Lunedì scorso è partita la campagna vaccinale antinfluenzale in Piemonte, condotta con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale, dei Pediatri di Libera scelta, degli operatori del SISP, della Medicina preventiva e delle farmacie del territorio. Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione ai lavoratori a contatto con le specie animali, in particolare suini e volatili, che sono naturali serbatoi dei virus influenzali, o che possono ammalarsi a loro volta a causa di questi ultimi.
Per tale ragione gli allevatori, gli addetti all’attività di allevamento, gli addetti al trasporto di animali vivi, i macellatori, i vaccinatori e i veterinari, sia pubblici che privati, dovrebbero valutare seriamente l’opportunità di ricorrere a questo strumento di protezione.
L’obiettivo è anche quello di evitare co-infezioni tra virus influenzali umani e virus influenzali patogeni per specie animali, come ad esempio l’aviaria, che potrebbero dare luogo ad una ricombinazione virale in grado a sua volta di originare un nuovo virus, altamente patogeno, trasmissibile da uomo a uomo.
I cittadini che non rientrano nelle categorie (over 60, soggetti con patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza, soggetti che svolgono lavori di pubblica utilità) a cui la vaccinazione è offerta gratuitamente, possono acquistare il vaccino antinfluenzale presso le farmacie e accordarsi per la somministrazione con la farmacia stessa o l’ambulatorio del medico curante.
La vaccinazione antinfluenzale può avvenire in concomitanza (o a qualsiasi distanza di tempo) con il vaccino anti-SARS-CoV-2 aggiornato alle varianti Omicron BA.4-5, in siti diversi.
Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) stima che ogni anno, in Europa, si verifichino dai 4 ai 50 milioni di casi sintomatici di influenza e che 15.000/70.000 cittadini europei muoiano ogni anno per cause associate all’influenza, mentre in Italia l’influenza e la polmonite ad essa associata sono classificate tra le prime 10 principali cause di morte.

Confagricoltura Piemonte interverrà alla seduta plenaria del Comitato di Sorveglianza Regionale del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022 che si terrà a Torino domani 27 ottobre, alla quale parteciperanno i rappresentanti della Commissione europea (Direzione Generale Agricoltura), del Ministero per le Politiche Agricole e del Ministero delle finanze – Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l’Unione Europea.
All’ordine del giorno l’esame dello stato di attuazione finanziaria del Programma e la situazione dei pagamenti aggiornata, nonché una presentazione delle attività di comunicazione relative al PSR e rivolte sia al mondo rurale, sia ai cittadini.
Verranno inoltre presentate alcune proposte di modifica al PSR, di carattere principalmente finanziario, che permetteranno il riutilizzo delle economie maturate su alcune misure e operazioni, andando ad incrementare le risorse assegnate ad altri interventi, al fine di migliorare l’efficienza ed l’efficacia nell’attuazione complessiva del Programma.
Una specifica sessione sarà dedicata alla nuova PAC 2023-2027 e sull’attuazione a livello regionale del Piano strategico nazionale, che avverrà attraverso il documento “Complemento per lo Sviluppo Rurale” (CSR), in fase di predisposizione da parte degli uffici regionali.

Le forti gelate che si sono verificate in Piemonte il 7 e l’8 aprile del 2021, riconosciute dal Mipaaf come calamità naturale, hanno provocato significativi danni alle colture nelle province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, oltre che nella Città Metropolitana di Torino: conclusa la lunga fase di istruttoria da parte della Direzione agricoltura delle istanze presentate, la Regione Piemonte ha reso noto che saranno 710 le aziende agricole che verranno risarcite dei danni subiti con i ristori stanziati dal Fondo di solidarietà nazionale per un importo pari a 13,4 milioni di euro.
La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, ha stabilito di erogare la percentuale massima di contributo alle aziende agricole danneggiate da questo evento calamitoso.
Nei prossimi giorni, l’organismo pagatore del Piemonte Arpea provvederà alla liquidazione dei contributi agli agricoltori ammessi a finanziamento. Più nel dettaglio si tratta di:

– 552 beneficiari per produzioni vegetali (38 in provincia di Alessandria, 74 in provincia di Asti, 9 in provincia di Biella, 323 in provincia di Cuneo, 21 in provincia di Novara, 59 in provincia di Torino, 28 in provincia di Vercelli).

– 128 beneficiari solo per produzioni apistiche (12 in provincia di Alessandria, 10 in provincia di Asti, 5 in provincia di Biella, 35 in provincia di Cuneo, 17 in provincia di Novara, 40 in provincia di Torino, 9 in provincia di Vercelli).

– 30 beneficiari per produzioni apistiche più colture vegetali (5 in provincia di Alessandria, 8 in provincia di Asti, 1 in provincia di Biella, 12 in provincia di Cuneo, 1 in provincia di Novara, 3 in provincia di Torino).

Per le produzioni vegetali il contributo complessivo è di 11.422.735 euro e per le produzioni apistiche è di 1.236.115

I fondi assegnati – ha commentato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonteerano attesi da tempo, tant’è che siamo intervenuti a più riprese sulla Regione affinché si accelerassero le istruttorie. Queste risorse costituiscono un sostegno importante per la liquidità delle aziende agricole beneficiarie alle prese con gli esorbitanti rincari generalizzati dei mezzi tecnici di produzione”.

Fino a giovedì 27 ottobre nella sede della Regione Piemonte a Bruxelles, nello spazio ristorante “Io sono il Piemonte”, l’ente organizza un evento dedicato alla scoperta delle eccellenze agro-alimentari e turistiche dell’Alto Piemonte.
Il programma prevede una serie di workshop per il settore turismo e agroalimentare, cooking show con chef dell’Alto Piemonte e aperitivi con degustazione vini, networking dinner e seminari aperti a tour operator e buyer belgi, stampa del settore, ospiti istituzionali e opinion leader.
All’iniziativa, che è coordinata da VisitPiemonte, partecipano le Atl del territorio, la Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, la sua azienda speciale Fedora e Ceipiemonte.
Il Belgio, e in generale il Benelux, hanno fatto registrare negli ultimi anni un buon incremento del numero di viaggiatori che hanno scelto il Piemonte per le loro vacanze, tanto che questo bacino di utenti si può ormai considerare uno tra i più interessanti per l’offerta turistica della nostra regione. Il flusso dei turisti si concentra oggi prevalentemente nei territori della Città Metropolitana di Torino, nel Distretto turistico dei Laghi e nelle Langhe Monferrato Roero, area quest’ultima che ha registrato l’incremento più significativo nell’ultimo anno insieme ad Alessandrino e Cuneese. Valorizzare l’Alto Piemonte consentirà di far conoscere nuove mete di qualità ai potenziali visitatori della nostra regione.
Per il futuro la Regione prevede di rinnovare periodicamente la vetrina di Bruxelles per far conoscere i numerosi volti del Piemonte e generare una maggiore ricaduta sull’intero territorio. La formula sarà sempre quella di affiancare alla promozione turistica generale un focus sul food&wine, con i vini e prodotti enogastronomici.

Con il Decreto Ministeriale del 20 maggio 2022 sono state introdotte nuove regole per l’etichettatura dei prodotti biologici che sostituiscono quelle dei precedenti decreti del 2018.
In particolare, se fino ad oggi sui prodotti confezionati doveva essere riportato il codice identificativo attribuito dall’Organismo di controllo all’operatore che effettuava la produzione o la preparazione più recente, il nuovo Decreto non prevede più come obbligatoria questa informazione. I prodotti biologici, etichettati in conformità al decreto ministeriale 18 luglio 2018 n. 6793, possono però essere immessi sul mercato fino all’esaurimento delle scorte. Anche le etichette già stampate potranno essere utilizzate fino all’esaurimento delle scorte.

In sintesi, il Decreto di maggio ha eliminato:

– l’obbligo di riportare in etichetta il codice identificativo dell’operatore attribuito dall’Organismo di controllo preceduto dalla dicitura “operatore controllato n …”

– l’esempio di stringa contenente la dicitura ‘Organismo di controllo autorizzato dal Mipaaf’.

Il Ministero ha precisato infine che in etichetta è possibile inserire informazioni aggiuntive per il consumatore, nel rispetto di quanto previsto dallo specifico Reg. Ue 1169/2011 sotto la responsabilità dell’operatore del settore alimentare pertinente.