Nel corso dell’audizione in Commissione Agricoltura al Senato per la discussione sul DDL “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico“, Confagricoltura ha ribadito l’importanza del verde e dei suoi numerosi effetti positivi sul paesaggio, sulla salute dei cittadini, sul benessere della collettività e sull’occupazione. “Abbiamo sempre lavorato per rafforzare i rapporti con le altre organizzazioni perché siamo convinti che per arrivare lontano si debba lavorare in una logica di collaborazione – ha affermato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, intervenuto all’audizione – e proprio grazie alle alleanze sono stati raggiunti risultati importanti, come il bonus verde: uno strumento importante, oggi da migliorare ulteriormente a nostro avviso, ma che è un passo avanti per sostenere un comparto duramente colpito dagli effetti del Covid-19”.
Durante la pandemia, ricorda Confagricoltura, il rafforzamento dei rapporti con le altre organizzazioni della filiera ha permesso di ottenere l’esonero contributivo e scongiurare la paralisi di alcuni segmenti che, se non si fosse intervenuti in maniera compatta, avrebbero rischiato di rimanere chiusi durante il periodo di lock-down. L’attività di lobby fatta sul Governo ha consentito di far proseguire le attività, sia dei manutentori del verde, sia di tutti gli operatori del commercio al dettaglio.
In merito al DDL “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico” – che per Confagricoltura costituisce un’opportunità unica per un riassetto complessivo e il rilancio definitivo del settore florovivaistico riconosciuto come settore di rilevanza strategica – l’Organizzazione ribadisce alcuni punti essenziali:

– la definizione di attività agricola florovivaistica deve strettamente richiamarsi ai principi contenuti nell’articolo 2135 c.c. ed anche i riferimenti alle altre attività (manipolazione in primis) devono comunque rinviare al concetto di connessione alla attività di produzione vegetale come anche la definizione dei centri di giardinaggio;

– i distretti devono essere rappresentativi di realtà davvero vocate;

– la necessità di evitare la proliferazione di nuovi marchi e valutarne le conseguenze rispetto a quelli esistenti, che potrebbero essere danneggiati;

– occorre prevedere una differenziazione, nel Piano di settore, tra misure ed interventi per il comparto floricolo e vivaistico.

Il settore florovivaistico ha sempre avuto un ruolo centrale nell’economia per Confagricoltura. Oggi, nonostante l’inevitabile flessione dovuta al Covid-19, il settore rappresenta un valore alla produzione di oltre 2,6 miliardi di euro ed un saldo attivo della bilancia commerciale di oltre 400 milioni di euro per un totale di 27 mila imprese che danno lavoro ad oltre 100mila addetti.

È stato pubblicato sul sito MIPAAF il decreto dipartimentale n.288989 del 23 giugno 2021 relativo alla costituzione del Comitato della sostenibilità vitivinicola. Il decreto costituisce il Comitato della sostenibilità vitivinicola – CoSVi – e sancisce l’uso del Sistema di Qualità Nazionale della Produzione Integrata – SNQPI per il sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola.
Il CoSVi avrà il compito di definire il disciplinare e il sistema di monitoraggio e di individuare gli indicatori per le valutazioni della sostenibilità della filiera vitivinicola; il disciplinare sarà basato dunque per la parte in campo sul sistema di produzione integrata e per la parte di trasformazione e imbottigliamento farà riferimento alle norme, nazionali o internazionali, dei più recenti protocolli, anche privati, in materia di sostenibilità vitivinicola.
La certificazione di sostenibilità è definita come certificazione di processo e non di prodotto e la rispondenza del processo aziendale sarà assicurato da un organismo di controllo da individuare successivamente.
Come richiesto da Confagricoltura è stato previsto un periodo transitorio di due anni, in cui si valutano rispondenti anche i sistemi di certificazione esistenti a livello nazionale. Un elemento che invece Confagricoltura e tutte le organizzazioni della filiera hanno fortemente contrastato riguarda la composizione del CoSVi che ha inspiegabilmente escluso le organizzazioni di rappresentanza dei produttori e ha inserito, pur se a titolo consultivo i rappresentanti dei sistemi di valutazione. Si tratta di una decisione che penalizza ingiustamente le organizzazioni agricole che invece ad avviso di Confagricoltura, come più volte evidenziato in tutte le sedi, rivestono un ruolo essenziale per la concertazione e la definizione delle importanti regole per la sostenibilità delle produzioni vitivinicole.
Al di là di questo aspetto negativo, infatti, in linea generale si valuta il provvedimento molto importante per le aziende vitivinicole italiane, perché consentirà di anticipare a livello nazionale il raggiungimento nel settore degli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica che costituiscono l’asse portante della riforma della PAC post-2020 e della Strategia Farm to Fork.

L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg saranno protagonisti a Spumantitalia 2021 nello storico Palazzo Pincini Carlotti nella pittoresca località di Garda, in provincia di Verona, dal 2 al 4 luglio. Nella tre giorni all’insegna della cultura del buon bere, con masterclass, talk ed eventi esclusivi le bollicine aromatiche piemontesi mostreranno la storia, il carattere, la personalità, la versatilità e l’evoluzione di un prodotto di qualità che nasce sulle prime colline del vino italiane Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Le danze si aprono venerdì 2 luglio quando l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg saranno presenti nella press room di Palazzo Pincini e nella terrazza di Bubble’s, riservata solamente ai professionisti del settore per l’intera durata della manifestazione. Durante la prima giornata, all’orario dell’aperitivo, verranno premiati gli “Ambasciatori del Brindisi Italiano” selezionati da Bubble’s, tra i quali emerge l’Asti Docg extra dry, che gustato in purezza porta al naso e al palato il profumo dell’Uva Moscato Bianco.
Alle ore 17 di sabato 3 luglio è la volta della degustazione “Asti Frozen”, durante la quale gli ospiti assaggeranno il panettone artigianale accompagnato da un rinfrescante gelato insieme all’Asti spumante Docg servito molto freddo. Si prosegue alle 19 con “Bolle e Mixology”, l’aperitivo presso la terrazza di Bubble’s durante il quale il barman Nicola Mancinone mostrerà tutta la versatilità dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg proponendo cocktail estivi, freschi e leggeri, facili anche da preparare a casa e comodi da consumare all’aperto. Dalle ore 20 le bollicine aromatiche piemontesi più apprezzate al mondo accompagneranno la cena di gala, dimostrandosi accompagnamento ideale a tutto pasto, grazie all’ampia gamma di versioni disponibili dal pas dosé al dolce.
Dalle ore 15 alle 16 di domenica 4 luglio, il Festival degli Spumanti d’Italia 2021 sarà teatro di una Master Class dedicata ai professionisti del settore e caratterizzata da una verticale di Asti Docg Brut, Asti Docg Extra Dry, Asti Docg Secco, Asti Docg Dolce, Asti Docg Metodo Classico, Moscato d’Asti Docg e Moscato d’Asti Docg BIO.
Nelle giornate di sabato e domenica, sarà possibile degustare le bollicine aromatiche piemontesi sia in purezza che in miscelazione, all’interno di gustosi cocktail per lasciarsi sorprendere da un gusto unico e inaspettato.

 

Comunicato stampa: Consorzio per la Tutela dell’Asti D.O.C.G.

l’INPS ha differito fino a nuova comunicazione i termini di pagamento già scaduti o di imminente scadenza dei contributi dovuti dai datori di lavoro e lavoratori autonomi agricoli interessati dagli esoneri contributivi disposti dalla legislazione di emergenza Covid-19.
Il differimento è stato previsto per evitare alle aziende interessate di dover corrispondere contributi oggetto di esonero in attesa che si completi l’iter di attuazione delle relative norme e delle conseguenti procedure. Con riferimento al settore agricolo, si tratta in particolare dell’esonero contributivo per le aziende appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura relativo ai mesi di novembre 2020, dicembre 2020 e gennaio 2021 (artt. 16 e 16-bis del D.L. n. 137/2020 convertito con L. n. 176/2020), nonché dell’esonero relativo al mese di febbraio 2021 per le sole aziende agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo (art. 70 del D.L. n. 73/2021).
L’INPS, nelle more della definizione delle procedure di attuazione, ha quindi differito i termini di pagamento, coerentemente con quanto preannunciato con messaggio n. 2263 dell’11 giugno 2021 (cfr. ns nota pubblicata in Area riservata il 12 giugno 2021).
In particolare, per quanto riguarda i lavoratori autonomi agricoli (coltivatori diretti, coloni, mezzadri, e imprenditori agricoli professionali) è stato differito il pagamento della prima rata 2021 in scadenza il 16 luglio ed è stato confermato il differimento del pagamento della quarta rata 2020, scaduta il 16 gennaio 2021 e già posticipata al 16 febbraio 2021 dalla legge n. 21/2021 (c.d. “decreto milleproroghe”).
Per quanto riguarda i datori di lavoro agricolo che occupano operai e che operano con il sistema Uniemens Posagri, l’INPS ha confermato il differimento della rata relativa alla manodopera occupata nel IV trimestre 2020 scaduta il 16 giugno scorso.
Relativamente ai datori di lavoro agricolo che occupano impiegati, quadri e dirigenti, e alle cooperative ex L. n. 240/1984, che operano con il sistema Uniemens, è stato chiarito che il differimento riguarda anche i termini di versamento con scadenza 16 dicembre 2020, 16 gennaio e 16 febbraio 2021 riferiti, rispettivamente, alla contribuzione del mese di novembre 2020, dicembre 2020 e gennaio 2021. Limitatamente ai datori di lavoro del settore agrituristico e vitivinicolo, è stato differito anche il termine di versamento con scadenza 16 marzo 2021 riferito alla contribuzione del mese di febbraio 2021.

Con il decreto ministeriale n. 290878 del 24 giugno e la Circolare Agea 2021/45733 emanata nella stessa giornata, sono state definite le condizioni per le erogazioni degli anticipi sui contributi PAC 2021.
L’anticipo viene concesso nella misura del 70% del premio per i titoli e il greening; non vengono concessi anticipi per il premio giovani, gli aiuti accoppiati e le superfici a pascolo.  L’aiuto, che consiste nell’accollo degli interessi sull’anticipazione, costituisce aiuto di Stato nell’ambito del regime de minimis.
L’anticipo dovrebbe essere erogato entro il 31 luglio prossimo.