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L’Italia retrocede al terzo posto nella classifica europea per la produzione agricola, sorpassata dalla Germania che conquista il secondo posto mentre la Francia resta saldamente ancorata al primo, seppur con difficoltà.
Tuttavia, l’agroalimentare Made in Italy conquista importanti fette del mercato internazionale che vede una contrazione delle quote di Francia e Germania nell’ultimo decennio. Questo il quadro generale tracciato dall’ultimo rapporto ISMEA presentato a Roma lo scorso 17 ottobre. Secondo il rapporto, il calo della produttività agricola nel triennio 2020 – 2022 resta inevitabilmente legato agli eventi climatici avversi – siccità, caldo estremo, gelate e alluvioni – che si sono rapidamente susseguiti negli scorsi mesi, mettendo in ginocchio anche le regioni italiane dalla più forte vocazione agroalimentare. L’Italia si conferma però leader mondiale nell’esportazione di trasformati di pomodoro, pasta, vino, formaggi, mentre la Spagna brilla sull’ortofrutta, olio d’oliva e carni suine. Nel complesso, considerando i primi 20 prodotti esportati da ciascun paese, l’Italia è seconda solo alla Francia in termini di prezzo medio, mentre Germania e Spagna sono caratterizzati da valori medi inferiori che li mette in condizioni di esercitare una concorrenza di prezzo.
Secondo Confagricoltura, nonostante il momento difficile con inflazione e tassi di interesse rilevanti, acuiti da un disordine internazionale che ha determinato un ulteriore picco dei prezzi energetici, il settore agroalimentare continua a registrare risultati importanti nell’export ma resta evidente la presenza di carenze strutturali che ora più che mai necessitano di essere supplite. Investire sulla competitività e sulla sostenibilità agroalimentare restano le vie maestre su cui perseverare.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy comunica che ha riaperto le domande di agevolazione in favore dei progetti di ricerca e sviluppo che erano già stati oggetto di una domanda risalente a due anni fa (decreto del 31 dicembre 2021), facenti parte del programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”. All’epoca molti progetti però non erano stai ammessi alla fase istruttoria a causa della carenza delle risorse finanziarie. Tra i soggetti beneficiari rientrano anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 del codice civile.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi esistenti tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali e devono rientrare nell’ambito delle aree di intervento riconducibili al secondo pilastro del programma “Orizzonte Europa”

I progetti devono essere realizzati secondo le seguenti modalità:

1) se il progetto viene realizzato congiuntamente da più proponenti deve prevedere:

– almeno una PMI tra i soggetti proponenti;

oppure

– PMI in collaborazione con imprese non di grandi dimensioni e/o organismi di ricerca;

2) se il progetto viene realizzato singolarmente, il soggetto proponente deve essere una PMI

Si deve far presente, tuttavia, che l’istruttoria dei progetti di ricerca e sviluppo si svolgerà nel rispetto della posizione assunta nell’ambito della graduatoria allegata al decreto direttoriale 17 febbraio 2023, esclusivamente sulla base della documentazione presentata in sede di domanda in data 31 gennaio 2023.

Le istanze di agevolazione allegate devono essere compilate e firmate digitalmente e inviate via PEC al seguente indirizzo: fondocrescitasostenibile@postacertificata.mcc.it

In allegato

Decreto direttoriale del 11.08.2023_Allegato I

Decreto direttoriale del 11.08.2023_Allegato A

Decreto direttoriale 17 febbraio 2023_Graduatoria domande di agevolazione

Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sul Made in Italy, Con questa iniziativa, il Governo si pone l’obiettivo di individuare nuove risorse, nuove competenze e nuove tutele per il sistema imprenditoriale di eccellenza italiana che diventa elemento trainante dell’economia.
In altre parole, il provvedimento reca disposizioni organiche per valorizzare e promuovere le produzioni di eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali, quali fattori da preservare e trasmettere per la crescita del Paese.
Tra le novità occorre citare l’istituzione di un Fondo nazionale da un miliardo di euro e della Giornata nazionale dedicata al Made in Italy (celebrata il 15 aprile), oltre che l’introduzione della definizione di “imprese culturali e creative”, da inserire in un apposito albo, e la promozione del sistema di etichettatura “NutrInform Battery”. Inoltre, sono state previste azioni specifiche per migliorare e allargare la rete tra i principali attori della promozione e tutela della eccellenza italiana, insieme a norme per inasprire il sistema sanzionatorio per la lotta alla contraffazione.
Tra le disposizioni riferite al settore agroalimentare, l’articolo 18 si concentra sulla valorizzazione e salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del Paese, che rappresenta l’identità collettiva. Un’identità che passa anche attraverso la corretta informazione sui prodotti che finiscono ogni giorno sulla tavola degli italiani, tant’è che l’articolo 28 prevede appunto il potenziamento e la diffusione del “NutrInform Battery“, in grado di fornire indicazioni sull’apporto nutrizionale degli alimenti in rapporto al fabbisogno giornaliero e alla corretta alimentazione.
Previste anche norme per contrastare l’ “italian sounding” e l’istituzione di un fondo di 2 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2024 e 2025, a favore dei “Distretti del prodotto tipico italiano“, con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le filiere agroalimentari italiane e valorizzare le produzioni locali, garantendo l’autenticità dei prodotti tipici italiani.
Un altro fondo da 3 milioni di euro, sempre per ciascuno degli anni 2024 e 2025, viene costituito per tutelare la biodiversità e favorire il miglioramento genetico delle specie e razze animali allevate in Italia. Inoltre, viene creato un Osservatorio nazionale, presso il Masaf, per mantenere e valorizzare le infrastrutture storiche e paesaggistiche utilizzate dagli animali negli spostamenti per la transumanza, la monticazione e l’alpeggio.
Ulteriori misure di sostegno sono state individuate per il settore fieristico nazionale e per aumentare la presenza all’estero degli operatori.

Il soggiorno in agriturismo si conferma la scelta vincente anche per il ponte del 2 giugno. Strutture quasi piene con prenotazioni che sono arrivate al 100%, come per la stagione estiva. Si registra anche il tutto esaurito per quelle che offrono anche ristorazione. L’analisi puntuale dell’associazione di Confagricoltura, che ha dato il nome all’agriturismo in Italia, esamina situazione e prospettive di un settore “Made in Italy”, con peculiarità uniche al mondo.
Sono cambiate radicalmente le abitudini di vacanza. Non più adunate di massa – mette in evidenza Augusto Congionti, presidente Agrituristma luoghi meno affollati e itinerari meno battuti. Cresce il desiderio di un turismo diverso, più ‘a misura d’uomo’ per godersi in tranquillità un periodo di pieno riposo. Sono il buon cibo, gli ottimi vini, il contatto con la natura, i paesaggi indimenticabili, gli stupendi borghi, uniti alla capacità dei nostri di proporre le cosiddette ‘vacanze esperienziali’, ovvero la proposta di tantissime attività diverse delle aziende, a trainare la campagna”.
Non è un caso che, dalla Liguria al Veneto, dalla Toscana alle Marche, dalla Campania all’Abruzzo, dalla Puglia alla Calabria, alla Sicilia alla Sardegna, ogni imprenditore ha saputo fare tesoro delle caratteristiche della propria azienda e del proprio territorio per offrire agli ospiti una rosa di opportunità diverse, che diano modo di conoscere sapori e saperi del territorio. Gite, visite in cantina, degustazioni di prodotti locali, lezioni di cucina tipica, fattorie didattiche, equitazione, trekking, bicicletta, percorsi: è impossibile elencare tutte le attività proposte.
Nell’estate scorsa abbiamo raggiunto ottimi risultati e le previsioni, con il ritorno degli americani e l’arrivo numeroso dei turisti dal nord Europa, per il 2023 sono anche migliori. Ora tocca a noi – conclude Congionti – riuscire a prendere la palla al balzo, e soprattutto fare canestro. L’agriturismo deve essere un punto centrale di una rete, anche interregionale, attorno alla quale si snodano una serie di attività, che permettano di approfondire la conoscenza del nostro meraviglioso territorio italiano”.

Nei giorni scorsi, il direttore di Confagricoltura Piemonte Lella Bassignana ha incontrato l’europarlamentare della Commissione Ambiente e Tutela dei Consumatori, Gianna Gancia che si è recentemente espressa sul percorso di riforma del regolamento a tutela del lavoro, delle imprese e dell’immagine del Made in Italy e del DOP – IGP europeo, portato avanti dal Parlamento Europeo in Commissione Agricoltura.
Gianna Gancia, quale imprenditrice agricola dell’omonima famiglia che dal 1850 produce vini spumanti conosciuti a livello internazionale, si è sempre battuta per difendere le nostre produzioni di qualità dalla concorrenza sleale” afferma Bassignana. “Rappresenta, inoltre, uno dei nostri punti di riferimento in Comenvi, la commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare che, ultimamente, sta esaminando provvedimenti estremamente delicati per il settore”, prosegue il direttore dell’Associazione datoriale di categoria che tutela gli imprenditori agricoli della Regione Piemonte.
L’agenda della Commissione Agricoltura è fitta di impegni ma, prioritariamente, prevede l’analisi di alcune modifiche sostanziali di due direttive – precisa Gancia – quella relativa alla diminuzione dell’uso dei fitofarmaci e quella sulle emissioni industriali”. In ultima battuta, con un pensiero a tutti i territori italiani e alle peculiarità che rendono inimitabili i nostri prodotti, afferma: “È prioritario salvaguardare la qualità, difendere il lavoro di tante persone e di tanti imprenditori dei settori agroalimentare e vinicolo, oltre che l’immagine dell’Italia e dell’Europa. Il mio impegno è ogni giorno volto in questa direzione”.
Confagricoltura, inoltre, ringrazia l’europarlamentare che ha da poco guidato una delegazione della FIAFF, la Federazione Italiana Impresa Agricola Familiare del presidente Carlo Lasagna, in visita a Bruxelles