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Vendemmia turistica, le considerazioni di Confagricoltura Asti: “Un’occasione per la valorizzazione del territorio rurale”

La vendemmia diventa attrazione turistica in tutto l’Astigiano. L’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, insieme alla Provincia di Asti, hanno trovato un accordo che regolamenta la raccolta delle uve come esperienza aperta ai turisti.
Il turismo esperienziale è in forte ascesa negli ultimi anni e il nostro territorio non fa eccezione. La vendemmia, vero e proprio rito dell’autunno astigiano, non poteva mancare dalla lista delle esperienze da proporre a turisti e visitatori sia italiani che stranieri. Essa è sicuramente il perno intorno a cui ruota tutta un settore fondamentale dell’agricoltura astigiana.
Mercoledì 9 settembre, presso il palazzo della Provincia di Asti è stato infatti condiviso un protocollo di intesa tra l’Ispettorato del Lavoro, lo Spresal e le associazioni di categoria degli agricoltori, tra cui Confagricoltura Asti, tramite il quale viene regolamentata questa attività, che avrà carattere prettamente culturale, ricreativo e didattico.
Si tratta di un’ottima iniziativa – afferma il direttore di Confagricoltura Asti Mariagrazia Baravalleideata nell’ottica della valorizzazione del territorio rurale, dando al tempo stesso un impulso al turismo locale pesantemente danneggiato dall’emergenza sanitaria”. “Esprimiamo un grande plauso – continua il direttore Baravalle – per l’importante passo compiuto per la valenza turistica dei nostri territorio e per la celerità di intervento delle istituzioni promotrici”.
La vendemmia rappresenta un’occasione per entrare in contatto diretto con una delle più celebri tradizioni del nostro territorio – conclude il direttore di Confagricoltura Astie riscoprire una zona che, grazie al duro lavoro dei nostri agricoltori che con sacrificio e abnegazione hanno modellato le nostre colline, oggi può fregiarsi del riconoscimento di patrimonio dell’Unesco”.