato in una fase successiva potrebbe portare a un ulteriore aggravarsi della situazione. In alternativa, si potrebbero considerare misure per incentivare la macellazione dei riproduttori in modo da diminuire il numero di capi.

Il Consiglio dei Ministri del 29 gennaio ha approvato un decreto-legge recante disposizioni di proroga di termini in materia di accertamento, riscossione, adempimenti e versamenti tributari, nonché di modalità di esecuzione delle pene in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il testo prevede l’ulteriore differimento, dal 31 gennaio al 28 febbraio 2021, dei termini previsti per la notifica degli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, nonché degli altri atti tributari elencati dall’articolo 157 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.