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La Gazzetta Ufficiale del 15 settembre scorso ha pubblicato il Decreto del 28 luglio 2022 con il quale il MIPAAF interviene a sostegno delle imprese che hanno subito danni a seguito delle misure sanitarie di contrasto alla diffusione della Peste Suina africana (PSA) adottate tra il 13 gennaio e il 30 giugno 2022.
Il provvedimento, che stanzia 25 milioni di euro, destina il 60% delle risorse agli allevamenti di suini e il 40% al settore della macellazione e trasformazione. Per gli agricoltori che si trovano nei Comuni soggetti a restrizione fino al 30 giugno scorso e ubicati nelle province di Alessandria e Asti, I ristori sono fissati fino al 100% dei danni subiti. Per le altre imprese il contributo si ferma all’80% del danno stimato ed è erogato nella forma del de minimis ordinario.
Per le aziende agricole le perdite ammesse all’indennizzo riguardano, tra l’altro, il deprezzamento degli animali per vendita anticipata o differita, la mancata produzione per sospensione dell’attività riproduttiva delle scrofe, il vuoto sanitario, i maggiori costi per il prolungamento dell’allevamento causa blocco delle movimentazioni e la distruzione della merce per mancato export.
Secondo le istruzioni operative di Agea, emanate il 14 settembre scorso, le domande dovranno essere presentate dai soggetti interessati all’Organismo pagatore competente, ovvero Arpea, entro il 31 ottobre prossimo. Per il 31 dicembre 2022 dovrà essere terminata l’attività di istruttoria delle istanze ai fini del loro pagamento.

 

Gli assessori regionali alla Sanità, Luigi Icardi e all’Agricoltura Marco Protopapa, hanno inviato una nota congiunta ai Ministeri competenti per il sollecito dei ristori agli allevamenti presenti nelle zone di restrizioni delimitate per la peste suina africana.

 

Con riferimento al Decreto Legge 27 gennaio 2022, n. 4, che prevede all’art. 26 la creazione di due fondi a sostegno e tutela del settore suinicolo colpito dal virus responsabile della peste suina africana, tenuto conto dell’urgenza di dare piena attuazione alle misure previste dalle ordinanze e dai dispositivi nazionali, con la presente nota si richiede a codesti spettabili Ministeri di voler fornire nei modi ritenuti opportuni garanzie formali che i costi sostenuti dalle imprese per
ottemperare alle prescrizioni delle ASL (biosicurezza, macellazioni coatte, stoccaggio carni non commercializzabili, ecc.) vengano ricompresi nei ristori previsti dal sopracitato Decreto Legge, anche in assenza dei provvedimenti di ripartizione che potrebbero richiedere anche tempi lunghi per l’adozione.
Si segnala inoltre che con riferimento ai provvedimenti adottati dal Ministero della Salute in merito alle macellazioni dei suini stanno emergendo le seguenti criticità:

– difficoltà nell’applicazione di quanto previsto dal Dispositivo Direttoriale DGSAF n. 1195 del 18/01/2022 circa la macellazione programmata dei capi suini nella zona infetta per carenze logistiche e strutturali;
– difficoltà alla commercializzazione verso i macelli dei suini provenienti da allevamenti piemontesi anche al di fuori della zona infetta, a causa delle resistenze da parte delle imprese, a farsi carico di tali operazioni anche in considerazione delle restrizioni in atto sui mercati internazionali.

Appare quindi necessario adottare politiche coordinate per superare tali limitazioni e dare una prospettiva ai numerosi allevatori del settore. Si coglie, infine, l’occasione per sollecitare la nomina del commissario straordinario interregionale, figura indispensabile per coordinare in modo veloce e sinergico le azioni sulle due regioni confinanti.
Si rimane pertanto in attesa di un cortese pronto riscontro alla presente e si ringrazia anticipatamente per la collaborazione“.